La non morte a Umbal

Una delle prime cose che gli abitanti di Umbal hanno scoperto fin troppo presto dall'inizio della Decimazione è che i morti non sempre rimangono morti, soprattutto quelli accolti tra le onde dei mari.    Infatti quando una creatura, soprattutto se non si tratta di un animale, muore in mare, oppure il suo corpo finisce e rimane sott'acqua è estremamente probabile che prima o poi si risvegli come non morto, infestando le onde e i fondali marini fino a quando non viene eliminato e/o il suo corpo non viene trovato e distrutto, o la sua anima trova pace. Per questo motivo i non morti sono un'evenienza abbastanza comune a Umbal, e molte società usano la necromanzia con naturalezza per tenere sotto controllo questo fenomeno ed evitare i suoi pericoli maggiori, come dimostra la tradizione dei Poeti Morti presso la Vemi merfolk oppure la presenza di necromanti accanto a cacciatori ed esploratori all'interno della Caccia Rossa nell'Impero del Cuore Verde. Per lo stesso motivo, le varie culture usano metodi differenti per gestire i cadaveri in modo tale da limitare la creazione spontanea di nuovi non morti.  Anche sulla terraferma può accadere che si formino dei non morti, ma è più raro che in acqua (tranne ovviamente nel caso di un intervento esterno o di condizioni particolari).   In quanto parte del nuovo equilibrio post-Decimazione, i non morti "spontanei" non sono considerati negativamente dai druidi e, fino a quando non danneggiano l'ambiente o non pongono un rischio eccessivo per la popolazione, si preferisce tenerli sotto controllo piuttosto che eliminarli. Non si può dire lo stesso delle creature evocate o create da necromanti umanoidi, che vengono cacciate senza pietà assieme ai loro creatori.