Mano di Ferro

La Mano di Ferro è molto più di una semplice fucina: è il cuore ardente dell’Arco delle Braci, un luogo dove il metallo prende forma sotto colpi precisi e sapienti, e dove le fiamme delle forge non si spengono mai del tutto, neppure durante la notte. Situata in una posizione strategica tra i magazzini della zona e l’arteria principale che porta al Crocevia della Soglia, la Mano di Ferro è un edificio basso ma robusto, con mura nere di fuliggine e tetti di lamiera martellata, da cui si innalzano camini eternamente fumanti. Le pareti esterne, rinforzate in basalto locale, sono intarsiate da simboli runici nanici che brillano leggermente alla luce delle fornaci interne, testimonianza di un’antica tradizione metallurgica tramandata da generazioni.

Alla guida della fucina ci sono Brumhilda Ferrobraccio, matriarca dal carattere inflessibile e dal pugno pesante quanto il suo martello, e la figlia Dramhilla, più giovane e audace, la cui creatività ha iniziato a spingere i confini delle tecniche di forgiatura verso nuovi stili e materiali, inclusi quelli provenienti da creature del Vuoto o metalli mutati. Insieme sono una forza inarrestabile: Brumhilda garantisce la perfezione nei dettagli e la solidità della tradizione, mentre Dramhilla sperimenta, osserva, migliora. Le due sono spesso viste litigare sonoramente tra scintille e incudini, ma chi le conosce bene sa che quella fucina è per loro sia casa che campo di battaglia — e che nulla esce da lì senza la loro approvazione congiunta.

La Mano di Ferro è il principale fornitore della guardia cittadina di Vhar-Kazet: ogni spada, scudo e armatura standard indossata dai miliziani porta il marchio della fucina — una mano stilizzata chiusa a pugno su un’incudine. Anche la Soglia dell’Insondabile e i Protettori di Via vi si affidano regolarmente, specialmente per le armi incantate su commissione o per pezzi personalizzati per missioni ad alto rischio. Alcune delle creazioni più rare, forgiate con metalli provenienti dal Vestibolo o da creature aberranti, vengono conservate in un caveau protetto nel retro della fucina, inaccessibile se non alle due fabbre e a pochi clienti fidati.

La clientela è varia e spesso rumorosa. Mercenari, cavalieri, esploratori, ma anche studiosi in cerca di lame rituali o collezionisti interessati a vecchie reliquie restaurate. La fucina funge anche da luogo d'incontro per i membri della Gilda degli Artigiani, di cui Brumhilda è il capo riconosciuto. Il suo voto vale quanto quello di un magistrato nelle trattative con il Conestabile, e la sua voce ha più peso di qualsiasi nobile quando si tratta di decidere il futuro della produzione bellica cittadina.

L'interno della fucina è un caos perfettamente orchestrato: scintille, fuoco, il clangore ritmico dei martelli, il respiro affannoso delle mantici. Ma in questo rumore c’è un’armonia antica, un’eco di ferro e determinazione che dà vita alla leggenda. Ogni arma forgiata alla Mano di Ferro porta con sé un frammento della storia di Vhar-Kazet… e del sudore delle sue madri.

Tipo
Craftsman, Blacksmith / Smithy
Luogo d'Origine
Proprietario
Personaggi in Loco


Cover image: by Chris Cold

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