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Vemi

I merfolk non hanno un sovrano né un territorio predefinito, né un centro di potere comune a tutte le comunità. Invece hanno formato una nazione diffusa in ogni angolo possibile dei mari, senza una vera e propria organizzazione centralizzata, che loro chiamano Vemi (in Aquan "racconto"). La Vemi è composta da gruppi più o meno grandi, uniti da diversi fattori, molti dei quali risultano incomprensibili o triviali a un occhio esterno (dalla provenienza di un lontano parente a un dettaglio delle loro complesse decorazioni corporee, a un determinato modo di lanciare un singolo incantesimo). Questi gruppi occupano una parte del territorio della Vemi, viaggiando continuamente al suo interno per trovare risorse e sfuggire ai pericoli; ciascuno di essi ha una sua organizzazione interna che si adatta ai bisogni specifici imposti dal proprio ambiente, anche se per tutti in un modo o nell'altro l'importanza e il potere di un merfolk è deciso dalla sua abilità di utilizzare le parole e di raccontare storie. In alcuni gruppi questo significa che a governare è il migliore dei loro cantori, in altri lo studioso più erudito, in altri ancora chi è in grado di sconfiggere più nemici solo con la forza della sua voce.   Hanno adottato uno stile di vita completamente nomade, spostandosi continuamente seguendo rotte decise dai flussi delle correnti sottomarine, guidati dal richiamo delle zone di influenza del piano dell’acqua sparse per gli oceani di Umbal. L’unica forma di sedentarietà che dimostrano è la loro abitudine di utilizzare le barriere coralline o delle grotte sottomarine come rifugio d’emergenza oppure come punti di culto o di ritrovo tra comunità diverse.   L’ambiente in cui vivono i merfolk è ancora più pericoloso e poco accogliente di molti altri a Umbal: circondati perennemente dall’acqua, con il fondale e qualsiasi possibile rifugio troppo lontani, in balia continua dei cacciatori, dei capricci dell’ambiente (dalle tempeste sottomarine alle onde selvagge di quelle del cielo), di tutti gli attacchi della natura contro qualsiasi forma di vita umanoide, e anche di altri abitanti del mare, senza alcuna possibilità di riparo o vera e propria fuga. Ciò fa dei merfolk un popolo sempre pronto a combattere e difendersi, con una solida tradizione di guerrieri, esploratori e incantatori noti a tutti sotto le onde di Umbal. Tra questi uno dei più famosi sono i Poeti Morti.

Cultura

La Corrente delle Parole è il nome della filosofia di vita dei merfolk, che pone al centro della loro cultura la parola, il racconto: tutto viene tramandato tramite il canto, la poesia o il discorso, e la loro magia passa prima di tutto dalla voce.   Anche se la tradizione dei cantori delle profondità si è sviluppata in modo parallelo un poco in tutta Umbal, i merfolk sono stati tra i primi a innalzarla ad arte e tutt'ora elfi marini, genasi e qualche tritone si recano dai membri della Vemi per imparare i segreti dei loro bardi. Per esempio si racconta che almeno metà dei cantori degli abissi siano stati educati e addestrati da Ebasi del clan Muph’gop, una cantrice nota non solo per la sua conoscenza enorme (e per molti sconcertante vista la sua relativamente giovane età) e per il fatto che da decenni non parla se non in canzone. Qualcuno dice che sia un voto fatto alla dea del mare per espiare una colpa o ripagare un miracolo, altri invece sussurrano che sia perchè la sua voce se non canta sia talmente potente da essere pericolosa.

Storia

I merfolk, quando sono tornati a Umbal dopo la Decimazione, hanno dovuto affrontare un mondo radicalmente cambiato, diventato ostile, difficile e proibitivo, e si sono dovuti adattare di conseguenza. Un tempo abitavano enormi città mobili che si spostavano di giorno seguendo le correnti sottomarine e di notte si poggiavano sul fondale, ed erano un regno vassallo dell’impero elfico fiorente e raffinato. Le loro città mobili, meraviglie magiche e tecniche, sono andate in rovina con la loro scomparsa e i loro frammenti e artefatti, solidi come l’adamantio ma leggeri come una foglia d’alga, si sono sparsi per i fondali marini e, una volta tornati nel mondo, i merfolk non hanno neanche provato a ricostruirle.

Relazioni Estere

I merfolk condividono questa fascia di oceani con altre creature, anche se non con tutti hanno dei rapporti amichevoli o anche solo pacifici. Sopportano volentieri gli esploratori e i cacciatori locatah che si avventurano al largo, e commerciano volentieri con i lizardfolk di passaggio e gli elfi marini che risalgono dai fondali; molto raramente capita che una carovana orchesca riesca a convincere un gruppo merfolk a scambiare storie o beni con loro. Gli insediamenti galleggianti e le navi delle città e dei villaggi di superficie vengono invece viste con diffidenza o, a seconda delle esperienze passate dei merfolk (che possono variare dalla completa indifferenza agli attacchi per derubare o rapire), anche con ostilità. Da quando però i sahuagin si sono uniti all'Impero del Cuore Verde e hanno limitato le loro razzie, i più grandi avversari della Vemi sono i clan di merrow, che condividono il territorio dei merfolk e competono con loro per le poche risorse a disposizione, lasciandosi spesso andare ad assalti armati.
Tipo
Geopolitical, Nomadic tribe
Organizzazioni Sussidiarie

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