Aedan, come tutti i suoi consaguinei, è alto e slanciato, meno imponente e massiccio dei suoi cugini dragonoidi di bronzo o d'argento. Le scaglie, che fino a pochi anni fa erano di un vivido rosso ruggine, ora stanno iniziando a cambiare verso il verde. Il muso è allungato e le orecchie sono esposte verso l'esterno come un paio di pinne.

Aedan Thornwalker è Dragonoide di Rame del clan Thornwalker (Tzank’zil in lingua Draconica). Fin da cucciolo ha cavalcato i Kodo assieme ai suoi fratelli nel Grande Mare d'Erba di Tolok’an, trovando nella comunione con la natura la sua ragion d'essere. Tuttavia la rigidità delle tradizioni e dei costumi della sua gente erano una barriera troppo grande: compiuta la maggiore età, Aedan avrebbe dovuto recarsi alla città di Hexotal dove avrebbe rappresentato il clan e svolto funzioni di guaritore e guaritore. Un onore per molti, una maledizione per Aek'tal il cui spirito fremeva al solo pensiero di vedersi rinchiuso per sempre fra le mura di un insediamento. La conferma arrivò la sera del rito di passaggio all'età adulta: mentre il capo clan Krogar era intento a parlare a tutto il clan, il manufatto che portava al collo, il Dente del Vento si mosse ed indicò nella sua direzione. Aedan non ci pensò due volte, nella notte riuscì a rubare il prezioso talismano ed a fuggire lontano, ad imbarcarsi su una nave e ad arrivare al di là del mare, sull'isola dell'Aethelmark. Il gesto del furto sorprese molto il giovane lucertoloide: rubare non era mai stato nelle sue corde, un azione molto disonorevole. Tuttavia qualcosa lo aveva come spinto, come se l'artefatto mistico lo stesse attirando a lui, come se volesse essere preso.

Aedan è un girovago di natura: ha una forte sete di conoscenza ed un'insaziabile curiosità. Ha un forte legame con la natura e si trova più a suo agio sotto le stelle che con un tetto sulla testa. Il suo sogno è quello di girare ogni angolo del continente, scoprire nuove piante, nuovi animali, nuovi percorsi e nuovi sentieri. Aedan è un tipo silenzioso e schivo, non ama particolarmente la compagnia degli estranei trovandosi a suo agio con poche persone fidate attorno. I grandi problemi del mondo, le lotte per il potere, per idealismo, per sconfiggere le ingiustizie lo interessano molto poco; possiede comunque un animo gentile e non riesce ad ignorare una crudeltà quando si manifesta davanti ai suoi occhi.