Torvallone
Torvallone sorge su una risorgiva arcana di ferro fuso, che attrasse fabbri e investimenti dal resto della regione una volta che venne stabilizzata dai maghi rheleniani. Attorno al villaggio vennero fondata una base navale per l'Armata del Mare di Rhelenia e un forte militare che diede il nome al nascente paese. Torvallone non sarebbe però mai diventata la città che è oggi se non fosse stato per la Rovina, i cui effetti si vedono principalmente dalle misure messe in atto dalla leadership torvallese per resisterle. Che Torvallone sia riuscita a sopravvivere alla Rovina avrebbe dell'incredibile anche se non fosse riuscita, contro ogni aspettativa, ad espandersi grazie all'afflusso di rifugiati dalle più antiche, popolose, fragili città della vecchia Rhelenia.
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IL GOVERNO DEL MARCHESE
Con la disgregazione di Rhelenia sotto i colpi della Rovina, il comandante di piazza Rachis Mahad, un dragonborn, prese i pieni poteri per imporre lo stato di assedio e rafforzare le difese della città: fu proibito uscire dalla città, navi del porto vennero smantellate per costruire barricate e bloccare l'accesso al porto. Il cibo fu razionato, i contadini furono chiamati a pesanti corvée per costruire una palizzata che racchiudesse sia la città che i campi circostanti, mentre militari e marinai vennero organizzati per proteggere le operazioni di costruzione. Una volta costruita la palizzata, le vecchie mura e un intero quartiere funsero da cava per la costruzione di nuove mura, all'interno della palizzata. Le operazioni durarono vent'anni, durante i quali i rifugiati rimpiazzarono le perdite subite a causa dei mostri e della fame. Una volta terminate le mura, la situazione si stabilizzò e Rachis Mahad venne proclamato Marchese di Torvallone nel 7510 d.F. in riconoscimento del suo successo e per legittimare il suo potere. Gli ufficiali e comandanti al seguito di Rachis Mahad divennero nobili proprietari terrieri, assumendo oneri e onori del servizio da rendere alla città e al Marchese. Torvallone sopravvisse così alla Rovina: col pugno di ferro dei suoi Marchesi, con il valore dei suoi soldati e con il lavoro dei suoi armaioli. A Rachis succedette, nel 7586, il fratello minore Rodari, il quale cadde nel 7600, nella battaglia del Golfo di Marilith, dando un sapore amaro alla vittoria conseguita con la distruzione dell'ultimo covo demoniaco nella regione. Il governo di Torvallone passò così al figlio Roderik, il quale governa ancora oggi Torvallone.Torvallone celebra ancora la vittoria del Golfo di Marilith, la caduta del Marchese Rodari Mahad, e il valore dei suoi veterani. Ogni anno, il 1° di Nikorian, si celebra il Giorno della Vittoria, le cui celebrazioni sono aperte dal Marchese in persona. Lungo le strade i veterani di quella battaglia sono onorati e celebrati da tutta la popolazione e i loro racconti riempiono le sale delle taverne.La fine della Rovina ha segnato la fine dello stato d'assedio, ma il governo del Marchese tiene un rigido controllo sull'atrofica società torvallese, mantenendo la proibizione di lasciare Torvallone, sia per terra che per mare.
Ogni anno a Torvallone si celebra la nascita e la continuazione della linea dei suoi Marchesi Mahad, tradizione inizialmente imposta dal primo Marchese, Rachis Mahad, col tempo è diventata una celebrazione sentita grazie ai successi di Rachis, al sacrificio di Rodari e alla tradizionale cena pubblica offerta da Roderik. La festa coincide sempre con il genetliaco del Marchese in carica: quello di Roderik corrisponde al 9 Sildrin.A garantire la sicurezza di Torvallone vi è, oltre le possenti mura di pietra, la sua nobiltà, composta dai soldati e dai loro eredi che resero un piccolo porto militare un faro di sicurezza nelle caotiche decadi della Rovina. Ancora oggi la vita di ogni nobile torvallese è segnata da continui addestramenti che iniziano sin dalla tenera età, imparando a andare a cavallo sin dagli 8 anni. Oltre a questo nerbo di facoltosi professionisti della guerra, la popolazione è in grado di combattere all'evenienza: periodicamente, a rotazione, ogni cittadino, che sia un artigiano o un contadino, viene chiamato a addestrarsi nell'uso dell'arco, della lancia, della spada o dello schioppo, in maniera da poter costituire una leva popolare capace di difendere le mura in caso di attacco. Alcune persone di umili origini cercano di migliorare le proprie condizioni sociali perseguendo una vita militare, come mercenari o come scudieri di un nobile torvallese.
TORVALLONE E L'UNIFICAZIONE DI RHELENIA
Il Marchese Roderik Mahad ebbe una lunga conversazione epistolare con Torquin Defiros, il quale fu il primo a riprendere i contatti dopo che una serie di brevi spedizioni navali per rimappare le coste circostanti confermò la sopravvivenza di Torvallone. Ci vollero anni di negoziati diplomatici, durante i quali Defiros ottenne la lealtà dei pochi centri abitati rimasti a Rhelenia dopo la Rovina, ma infine il Marchese proclamò la riunificazione di Torvallone con Rhelenia e ordinò la riapertura del porto, al quale cominciarono ad attraccare le navi commerciali da Rhelia, portando ricchezze con cui acquistare le armi e armature realizzate dai fabbri torvallesi. Il Marchese ottenne un seggio nel Mal Ciambro in riconoscimento dell'importanza di Torvallone, e la garanzia che Rhelia non avrebbe accettato immigrati da Torvallone: questa garanzia è diventata particolarmente importante per Torvallone, specialmente dopo la riannessione di Maveria, visto che non sono pochi i contadini torvallesi che vorrebbero lasciarsi alle spalle le pesanti corvée del Marchese e l'autorità dei capitani della città in favore delle opportunità e le libertà di Rhelia o di Maveria. Con la via del mare sorvegliata dai rhelesi, Torvallone può concentrare sulla via di terra.I QUARTIERI DI TORVALLONE
Torvallone è divisa in quattro quartieri che si sviluppano attorno a due strade principali perpendicolari tra loro, la Prospettiva Mareschi e la Via Valcannuta. All’incrocio di queste vi è la storica la Piazza d’Arme.1. La Rocca
La Rocca è il quartiere meridionale e ospita il Castello del Marchese, eretto sulle fondamenta del vecchio forte che ha dato il nome all'intero quartiere, e le dimore dei nobili cavalieri e capitani che costituiscono il ceto dominante di Torvallone. Lo stile architettonico è spartano e essenziale, ma gli interni delle famiglie più benestanti hanno comunque tutti i comfort che possono permettersi. La Rocca è anche dove si trovano le porte della città, le quali sono sempre strettamente sorvegliate. Punti di interesse:- Il Castello: chiamato semplicemente anche "la Rocca", facendo una metonimia con l'intero quartiere, il Castello dei Mahad domina l'intera città dal centro del quartiere in cui si trova. Pur essendo nel tradizionale stile architettonico militare rheleniano che ha preceduto la Rovina, presenta alcune particolari innovazioni, come la possibilità di deviare il corso della risorgiva di ferro fuso per riempire il fossato circostante.
- La Cattedrale di Verkadia: antistante la Piazza d'Arme, le mura bianche dalle vetrate colorate della Cattedrale segnano chiaramente l'importanza di Verkadia e della sua etica militare per Torvallone.
- La Giostra: l'arena di Torvallone, di forma ovale. Come tradizione torvallese, un giorno a settimana si tiene una competizione cavalleresca, la quale svolge la molteplice funzione di intrattenere la società torvallese, dare una valvola di sfogo all'ambizione e alle rivalità dei cavalieri, e tenere allenato il nerbo delle difese cittadine.
2. Il Granifero
Sorgendo a ovest, sullo stesso luogo dove un tempo era il quartiere demolito per fornire materiali di costruzione per le mura, il Granifero è composto da campi di proprietà dei capitani e dei nobili cavalieri della città, ma sono contadini e braccianti ad abitarlo. Trovandosi all'interno della città, il Granifero offre protezione a braccianti e contadini dalle minacce esterne, ma impone anche un limite all'espansione dei campi. La vita nel Granifero è stabile ma dura, a causa delle richieste dei proprietari terrieri e delle corvée imposte dalla Rocca. In molti sperano che la riannessione di Maveria segni un alleggerimento delle loro condizioni di vita, grazie all'accesso alle risorse agricole di Maveria. Punti di interesse:- Chiesa di Nikosh: una piccola chiesa costruita devotamente dagli abitanti locali. Estremamente semplice in stile e materiali, è comunque decorata da affreschi realizzati nel corso degli ultimi decenni da apprendisti pittori che hanno accettato la commissione come primo passo delle loro carriere.
- L’Errante: una figura misteriosa si aggira per le strade sterrate del Granifero, e nessuno sa chi è. Girano numerose voci sul conto di questa persona, spesso in contraddizione tra loro, ma fuori dal Granifero sono in pochi a interessarsene.
- Cerchi nel Grano: misterioso fenomeno più irritante che effettivamente dannoso per il raccolto. Di recente più contadini raccontano di questi strani figure disegni circolari formati dal piegarsi nottetempo delle spighe sul terreno. Nessuno pare aver mai visto questo fenomeno accadere dal vivo.
3. Il Porto
Riaperto e ripopolato con la riannessione a Rhelenia, il quartiere settentrionale è rapidamente diventato la residenza principale di criminali e disperati che cercano di salire clandestinamente su una nave per andarsene da Torvallone. Nonostante l'attività criminale, il Porto si è comunque affermato come un importante centro della vita economica cittadina grazie all'andirivieni di navi da Rhelia. Punti di interesse:- La Darsena: la restaurazione dell'antico scalo militare ha portato anche al suo allargamento rispetto alle modeste necessità che aveva Torvallone prima della Rovina, essendo oggi il secondo porto di Rhelenia. La Darsena è cinta da dighe e protezioni militari che rendono Torvallone sicura da attacchi pirati e dalla maggior parte dei mostri marini in attività dopo la fine della Rovina.
- Il Faro: antico faro abbandonato, nonostante le sue dimensioni massicce e la notevole elevazione non è mai stato restaurato o distrutto a causa della sua nomea di essere infestato da fantasmi o altre creature maligne. Ogni tentativo di esplorarne l'interno è fallito, solitamente con la scomparsa di chiunque non abbia avuto la prontezza di scapparne il prima possibile.
- La Fossa: un arena semi-legale, che opera senza licenza ma che viene comunque tollerata dalle autorità. Gli incontri al suo interno sono tecnicamente clandestini, ma ciononostante anche un discreto numero di guardie e cavalieri tendono a frequentarla come spettatori o partecipanti, apprezzandone le regole flessibili e la possibilità di scommettere su chiunque, inclusi se stessi. Girano voci poco salubri sul conto della Fossa: per alcuni esiste un'altra arena nascosta dove avvengono scontri mortali; per altri la sopravvivenza dei giri di scommesse è tollerata grazie al versamento di mazzette a favore della guardia cittadina.
4. La Fontana di Fuoco
È il quartiere orientale di Torvallone, ed è la sede di tutte le attività metallurgiche e della potente gilda degli armaioli, oltre che della magica sorgente di ferro fuso da cui prende il nome l'intero quartiere. Gli abitanti della Fontana sono fieri del quartiere e delle sue tradizioni, e godono del rispetto delle autorità cittadine al punto da avere una propria milizia di quartiere, composta da fabbri e artigiani, incaricata di mantenere l'ordine così come di vegliare sull'applicazioni delle regolamentazioni della Gilda. Punti di interesse:- La Fontana di Fuoco: costituisce il centro delle attività degli armaioli torvallesi, una fonte continua di materia prima pronta all'uso da parte delle mani esperte dei fabbri locali. Il ferro ricavato da questa fonte pare essere dotato di un potere magico latente, ma purtroppo non è mai stato trovato un modo per canalizzarlo in maniera consistente. La risorgiva principale è decorata da una fontana basaltica, realizzata magicamente prima della Rovina da fedeli di Zunos, e getta metallo fuso dalle sue 13 bocche: la principale ha la forma di un'anfora retta da un titano dalla forma vagamente umanoide, mentre le altre 12, poste attorno alla principale, hanno forme di draghi, tassi, delfini, salamandre, leoni e nani.
- Tempio di Zunos: centro religioso del quartiere, il Tempio di Zunos è stato realizzato attorno a una risorgiva secondaria della Fontana di Fuoco: la risorgiva è posta di fronte all'altare, e due rivoli dividono il tempio in tre navate. Il Tempio è decorato da splendide decorazioni in metalli preziosi e svolge anche la funzione di simbolo identitario della gente del quartiere. La gerarchia locale della Chiesa di Zunos entra periodicamente in contrasto con l'autorità del Marchese a causa della realizzazione di alcuni rituali necromantici.
- Gilda degli Armaioli: un maestoso palazzo, decorato in ori e vetrate, con guglie svettanti e tetti decorati da laminature dorate, costituisce la sede della Gilda degli Armaioli.Quest'importante forza politica, economica e sociale, rappresenta le famiglie di talentuosi professionisti che operano in città da generazioni e ha guidato i negoziati con le autorità cittadine per garantire ai suoi artigiani le giuste paghe per la loro esperta manovalanza, e al quartiere l'autonomia di cui gode.
Gonfalone di Torvallone
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