Monolito Invertito
A meno di un giorno di cammino verso nord-est dalla Landa di Derrin, si erge un misterioso frammento di origine nexuriana noto come il Monolito Invertito. Questo colossale prisma di pietra nera fluttua a pochi metri sopra una base circolare scolpita direttamente nel terreno, senza alcun supporto visibile. Le sue superfici sono incise con glifi mutevoli, che cambiano aspetto ogni giorno all’alba, assumendo forme che sembrano oscillare tra l’arte arcana, la scrittura dimenticata e la geometria sacra.
Questo enigmatico sito è diventato meta di studiosi, mistici e cercatori di tesori, attratti tanto dalla promessa di conoscenza quanto dai potenziali segreti che il Monolito potrebbe custodire. Tuttavia, molti che si sono spinti troppo vicino — soprattutto nelle ore notturne — sono scomparsi, impazziti o tornati profondamente cambiati, incapaci di raccontare ciò che hanno visto.
Per anni, la Soglia dell’Insondabile ha organizzato spedizioni ufficiali e pattuglie accademiche con l’obiettivo di comprendere la natura del Monolito Invertito e delle sue iscrizioni. Tuttavia, i risultati si sono rivelati scarsi e le perdite, sia in termini di risorse che di vite umane, sempre più gravose. Le ultime spedizioni hanno prodotto soltanto mappe distorte, pergamene bruciate da energie ignote e artefatti instabili che hanno richiesto contenimento immediato.
A causa di questi fallimenti ricorrenti, la Soglia ha ridotto notevolmente la propria presenza nella zona: ora si limita a inviare una squadra di osservazione ogni tre o quattro mesi, il cui compito è verificare la stabilità del sito e segnalare eventuali mutamenti rilevanti. Alcuni sostengono che la Soglia nasconda in realtà una scoperta inquietante, taciuta per evitare panico o speculazioni incontrollate.
Il Monolito Invertito, con il suo silenzioso galleggiare sopra il suolo e i suoi glifi danzanti, rimane uno degli enigmi più profondi del Vestibolo: una cicatrice viva del sapere perduto di Nexuria, che forse non desidera più essere svelato.
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