Raggibassa

Tipo: Villaggio minerario fortificato
Popolazione: ~450 abitanti
Ubicazione: Vestibolo, a sud-est del Vuoto – circa 450 km a sud-ovest della Fortezza delle Ombre Riflesse
Altitudine: 630 m s.l.m. (media)
Ambiente: zona collinare rocciosa, brulla, detta Eman Istel


Descrizione Generale

Raggibassa è un piccolo villaggio minerario arroccato tra i picchi spezzati e le gole franose dell’Eman Istel, una delle aree più ostili e deformate del Vestibolo. La terra è dura, colorata da striature rosso-ferrigne e verdi opachi, segnata da secoli di scavi e alterazioni geologiche. I venti qui soffiano carichi di polvere e spore muschiose; la vegetazione si limita a rovi contorti, cespugli spinosi e muschi giallastri detti falfiacchi, usati da alchimisti come stabilizzatori per tinture e fumi.

Al centro dell’abitato si apre una grande miniera a cielo aperto: un cratere ellittico largo circa 100 metri, scosceso e umido, costellato di gallerie laterali, condotti interrotti e pozzi verticali. L'intera struttura mineraria è ormai antichissima, scavata su resti di gallerie precedenti a qualsiasi documento noto della zona. Gli anziani nani del villaggio la chiamano "la Bocca Verde", poiché vi si trovano occasionalmente vene di un minerale sconosciuto che emette una debole luminescenza verde al buio.


Struttura del Villaggio

Raggibassa è racchiusa da un muro basso e tozzo, costruito in pietra di scavo, con torrette quadrate agli angoli e due porte armate:

  • Porta Est: rivolta verso il sentiero commerciale che collega con i piccoli avamposti nani dei Monti Incisi.
  • Porta Ovest: aperta verso la landa brulla, da cui provengono i carichi di provviste e le pattuglie di ricognizione del Vuoto.
    Durante i periodi in cui la nebbia del Vuoto avanza (evento che capita anche per una settimana intera), le porte vengono sprangate e le case si chiudono ermeticamente con paratie metalliche interne, usanza derivata da antichi protocolli di contenimento.

Le abitazioni sono per lo più scavate nella roccia viva o costruite in blocchi pesanti, con tetti piatti e camini bassi. Le finestre sono piccole, spesso protette da grate runiche o vetri spessi color ambra.


Società e Cultura

La popolazione è composta principalmente da:

  • Nani delle Brume Minerali, esperti in estrazione e manipolazione dei metalli ossidati;
  • Gnomi speleotecnici, artigiani e inventori che costruiscono attrezzature minerarie, pompe a runa, misuratori di fumi e filtri di nebbia;
  • Un numero limitato di umani, mezzelfi e qualche tiefling, quasi tutti legati all’attività di sorveglianza o rappresentanza mercantile.

Pur essendo isolati, gli abitanti di Raggibassa sono coesi e pragmatici, uniti da un senso di fatalismo robusto. La cultura locale ruota attorno ai Riti del Ritorno, cerimonie che celebrano coloro che riescono a tornare vivi dopo le immersioni nelle profondità più oscure della miniera o dai margini del Vuoto.


La Miniera – La Bocca Verde

La miniera centrale è l’organo pulsante del villaggio. Si accede tramite una rampa a spirale che scende lungo le pareti interne fino a circa 40 metri di profondità, dove si aprono i livelli sotterranei veri e propri. Le gallerie più antiche sono contrassegnate da torce a fiamma blu e vietate al pubblico comune.

Negli ultimi anni, scavi profondi hanno rivelato strutture di pietra aliena fuse nella roccia, dalle forme curve e irregolari. I minatori più superstiziosi si rifiutano di avvicinarsi a quelle zone, dove i rumori non risuonano come dovrebbero e le lanterne si affievoliscono.


Presenza della Soglia dell’Insondabile

Un piccolo studio della Soglia dell’Insondabile è stato stabilito nelle viscere della miniera stessa, in una galleria laterale fortificata detta la Gola dei Segni.
Vi lavorano cinque affiliati permanenti appartenenti al Circolo del Fronte Sepolto, specializzato in anomalie geologiche e alterazioni della materia in prossimità del Vuoto.

Negli ultimi anni, lo studio ha riportato il ritrovamento di "vetri di mutamento", frammenti traslucidi incastonati nella roccia che riflettono scenari che non esistono, e sembrano mutare a seconda delle emozioni di chi li guarda.

A causa delle crescenti anomalie, gli agenti della Soglia hanno richiesto il permesso per scavare verticalmente al di sotto della Bocca Verde, ma il consiglio dei decani nani, molto conservatore, ha bloccato l’iniziativa per paura di “risvegliare ciò che dorme”.


Curiosità e Minacce

  • Nebbia del Vuoto: in certe notti, la nebbia entra lentamente da ovest e avvolge tutto il villaggio. In quelle ore si sospendono tutte le attività, si attivano le campane di scomparsa (una per quartiere), e si recitano preghiere a bassa voce rivolte a Mithrakas, lo Spirito della Profondità Nascosta, culto locale derivato da sincretismi religiosi.
  • Creature del Margine: alcune notti, grovigli ambulanti di spine e pietre (chiamati Spezzalame) vengono avvistati fuori dalle porte. Sembrano attratti dalle lanterne accese o dai battiti del cuore. Una teoria suggerisce che siano manifestazioni parziali di frammenti nexuriani.
  • Fiera della Pietra Tiepida: ogni anno, quando il sole filtra per sette giorni consecutivi tra le rocce rosse, si celebra una piccola fiera che attira curiosi e studiosi del sud del Vestibolo. Vengono esposte gemme vive, lame minerarie, statuette fuse con metalli sconosciuti.

Il villaggio minerario di Raggibassa, pur avendo resistito per generazioni agli assalti del tempo, delle frane e persino all’avanzata silenziosa del Vuoto, sta vivendo un declino lento ma ormai irreversibile. Una stasi vitale ha avvolto le sue strade, i suoi cunicoli e perfino il cuore dei suoi abitanti.

Il Calo delle Nascite

Negli ultimi vent'anni, i registri del Cerchio dei Nomografi, l’autorità comunale che sovrintende nascite, morti e proprietà, hanno mostrato un calo vertiginoso dei nuovi nati: meno di cinque all’anno, contro la media storica di trenta. I motivi sono molteplici:

  • Fertilità compromessa: alcuni curatori gnomici sostengono che l’esposizione prolungata alla nebbia del Vuoto abbia effetti diretti sulla fertilità delle razze longeve come nani e gnomi. Non si tratta di malattia, ma di una sorta di "assopimento generativo".
  • Timore esistenziale: molti giovani rinunciano a mettere su famiglia per non costringere nuovi esseri viventi a crescere in un luogo dove il cielo può sparire in un istante e le ombre mutano forma.
  • Migrazione: buona parte dei giovani abbandona Raggibassa appena possibile, diretti verso città più stabili del Feymaril o della Velmaria.

La Popolazione Anziana

La maggioranza dei residenti di Raggibassa ha superato la mezza età. I più giovani — spesso adulti solitari e disillusi — si trovano costretti a mantenere le infrastrutture e proteggere il villaggio con risorse sempre più limitate.
Molte case sono abbandonate, i tetti collassati, le fucine spente. Alcune sono state riadattate come depositi o camere del silenzio per i rituali funebri.

Il Coro dei Martelli, la banda di fabbri e minatori che una volta animava le feste stagionali, è ormai ridotto a tre membri anziani che suonano solo durante i funerali. Le celebrazioni pubbliche si tengono sempre più raramente, e il Vecchio Crogiolo, la piazza centrale, è quasi sempre deserta, invasa da muschi gialli e polvere.


Rischi dal Vuoto

La nebbia del Vuoto, che un tempo lambiva sporadicamente i margini del villaggio, ha iniziato a persistere più a lungo. In certi casi, l’intero abitato resta immerso per quattro o cinque giorni consecutivi, senza che la luce solare riesca a filtrare completamente. In questi periodi:

  • Le lampade ad anima minerale devono essere tenute accese giorno e notte, consumando risorse essenziali.
  • Le creature deformate del Vuoto si spingono sempre più vicino, costringendo i pochi difensori del villaggio a veglie armate e turni di guardia doppi.
  • Si registrano sempre più episodi di perdita temporanea di identità: minatori che tornano dal fondo delle gallerie senza ricordare il proprio nome o che parlano lingue dimenticate.

La Soglia dell’Insondabile, sebbene ancora presente nel villaggio con la sua base sotterranea nella miniera, ha ridotto l’attività a una sorveglianza passiva, ritirando parte dei ricercatori più promettenti e lasciando dietro solo gli specialisti più stabili o già compromessi.


Segnali di Disfacimento

  • Il Consiglio dei Decani, un tempo composto da sette membri, ora ne conta solo tre: due nani e un'anziana gnoma cartografa. Uno dei seggi è tenuto vacante da anni per “rispetto verso i giorni migliori”.
  • I matrimoni sono diventati eventi rari e privati, e l'ultimo rito di unione celebrato pubblicamente risale a tredici anni prima.
  • Le vecchie strade lastricate che conducevano alla Bocca Verde e alle due porte del villaggio sono scolorite e invase da erbacce spinose.
  • Alcune botteghe storiche, come la Forgia dei Quattro Fuochi o l'Erboristeria di Raknavil, sono chiuse o ormai ridotte a magazzini polverosi.

Echi del Futuro

Nonostante tutto, ci sono voci isolate di resistenza:

  • Alcuni giovani gnomi, guidati da Arvi Nemtacc, hanno iniziato a raccogliere frammenti di vetro del mutamento trovati nella miniera e tentano di usarli per creare un'arte visiva nuova, una sorta di specchiatura sensibile del Vuoto — un’arte che parla alla mente e ai sogni.
  • Un gruppo di nani mistici, chiamati i Piombatori del Respiro Profondo, si dice stiano cercando un passaggio segreto sotto la Bocca Verde per “raggiungere le Radici Mute” e risvegliare il cuore antico della montagna.
  • Qualcuno, in silenzio, afferma che la stessa miniera stia cercando un nuovo custode, e che il destino di Raggibassa non sarà l’abbandono… ma la trasformazione.

Tipo
Village
Luogo sotto


Cover image: by Chris Cold

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