Golfo della Mezzaluna

Il Golfo della Mezzaluna è una meraviglia naturale e mitica incastonata nel nord-est più estremo del subcontinente di Elvandar, nella regione aspra e poco popolata conosciuta come le Lande di Henshax. Con oltre 3000 chilometri di coste interne frastagliate, in gran parte rocciose e impervie, questo golfo ha la peculiare forma di una mezzaluna quasi perfetta: un bacino quasi circolare, delimitato da una catena montuosa bassa ma tenace e aperto soltanto a ovest, con una stretta imboccatura di appena cento chilometri attraverso cui le acque grigioazzurre dell’Oceano di Vetro si riversano lentamente, come se il mare stesso esistesse qui per respirare.

L'intero perimetro del golfo è sorvegliato dai Denti di Strega, noti in lingua locale come i Galdrastöng: un sistema montuoso antico, eroso nei millenni dai venti gelidi, dalle piogge oblique e dai ghiacci marini. Le vette non superano i 1500 metri, ma le loro forme aguzze e incise dalla natura ricordano canini bestiali spuntati da una bocca antica. Ogni vetta ha un nome, spesso connesso a leggende o storie di spiriti che abitano il ghiaccio. Le pareti rocciose sono nere, dure come l’ossidiana, e si dicono cariche di energie telluriche che reagiscono al passaggio delle stelle comete.

Gran parte dell’anno, il Golfo della Mezzaluna giace addormentato sotto una coltre di ghiaccio e neve, immobile, letale e affascinante. Le sue spiagge, quando visibili, sono sassose, nere o bianche, prive di sabbia, costellate di conchiglie fossili e frammenti ossei portati a riva dalle correnti di ritorno. Il ghiaccio che copre il golfo può diventare spesso anche diversi metri, permettendo il passaggio di carovane, cacciatori e pellegrini che sfidano il nord per consultare gli antichi spiriti dei ghiacci.

Ma è in primavera e in estate che il Golfo rivela la sua anima più rara. Protetto dall’arco delle montagne, gode di un effetto simile a una conca termica isolata: il ghiaccio si ritira, e le acque si popolano di vita. In questo periodo, tra metà del mese di Halios e fine Nimrion, avviene il più atteso e spettacolare evento naturale della regione: la migrazione degli Skomoml, colossali cetacei cornuti, dalle pinne bioluminescenti e dai canti ancestrali, che giungono nel golfo per accoppiarsi e partorire. L'acqua si colora di riflessi blu e verde smeraldo mentre i giganteschi mammiferi danzano tra le onde basse, accarezzandosi con le corna spiraliformi, talvolta lunghe più di dieci metri. Questi animali sono sacri per le popolazioni locali: non vengono cacciati, ma osservati e venerati, e ogni anno si svolge una grande Veglia del Ritorno, durante la quale gli sciamani delle Valli del Gelo e i druidi del Viyadorn si riuniscono per ascoltare i canti ultrasonici degli Skomoml, interpretandone le melodie come presagi per l’anno a venire.

Il Golfo della Mezzaluna è difficilmente accessibile via terra, a causa della presenza dei Denti di Strega, ma lungo alcune gole settentrionali esistono sentieri tracciati solo dai cacciatori e dai monaci erranti che abitano gli ermitage ghiacciati. Le caverne sotto le scogliere ospitano, secondo alcuni, rovine semi-sommerse di origine Nexuriana, ormai fuse col ghiaccio, da cui emergono in certi periodi spirali metalliche o frammenti che cantano con il vento.

In definitiva, il Golfo della Mezzaluna è una conchiglia di pietra e silenzio che racchiude il cuore pulsante del nord, dove la natura non è solo potente, ma consapevole. Un luogo dove l’inverno scrive rune sul mare e l’estate canta con le balene. Un cerchio imperfetto, eterno e sacro.

Tipo
Gulf / Lagoon
Luogo sotto


Cover image: by Chris Cold

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