Nani delle Maree
I Nani delle Maree, o Strömgard, sono una popolazione di nani che ha scelto di vivere lontano dalle imponenti montagne e dai freddi abissi, abbracciando la vita marittima. Le loro terre natali, un arcipelago di isole ventose e tempestose, sono tanto selvagge quanto affascinanti, dove il mare e la terra si incontrano in un’armonia che i Nani delle Maree comprendono a fondo. Discendenti dai Nani delle Montagne, la loro cultura si è evoluta in una direzione più orientata alla libertà, ma anche alla crudeltà, trovando nelle onde del mare non solo la loro casa, ma anche un’arma. La filosofia della sopravvivenza del più forte permea ogni aspetto della loro vita, dalla politica interna al commercio: la schiavitù, vista come parte naturale dell’ordine del mondo, è per loro una pratica comune e priva di moralismi, considerata una forma di dominio legittimo sui più deboli. Questo rapporto con il mondo circostante li rende anche particolarmente sensibili agli elementi naturali: l’acqua è un simbolo di purificazione e potere, la terra è una risorsa che va rispettata e utilizzata con saggezza. Nonostante la loro spietata indole, i Nani delle Maree sono legati profondamente alla loro terra e al mare, creando un equilibrio tra l'aspetto pragmatico e l'armonia con la natura, ma non dimenticano mai il loro obiettivo principale: la libertà e la potenza sopra ogni cosa.
Nomi
Nomi Familiari
Dragomir ("Pace del Drago"), Stormrök ("Fumo di Tempesta"), Varengar ("Lupi del Mare"), Bjornhelm ("Elmo dell'Orso"), Havardsson ("Figli del Mare"), Krakenmaw ("Fauci del Kraken"), Dunskarn ("Spiriti della Nebbia"), Tideborn ("Nati dalla Marea"), Brannskjold ("Scudo Ardente"), Skarsund ("Stretto Scarlatto")
Nomi Femminili
Ylva, Sigrun, Brynhildra, Anja, Rhoska, Veldis, Thyra, Margrida, Ilska, Frejdis
Nomi Maschili
Varkon, Stigrim, Odrik, Gunnarov, Haldrik, Tormundr, Boryn, Drakar, Rurik, Valtrogg
Caratteristiche Fisiche
I Nani delle Maree (Strömgard) si distinguono dai loro cugini delle montagne per una corporatura più slanciata e agile, pur mantenendo la tipica robustezza nanica. Più alti della media (circa 1,30 - 1,40 m), hanno arti leggermente più lunghi e una muscolatura adatta alla vita sui ponti delle navi e nei porti. La loro pelle varia dal pallido nordico al bronzo salmastro, spesso segnata dal vento e dalla salsedine, con alcuni individui che presentano macchie più scure dovute all’esposizione costante agli elementi. I capelli, generalmente bianchi, argentei, biondo platino o ramati, vengono spesso intrecciati in nodi pratici, mentre la barba, meno folta rispetto a quella dei nani delle montagne, è decorata con perline d’osso, conchiglie o monete, segno di fortuna tra la loro gente. I loro occhi, grigi, azzurri o verdi, ricordano le profondità dell’oceano, e alcuni nani mostrano una sclera leggermente scura, considerata una benedizione (o maledizione) delle divinità marine. Le mani, nodose e callose, sono perfette per impugnare remi e funi, mentre i piedi larghi e robusti garantiscono un equilibrio eccellente anche su ponti scivolosi durante le tempeste. Molti di loro portano con sé un lieve aroma di salsedine, e la loro pelle sembra assorbire meno l’acqua, proteggendoli dall’umidità e dal freddo. Nei nani più anziani, le vene sotto la pelle possono apparire stranamente luminescenti sotto la luna, alimentando superstizioni e leggende.
Valori e Tradizioni
I Nani delle Maree (Strömgard) condividono molte delle tradizioni dei loro cugini delle montagne, ma la vita sull’oceano e il loro legame con i flussi del commercio li hanno resi un popolo dalle sfumature più spietate e pragmatiche. Per loro, il mondo segue una legge ineluttabile: il più forte schiaccia il più debole e se ne serve come meglio crede. Non vi è giudizio morale in questo, solo il naturale ordine delle cose. La schiavitù, che i Dvergarn hanno rigettato con fervore, per gli Strömgard è una realtà intrinseca alla vita, e nessuna merce è più preziosa di quella umana. La tratta di schiavi non è solo un’attività economica: è un’espressione di dominio, un mezzo per rafforzare il proprio potere e uno strumento di progresso. Tuttavia, nonostante la loro spietatezza, i Nani delle Maree non sono semplici predoni: riconoscono il valore della stabilità e dell’ordine, e sebbene possano essere crudeli, rispettano chi dimostra forza, astuzia e determinazione.
Diversamente dai Dvergarn, il cui rapporto con la terra è fondato sullo sfruttamento minerario e sulla dominazione della roccia, gli Strömgard vivono in armonia con gli elementi naturali, specialmente con il mare e il vento. Non vedono l’oceano come qualcosa da conquistare, ma come un compagno e una guida. Molti tra loro praticano riti di propiziazione prima di una lunga traversata, offrono doni alle onde in cerca di buon auspicio e raccontano storie di spiriti delle maree che premiano o puniscono i navigatori. Tuttavia, questa sensibilità non si traduce in compassione: per gli Strömgard, la natura è un’entità potente da rispettare, non una madre benevola da supplicare.
Infine, l’odio che provano per i Dumrothar è viscerale e assoluto. Essere stati schiavi e aver abbattuto il proprio tiranno è il più grande trionfo della volontà, mentre cercare di riavere indietro il proprio padrone per farsi proteggere è la più bassa forma di debolezza. I Nani Abissali, con la loro devozione fanatica a Cernabog, rappresentano tutto ciò che gli Strömgard disprezzano: il rifiuto di crescere, la vigliaccheria mascherata da fede, l’incapacità di imporsi sul mondo con la propria forza. Se mai vi fosse un modo per sterminare completamente i Dumrothar, gli Strömgard sarebbero i primi a salpare per la guerra, spinti non solo dall’odio, ma dalla convinzione che un simile atto sia un servizio alla stessa natura dell’esistenza.
Abbigliamento
I Nani delle Maree indossano abbigliamento pratico, funzionale e in sintonia con l’ambiente naturale che li circonda. Le loro vesti sono realizzate con tessuti resistenti ma leggeri, spesso intrecciando fibre naturali come lino, canapa e pelle trattata, adattati per resistere sia all’umidità salmastra del mare che alle escursioni nelle isole tempestose. I colori dominanti sono i toni del blu profondo, del verde alghe e del grigio argenteo, in sintonia con l’acqua e la terra, ma spesso arricchiti da dettagli come tracce d’oro e di argento, riflessi dalle perle marine e metalli lavorati. Le tuniche e le vesti degli uomini sono pratiche e meno elaborate, ma vengono arricchite da cinture in pelle che tengono insieme diverse tasche e attrezzi necessari per il commercio marittimo o la pesca. Le donne, pur mantenendo un abbigliamento funzionale, sono più inclini ad accessori come collane di conchiglie, bracciali di legno levigato e fibbie metalliche intarsiate, che testimoniano la loro connessione con la bellezza naturale e la cultura marina. I nani delle Maree preferiscono l’abbigliamento comodo che non ostacoli i movimenti, per adattarsi ai ritmi delle navi e alla vita attiva. Capelli e barbe sono tenuti spesso intrecciati e decorati con perline, coralli o piccole conchiglie, mentre alcuni indossano anche mantelli di pelle di pesce trattata per proteggersi dalle intemperie. Il loro stile di abbigliamento riflette l'armonia tra la potenza della natura e la necessità di una vita pratica e funzionale, con un marcato simbolismo legato alla libertà e al dominio del mare.
Competenza negli strumenti: Strumenti di Navigazione, Veicolo (acquatico)
Cattiva Reputazione: Non importa dove vai, le persone hanno paura di te a causa della reputazione della tua gente. Quando ti trovi in un insediamento civilizzato, puoi passare impunito per crimini minori come rifiutarsi di pagare del cibo alla taverna locale oppure buttare giù la porta di una bottega poiché molte persone avranno paura di sporgere denuncia alle autorità


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