La natura dopo la Decimazione
La ribellione del Mondo che ha portato alla Decimazione ha cambiato radicalmente la vita a Umbal, non solo da un punto di vista politico ma, innanzitutto e soprattutto, da un punto di vista della vita quotidiana, se non della pura sopravvivenza.
Come altrove infatti la natura continua a ribellarsi attivamente alle creature umanoidi che provano ad approfittare delle sue risorse oppure semplicemente a vivere al suo interno. In generale questo significa un clima e un meteo imprevedibili ed estremi, con venti improvvisi e violenti che da un momento all’altro cambiano direzione oppure scompaiono altrettanto improvvisamente, oppure con giornate di sole afoso che da un momento all’altro vengono sostituite da tempeste distruttive che possono durare anche settimane; anche sott’acqua le correnti marine sono imprevedibili, con temperature prima bollenti e poi gelide, e tempeste sottomarine in grado di livellare intere parti dei fondali marini. Gli elementi si ribellano alla vita umanoide anche con improvvisi terremoti sottomarini o eruzioni vulcaniche generano onde distruttive che rendono difficile l'insediamento costiero.
Questi eventi rendono stabilirsi in modo permanente e sicuro difficile, e gli spostamenti pericolosi e difficili, ma uno dei problemi maggiori è l'approviggionamento di cibo. Gli animali evitano le reti, gli ami o le lance, oppure sono talmente grossi e aggressivi da costituire un rischio per chi li caccia/pesca e per gli attrezzi usati. I vegetali si rendono inaccessibili in vari modi, come per esempio ricoprendosi di spine prima non esistenti o diventando velenosi od apertamente aggressivi, come per esempio i banchi di alghe in grado di diventare vere e proprie trappole per navi e nuotatori; sotto la superficie i coralli intrappolano qualunque oggetto artificiale o creatura che rimane troppo a lungo tra di essi. I cacciatori, marini e terrestri, naturali o mostruose, sono più diffusi, più grandi e più temibili, e si spingono con tranquillità in territori prima a loro preclusi dai grandi regni pre-Decimazione.
Per la maggior parte di queste sfide ancora non esistono vere e proprie soluzioni, ma solo varie strategie per evitare le loro conseguenze peggiori. Per esempio non esiste modo per fermare una tempesta, un vulcano sottomarino oppure un’onda distruttiva, però esistono varie strategie che permettono di provare perlomeno a ridurre i loro danni. La prima di queste soluzioni per la quasi totalità delle società di Umbal è adottare uno stile di vita nomade o semi-nomade: è più facile evitare i capricci della natura se si è continuamente in movimento ed è più facile riprendersi da una catastrofe se tutti i propri beni sono sulla propria persona e facilmente trasportabili, e se dietro di sè si lasciano solo cose sacrificabili o sostituibili. A parte le carovane orchesche e gli insediamenti galleggianti, anche gli abitanti degli arcipelaghi sono nomadi o semi nomadi. Anche le società sottomarine, come esemplificato dalla Vemi e dalla Seconda Fila dei sahuagin, hanno adottato uno stile di vita sempre in movimento, ovviamente con rotte e metodi di spostamento differenti. Gli unici insediamenti completamente stabili sono Ultimo Porto e Primo Passaggio.
Il problema del cibo è, ovviamente, uno dei più grandi e gravi e all’inizio ha mietuto buona parte delle vittime della Decimazione assieme ai cambiamenti climatici. Nel tempo però si è notato che i pesci che fuggivano alla sola vista di un umanoide oppure di un remo si avvicinavano senza problemi alle navi abbandonate alla deriva ormai ricoperte di mitili e alghe, oppure alle reti avvolte dalle piante. Allo stesso modo, nel momento in cui si lasciava che i rampicanti e le piante infestanti ricoprissero le case, gli alberi e gli arbusti attorno lasciavano raccogliere i loro frutti e si riusciva anche a coltivare qualche pianta per poco tempo.
Da quel momento si lascia che mitili, alghe e qualunque altra creatura cresca liberamente sulle chiglie delle navi, che quando possono si forniscono anche di “giardini” sospesi sott’acqua, dove incoraggiano coralli, anemoni e piante a crescere; e queste navi sono le uniche che riescono a pescare qualcosa, anche se mai ai livelli che secondo le storie si raggiungevano prima della Decimazione. Ovviamente questo rende le navi meno longeve del dovuto (nonostante tutti i trucchi e le precauzioni usate) e il legno estremamente prezioso, spingendo a sperimentare sempre più con altri materiali come le ossa. Le case, le palafitte e ogni altra forma di abitazione sono in terra o argilla e le piante fanno parte delle loro pareti, tetti e fondamenta, aumentando la manutenzione necessaria ma permettendo di raccogliere o coltivare qualche pianta.
Sotto la superficie questo processo di fusione con l’ambiente naturale è stato più veloce e istintivo per le creature umanoidi, abituate a vedere coralli e altre creature marine appropriarsi subito di qualunque superficie disponibile. Visto che solitamente la loro pesca non si avvale di mezzi, lasciano crescere alghe, mitili e coralli sulle reti, sul loro equipaggiamento, sulle armi e sulle loro armature e protezioni.
E’ facile immaginare come a Umbal, a causa delle frequentissime riparazioni e rattoppi che bisogna apportare a navi, barche, case, reti e altri utensili, il legno e molti altri materiali organici siano un bene quasi di lusso, necessario ma relativamente poco disponibile sia per motivi numerici che per la lotta stessa che alberi e animali mettono nel resistere alla loro raccolta o uccisione. A parte la raccolta di alberi caduti, di ossa e di pelli da animali già morti oppure all’uso di altri materiali, una delle soluzioni trovate nel tempo è l’impiego della magia di trasmutazione, soprattutto se praticata da un druido, che evita sprechi e permette di rimettere in sesto una barca in poco tempo senza rischiare l’ira della natura. La maggior parte delle imbarcazioni e delle varie comunità cerca di avere almeno una persona in grado di utilizzare incantesimi di trasmutazione, meglio ancora se di natura divina o druidica, e gilde come i Batti-onde devono il loro successo alla loro specializzazione in questa branca della magia.
A volte è però necessario riuscire a trovare materiali particolari perchè preziosi, rari o magici, come metalli, gemme, componenti arcane, ingredienti per pozioni, e i metodi normalmente usati per procurarsi le risorse non bastano. In questo caso con il passare del tempo molte popolazioni hanno imparato a sfruttare la fauna anche mostruosa di Umbal: molte delle creature che vivono sulle isole o nei mari, infatti, sono intrise della magia del Mondo e ciò si vede non solo nei loro corpi, fonte di ingredienti rari (ma che solitamente si cerca di non uccidere mai se non per stretta necessità), ma anche nelle tracce che lasciano, spesso componenti rari o materiali preziosi, oppure nelle vie stesse che aprono in luoghi altrimenti inarrivabili senza un intervento massiccio (e quindi pericoloso sulla natura) come per esempio le profondità della terra.
Tipo
Natural
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