Foresta di Larethil

La Foresta di Larethil si estende per oltre un milione e settecentomila chilometri quadrati nel cuore verde e profondo di Elvandar, rappresentando uno degli ecosistemi più vasti, antichi e arcani di tutta Nexia. Questa distesa colossale di vita si sviluppa tra due importanti arterie fluviali: a nord scorre il fiume Aelrindel, mentre a sud serpeggia il Naesala, entrambi affluenti imponenti del sacro fiume Nerulon che abbraccia l’estremo oriente della foresta, dove le radici più estese degli alberi secolari si immergono nelle sue acque lente e profonde. A ovest, la Dorsale di Larethil delimita il confine naturale con le vette granitiche e gli altopiani rocciosi, su cui la foresta si arrampica con coraggio, insinuandosi fra gole, fessure e terrazze montane con i suoi alberi dalle chiome fluttuanti.

Questo regno verde è dominato da un canopy di conifere e sequoie millenarie così fitte e alte da creare un secondo cielo sopra il terreno. Alcuni esemplari di sequoia raggiungono dimensioni colossali e si dice siano nati ben prima della Caduta di Nexuria. Al di sotto di questa volta, il sottobosco pullula di vita primordiale e magica: funghi di forme e colori mai catalogati del tutto spuntano in cerchi rituali; muschi iridescenti tappezzano le radici nodose; liane e rampicanti dalle proprietà sconosciute, alcuni semi senzienti e in grado di spostarsi lentamente nel corso dei decenni, si intrecciano ai tronchi creando gallerie naturali e sentieri vegetali. Alcune varietà reagiscono al passaggio di creature intelligenti, aprendo o chiudendo i propri petali e fronde in segno di accoglienza o di difesa.

La fauna di Larethil è sorprendentemente ricca e in equilibrio con il proprio ambiente. Le sue radure sono abitate da caprioli e cervi silvestri, mentre tra gli arbusti si muovono volpi rapide e famiglie di tassi, lepri e istrici. Sui rami si rincorrono scoiattoli, merli e pettirossi; tra le chiome volano nibbi e aquile solitarie, mentre il sottobosco ospita vipere, lucertole e bisce d’acqua. Sulle pendici montane più elevate si aggirano camosci e stambecchi, mentre nelle aree più umide si possono sentire i grugniti profondi dei cinghiali in cerca di radici. Nei fiumi nuotano trote argentate e salmoni dalle squame opaline.

Accanto alla vita naturale, la fauna magica e leggendaria di Larethil accresce la reputazione mistica della foresta. Tra i più celebri vi sono i Ruvyn, cervi alati dai palchi ramificati che emettono bagliori aurorali nelle notti di luna piena; creature difficili da avvistare, considerate sacre dagli elfi e spesso al centro di cerimonie druidiche. Insetti dal canto penetrante, noti come Cantori di Corteccia, producono suoni che imitano frasi in elfico antico, e i Crovi Gemelli, uccelli corvini che volano sempre in coppia sincronizzata, sono ritenuti messaggeri di presagi o spiriti ancestrali incarnati.

Ma il tratto più straordinario di Larethil è il fenomeno della Muta Istantanea, un evento che si manifesta puntualmente durante l’equinozio. In un solo giorno, l’intera foresta cambia colore: le chiome virano all’unisono in tonalità calde e abbaglianti, come se un’ondata magica si propagasse dalle radici fino alle cime degli alberi. Questo fenomeno, ancora oggi non del tutto spiegato, viene attribuito da molti alla presenza di influssi magici sedimentati nei secoli da parte delle antiche comunità elfiche, oppure – secondo teorie più speculative – a emanazioni arcane provenienti da rovine Nexuriane sepolte nel cuore della foresta, nascoste alla vista, ma non all’anima del bosco.

Chi entra nella Foresta di Larethil lo fa con rispetto, oppure non ne esce. I sentieri cambiano, gli alberi osservano, e le foglie raccontano solo a chi sa ascoltare.

Tipo
Forest, Temperate (Seasonal)
Luoghi Inclusi


Cover image: by Chris Cold

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