Tor Vaelynn

Nel cuore più antico e inviolato della Foresta di Larethil, dove la luce filtra rarefatta tra le fronde secolari e il canto del vento si intreccia con parole dimenticate, si erge la Torre di Tor Vaelynn. Difficile da raggiungere e ancor più difficile da trovare senza una guida spirituale o un permesso del Concilio dei Sussurri, Tor Vaelynn è al contempo baluardo sacro e scrigno di misteri, sospesa tra il cielo e la linfa.

Costruita secoli fa in simbiosi con un albero monumentale chiamato Vaelynnur, la torre non è un’opera di architettura nel senso umano del termine: cresce dal tronco e dalle radici di una pianta viva, che ha accettato di trasformarsi in canali abitabili di spirale e pensiero. I Veggenti del Vento, un circolo di druidi e profeti elfi dal sapere millenario, ne sono i custodi. La loro arte non è solo quella di osservare le stelle: essi ascoltano i venti d’alta quota, interpretano i moti delle correnti eteree, leggono le scie lasciate dal passaggio delle anime nel cielo notturno. La torre è dotata di ampie balconate arboree che si aprono verso il cielo, e al suo apice sorge un osservatorio naturale dove si pratica una forma antica di astrologia elfica, in cui l’osservazione celeste è intrecciata a rituali respiratori e trance profetiche.

Ma Tor Vaelynn è anche sede della leggendaria Nenwath Eryn Meliath, la “Grande Officina Alchemica Elfica”. Nascosta sotto la corteccia del grande tronco che sostiene la torre, questa officina è una meraviglia segreta, accessibile solo attraverso cunicoli animati e scale viventi che rispondono al volere dei custodi. Non vi si accede senza un permesso scritto del Concilio di Elenath-Liriel o l’approvazione diretta di uno dei Veggenti. Lì, incantatori, studiosi e alchimisti che abbiano ricevuto una formazione accademica o iniziatica nella capitale, possono perfezionare la loro arte. La Nenwath Eryn Meliath non è una scuola, ma una fucina arcana, un santuario del sapere dove si distillano essenze rare, si tessono catalizzatori magici, si combinano reagenti vegetali raccolti nei luoghi più sacri della foresta. Gli strumenti non sono in vetro né metallo, ma realizzati con cristalli viventi, foglie fossili e conchiglie spirituali.

Non è raro, nelle notti in cui Nexiartis splende con luce incostante, vedere bagliori color smeraldo o ambra fluttuare tra i rami che circondano la torre, accompagnati da un sussurro profondo come vento tra le canne. Alcuni dicono che Tor Vaelynn non sia solo un osservatorio, ma un organo vivente, parte del cuore della foresta stessa, capace di parlare con le stelle e predire il destino del mondo.

Sebbene isolata, Tor Vaelynn è strettamente connessa con Elenath-Liriel attraverso vie spirituali, cammini druidici e corridoi di traslazione arcana noti solo agli iniziati. È un luogo sacro, ma anche di potere; un nodo di energia che attrae coloro che cercano verità antiche, consapevoli che in questi luoghi non si può entrare senza che la foresta stessa ti riconosca.

Tipo
Tower, Mage
Luogo d'Origine
Organizzazione Proprietaria


Cover image: by Chris Cold

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