Ducato della Valle

Il Ducato della Valle, cuore amministrativo e nobiliare della Valla di Dana, rappresenta una delle più antiche istituzioni feudali dell’Aethelmark ancora in funzione. Nonostante la regione abbia perso da secoli la sua centralità economica e strategica, il titolo di Duca della Valle mantiene un’aura di prestigio e autorevolezza che travalica il potere pratico esercitato sul territorio. Esso è custode di una memoria arcaica, simbolo vivente dell’eredità mitica degli antichi Dana e delle origini stesse dell’umanità nell’isola.

Il Ducato della Valle è una delle più antiche istituzioni politiche dell'isola di Aethelmark, la cui origine si perde nei miti più remoti. Secondo le leggende, fu proprio in queste terre fertili e misteriose che i leggendari Túatha Dé Danann mossero i primi passi nel mondo, fondando insediamenti e lasciando un’eredità che ancora oggi permea la cultura e le tradizioni locali. Le rovine sparse tra boschi e colline sarebbero, per alcuni, ciò che resta di quel tempo remoto in cui il potere si fondeva con il sacro.

Prima della nascita del regno di Aethelmark, la Valle fu governata da una successione eterogenea di Lord, capi tribali, druidi e nobili di varie stirpi, accomunati dal rispetto per la terra e le sue forze arcane. La Chiesa di Gael Salmidan ebbe un ruolo fondamentale nella stabilità della regione, affiancata dai circoli druidici, che proprio nella Valle trovarono uno degli ultimi rifugi per le antiche vie dello spirito. Mentre il resto del regno si allontanava gradualmente da tali tradizioni, la Valle rimase salda, custode di memorie ancestrali e riti dimenticati.

Questa ostinazione nel conservare le radici del passato fu talvolta guardata con ironia dalle altre regioni, ma ogniqualvolta sorgevano dispute o si cercava una voce imparziale e saggia, il parere dei Signori della Valle era immancabilmente richiesto. La loro posizione, pur priva del potere economico o militare di altri ducati, fungeva da contrappeso autorevole nel fragile equilibrio della nobiltà aethelman.

Molti tentarono, prima di Aedric Danwulf, l'impresa dell’unificazione, ma i Signori della Valle riconobbero e accettarono di seguire solo un erede conclamato dell'antico sangue dei Danann. Furono i primi a unirsi alla causa del futuro Re, contribuendo con il proprio prestigio e la propria influenza alla nascita del regno. In segno di riconoscenza, una volta conclusa l’impresa, Aedric istituì ufficialmente il Ducato della Valle. Tuttavia, il titolo e la struttura amministrativa non alterarono il ruolo istituzionale di questo territorio, che continuò a essere considerato il cuore spirituale e simbolico di Aethelmark.

La concessione del titolo di Duca, tuttavia, suscitò non poche polemiche. Si tratta infatti del titolo nobiliare più alto dopo quello di Principe, e molti tra i nobili più potenti del reame giudicarono la Valle indegna di tale rango, data la sua modesta forza militare ed economica. Ciononostante, il Re mantenne la sua decisione: il titolo fu conferito non per ricompensare potere terreno, ma per onorare il ruolo cruciale che la Valle aveva avuto nell’unificazione del regno e per consacrarne ufficialmente il peso storico e simbolico all’interno dell’Aethelmark. Così, sebbene contestato, il titolo ducale rimase e con esso la centralità della Valle nel destino del reame.

Il Ducato della Valle si distingue per una struttura amministrativa solida e radicata, che riflette l’impronta più ampia del Regno dell’Aethelmark, pur mantenendo alcune particolarità proprie. La capitale è Evermere, antica e affascinante città costruita sulle rive del fiume Danwyn, dove la cultura e la spiritualità convivono con il potere secolare. Evermere è l’unico centro urbano di considerevoli dimensioni all’interno del Ducato, e ospita tanto la sede ducale quanto i principali templi, accademie e archivi della Valle. Qui risiedono le più importanti famiglie nobili, insieme a dignitari e religiosi, rendendola il cuore pulsante della politica e della tradizione locale.

Al di fuori di Evermere, la popolazione si distribuisce in piccoli villaggi, borghi rurali e comunità attorno a fortezze strategiche, spesso collocate lungo le vie che attraversano la Valle o ai margini delle foreste antiche. Insediamenti come Glenholme, pur non paragonabili a Evermere per grandezza, rivestono un’importanza vitale per l’equilibrio del Ducato e per la gestione quotidiana dei territori.

L'organizzazione territoriale segue lo schema consolidato dell’Aethelmark, con nobili minori (baroni, visconti o semplici lord) incaricati della gestione di porzioni di territorio loro affidate in feudo dal Duca. Ciascun feudo include solitamente uno o più villaggi, terre coltivate e, talvolta, un piccolo castello o una torre fortificata. A livello locale, la vita degli insediamenti è regolata dalla figura del balivo, che rappresenta l’autorità ducale o nobiliare nel villaggio, curandone l’amministrazione, la giustizia minore e la riscossione delle imposte.

Alcuni territori non sono concessi in feudo, ma restano direttamente sotto l’autorità del Duca, gestiti da funzionari ducali o balivi scelti personalmente. Tra questi territori spicca proprio Glenholme, considerato un centro simbolico per la sua vicinanza a luoghi sacri e il suo ruolo nella storia dell’unificazione. Tali territori rispondono direttamente a Evermere, e spesso ospitano presidi militari o comunità religiose, rafforzando così il legame diretto tra il Duca e le radici culturali del proprio dominio.

Il Ducato della Valle incarna con fierezza l’anima più autentica del popolo Aethelman. Tra foreste vetuste e colline battute dal vento, la cultura della Valle ha mantenuto intatto il legame con le antiche radici, riflettendo i valori originari delle tribù che per prime reclamarono queste terre. L’onore, la lealtà e la memoria degli antenati sono pilastri incrollabili della vita quotidiana, celebrati tanto nei gesti semplici quanto nei momenti solenni. La popolazione della Valle è forgiata dalla terra stessa: resiliente, ospitale, pronta a difendere il proprio suolo con coraggio e determinazione, ma anche generosa con chi dimostra rispetto e sincerità. I racconti eroici vengono tramandati attorno al focolare, accompagnati da idromele e parole antiche, mentre druidi e sacerdoti – figure profondamente rispettate – guidano i riti nei cerchi di pietra o nelle radure nascoste, dove ancora si percepisce il respiro degli spiriti. La Valle non è soltanto un luogo geografico: è una custode vivente della memoria Aethelman, dove il passato cammina accanto al presente e la natura è venerata come madre e testimone eterna.