Rhelia
Una carovana di mercanti, che affronta i pericoli delle strade per cercare di portare i propri beni di città in città; un avventuriero solitario, in cerca di fortuna, di mostri da affrontare e taglie da riscattare; una nave di esploratori, che sfidano le acque del mare. Per tutti questi viandanti, alzare lo sguardo significa trovarsi davanti ad un porto affollato, in cui si vedono decine di galene in costruzione ma soprattutto mercanti, guardie, avventurieri e gente comune, che corre da una strada all’altra persa nelle proprie faccende, in una cacofonia di rumori forse non familiare a chi non è abituato alla città.
Alzando ulteriormente lo sguardo, è inevitabile restare senza fiato, davanti ad una maestosa città dalla forma piramidale e dai colori chiari che si erge verso il cielo, i palazzi che diventano sempre più eleganti e maestosi man mano che lo sguardo si alza verso il quartiere nobiliare, caratterizzato da affascinanti edifici in marmo.
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Rhelia, capitale di Rhelenia e residenza dello stesso Torquin Defiros, è una vista affascinante per qualsiasi viaggiatore, dalle baracche affollate della zona popolare ai maestosi edifici nobiliari il cui marmo bianco brilla al sole, e caratterizzata da un’infinita distesa d’acqua, chiara quanto pericolosa, alle sue spalle.
È facile distinguere le case più povere, ammassate le une sulle altre, e i quartieri più alti che diventano man mano più ricchi, fino ad arrivare a vedere la magnificenza del tempio di Adomal, il Palazzo di Vetro scintillante sotto il sole, il complesso universitario, e infine le dimore delle famiglie più importanti, come i Malvieri e i Manforti, ma soprattutto, alla sede del Bel Konsilio e all’imponente dimora di Torquin Defiros.
Rhelia è un luogo vivo ed affollato, in cui è facile vedere migliaia di emberek di differente estrazione sociale, fuori e dentro le mura, e sentire un costante chiacchiericcio. Una delle peculiarità della città è il mare: per quanto le sue acque, dopo la Rovina, rappresentino più una minaccia di morte che una via per rotte commerciali, è indubbiamente affascinante vedere come Rhelia vi è rimasta legata, nonostante proprio esso sia stato la causa della distruzione dell’imponente porto che la caratterizzava centovent’anni fa.
Nel primo e più violento periodo della Rovina, gli abitanti di Rhelia hanno visto il mare sollevarsi in tsunami impetuosi, dalla forza distruttrice, che hanno buttato giù tutta la zona del porto, che precedentemente la metteva in collegamento con le Città Compagne.
Tutto quello che è rimasto dell’antica zona portuale sono edifici in rovina, case spezzate a metà e strade sommerse di detriti e circondate sempre da una fitta nebbia per le quali nessuno osa aggirarsi, e una palizzata presidiata dalle guardie che separa dal resto della città quello che ora è conosciuto come Quartiere dei Fantasmi, abbandonato e notoriamente maledetto.
Solo di recente, nella zona orientale, ben lontano da quello che ora è solo un luogo infestato, è nato grazie all’intervento del Sinjoro il Nuovo Porto per comunicare con Torvallone: sebbene sia già stata costruita una cinta muraria per difendere il porto e tenere alla larga la malavita, i lavori sono ancora in corso per espandere la zona protetta della città, ed è lì che si ammassa la maggior parte della popolazione più povera, nella speranza di guadagnare un minimo di sicurezza e benessere, e di ritrovarsi, in futuro, a far parte di quei fortunati che si ritroveranno all’interno della nuova zona murata, ben presidiata dalle guardie.
STORIA DI RHELIA E DEFIROS
Rhelia è l’unica città ad essere governata direttamente da Defiros, che ha preso il potere nel 7565 d.F. grazie ad un colpo di stato contro l’allora Suno Ribertuo III Malvieri, durante il quale il Sinjoro ha potuto contare sull’aiuto del Bel Konsilo e dei rifugiati, i quali dipendono dalle sue generose distribuzioni di cibo.
Per alcuni anni, il Sinjoro si è concentrato sul consolidare il suo potere sulla capitale, assicurandosi di mantenere il supporto della parte più povera della popolazione e a guadagnarsi la benevolenza delle casate nobiliari, o almeno della maggior parte di esse: se la gilda dei mercanti gli ha promesso fedeltà, famiglie di importanza storica quali i Manforti e i Malvieri sono rimaste avverse al nuovo governo di Rhelenia.
Oltre a consolidare il proprio potere, Defiros ha ritenuto opportuno assicurare la sicurezza della città: se la milizia cittadina e le guardie potevano proteggere Rhelia da terra, una minaccia che continuava ad incombere era quella della pirateria. In particolare, la città è sempre stata oggetto delle mire della Livra Frermàs Vitalianse, un antico gruppo corsaro, e ancora precedentemente una compagnia navale di trasporto, ormai una flotta pirata legata al culto di Xaranth’ur.
Per questo, Defiros si è dedicato all'allestimento di una flotta militare per rispondere alla minaccia pirata, oltre che alla riunificazione dei territori già appartenenti alla Repubblica di Rhelenia.
DESCRIZIONE POLITICA
Il Sinjoro ha autorità militare e giuridica. Provvede al rispetto delle leggi, al funzionamento delle corti di giustizia, al mantenimento della sicurezza nel territorio di Rhelenia, specialmente la sua capitale Rhelia, alla diplomazia, all'amministrazione burocratica e al prelievo delle imposte e dei tributi.
Fin dal colpo di stato che l’ha portato al potere, Torquin Defiros si è appoggiato su differenti categorie di persone: se da un lato si è assicurato il supporto dei piccoli mercanti e degli artigiani, dall’altro le sue distribuzioni di razioni di cibo ai più poveri hanno aumentato il numero dei suoi sostenitori e garantito la lealtà dei poveri di Rhelia verso di lui. Defiros dispone di una forte milizia personale, il cui nerbo è composto da guerrieri giurati alla sua famiglia e mercenari da lui assoldati; la massa critica è invece composta dagli armati reclutati tra i lealisti provenienti dalle fasce più povere della popolazione di Rhelia, e che garantiscono la sicurezza dei quartieri più difficili e delle attività economiche legate a Defiros.
Oltre ad essere governata direttamente da Defiros, Rhelia è gestita dal Bel Konsilo: questo è un organo collegiale dove siedono i capifamiglia tribali e i cittadini e prelati più illustri, su invito del Sinjoro, il quale utilizza questo potere per riempirlo di suoi sostenitori. Il Bel Konsilo ha l'ultima voce in capitolo su ogni variazione di spesa pubblica e sull'imposizione di tasse e imposte. Le famiglie rappresentate discendono dalle 120 famiglie che fondarono Rhelenia, ma col passare dei secoli alcune si sono estinte, mentre altre sono semplicemente decadute e vivono oggi in maniera alquanto modesta, nonostante il loro lignaggio. Alcune hanno addirittura venduto il loro diritto di rappresentanza a famiglie più giovani e facoltose.
Rhelia è una grande città e come tale conta diverse istituzioni a livello locale, come i Comites me Qartiyya, i quali amministrano distretti e quartieri ai quali corrispondono. Un’altra istituzione è la Ronda cittadina, composta da volontari (salvo un piccolo contributo più a titolo di rimborso che di salario) provenienti dai ceti medi, artigiani, mercanti e piccoli proprietari di immobili, che si organizzano a rotazione per garantire la sicurezza e il rispetto delle leggi nelle strade di Rhelia. Solo gli alti comandanti della Ronda servono costantemente e per un salario assegnato dal Sindaco, ma anche loro, come gli ufficiali di truppa e i semplici miliziani, sono animati soprattutto da un profondo senso civico, anche se non è inusuale che si verifichino casi di corruzione.
Come capitale, Rhelia è la sede anche del Mal Ciambro. Un tempo il principale organo di governo, nominava il Suno e governava con esso. Oggi marginalizzato dal Sinjoro, ha tuttavia ancora influenza, per via dell’importanza dei suoi membri, nelle decisioni maggiori di Rhelenia per quanto riguarda nomine, decisioni di spesa e diplomatiche.
La guida politica della città di Rhelia in quanto tale è la sua Sindaca, l’elfa Ilyrana Helekas, una dei pochi alleati di Defiros nel Mal Ciambro, figura molto dibattuta tra le famiglie nobili anche a causa dei suoi legami con un circolo druidico ostile al governo.
Tra le istituzioni più importanti spicca anche l’Università di Rhelia, gestita dal rettore Damian Ostromi, simpatizzante della Vecchia Repubblica. Attraverso un’assemblea formata dai più illustri insegnanti, oltre a gestire l’insegnamento e la ricerca, amministra anche il museo e l’osservatorio.
La Chiesa di Adomal è la più importante di Rhelia. Nonostante possa apprezzare il ritorno all’ordine segnato dall’ascesa di Defiros, ancora si rifiuta di supportarlo a causa del metodo illegale con il quale ha ottenuto il potere. Nonostante ciò, il Tempio di Adomal assolve comunque alle sue funzioni di tutela e custodia del patrimonio archivistico e legale di Rhelenia e di Rhelia, oltre a svolgere le sue funzioni di banca religiosa e, in virtù delle sue risorse, mantenere il Pantheon a beneficio di ogni culto dei Tredici.
Ad avere grande influenza sulla città è anche la gilda dei mercanti, che ha supportato la scalata al potere di Defiros pur senza tagliare del tutto i ponti con il Mal Ciambro. La capogilda, Velle Aradoris, si occupa della tutela e promozione degli interessi dei suoi iscritti e della ricerca di nuove prospettive e sbocchi per la sua categoria.
La parte più povera della città è lasciata a sé stessa, a riprova di come a Rhelia si riesca a vivere davvero bene solamente se si vive nei distretti giusti: l’unica organizzazione che si occupi della sicurezza del quartiere dei viaggiatori e della zona popolare sono i miliziani di Defiros. Tuttavia, gira voce che proprio i ladri siano i veri protettori di questa zona della città, e che siano organizzati in una Gilda – nota come la Corte dei Miracoli - che ha sede in abitazioni abbandonate, se non addirittura sottoterra.
I QUARTIERI DI RHELIA
Rhelia ospita più persone di quante sia stata mai pensata per contenere: emberek di ogni razza si ritrovano nella capitale di Rhelenia per sicurezza, affari, confronti intellettuali o semplicemente serate di divertimento nelle locande, o per affrontare le rotte del mare, e tutti lottano per guadagnarsi un piccolo posto per vivere, in una miriade di baracche sovrapposte l’una all’altra che caratterizza la parte più bassa della città.
Chiunque arrivi a Rhelia non può che notare la sua natura multietnica e comprendere, dopo una prima occhiata superficiale, come nasconda svariate problematiche sotto la facciata ricca e ben tenuta di una città risorta dalle ceneri della Rovina.
Tutta la città è attraversata dal mercato: dove non sono state costruite case nella speranza di accogliere la popolazione che si è rifugiata a Rhelia durante gli anni, sono sorte bancarelle e negozi più o meno ricchi a seconda della zona in cui sono stati costruiti, in cui mercanti ed artigiani cercano di vendere i propri beni, consapevoli di dover lottare gli uni contro gli altri in una rete di scambi, sconti e offerte, nella speranza di intascare qualcosa che gli permetta di vivere meglio.
- Quartiere del drago
- Quartiere dell'università
- Quartiere dei viaggiatori e Nuovo Porto
- Quartiere dei fantasmi
- Esterno delle mura cittadine
1. Quartiere del drago:
Larghi viali alberati, pavimentazione elegante e pulita, questa zona è quella che viene presentata come la faccia della città. Passando per le sue strade, è facile vedere palazzi in marmo bianco eleganti e ben tenuti, decorati da alberi e giardini pensili. Questo quartiere è sede delle forme di governo della Signoria e della città oltre che della dimora di Torquin Defiros stesso. Qui, sulla costa più alta, vivono i cittadini più benestanti, i nobili e le personalità di maggiore influenza. Il nome è dato dalla presenza della Terrazza del Drago, localizzata nella parte costiera del quartiere, da cui è possibile osservare il Custode Scarlatto: precedentemente alla Rovina, rappresentava solo una meta turistica, ma è diventato negli ultimi cento anni simbolo di conforto e protezione per i rheliani.
Questo luogo ospita cittadini più benestanti e funzionari della Signoria: famiglie nobili e mercantili, funzionari della giustizia, e in generale chiunque possa permettersi di vivere sulla parte più alta e ben difesa della costa.
Punti di interesse:
2. Quartiere dell'università:
L’Università di Rhelia è antica, e costituita da un complesso di edifici così esteso da rappresentare un quartiere a sé, è il cuore del sapere e della cultura ed è estremamente rinomata per le bande di goliardici che seminano il caos nelle strade e nei locali. Le residenze dei professori sono all’interno dell’università stessa, dove tra i palazzi spicca la dimora del Rettore Damian Ostromi, elegante edificio sopravvissuto alla Rovina.
Punti di interesse:
3. Quartiere dei viaggiatori e Nuovo Porto:
Inizialmente a ridosso delle mura della costa est, è stato ampliato ed è cresciuto di importanza con la creazione del Nuovo Porto, fortemente desiderata da Defiros. Questo luogo rappresenta il cuore degli scambi commerciali e la prima zona che accoglie un viandante in arrivo a Rhelia, a meno che non disponga di una quantità di denaro sufficiente da usufruire della funivia. È subito stata costruita una cinta muraria per difendere il porto e tenere alla larga la malavita, ma i lavori sono ancora in corso per ampliare la zona protetta della città. È qui che si ammassa la maggior parte della popolazione più povera, nella speranza di guadagnare un minimo di sicurezza e benessere, usufruendo dei nuovi lavori e della sicurezza garantita dalle guardie che li presidiano. È un quartiere affollato e caotico, nel quale si possono vedere viaggiatori, mercanti, artigiani e carpentieri intenti a costruire nuove galene che prenderanno la via del mare.
Qui sorgono alcune locande economiche per avventurieri in cerca di fortuna che non dispongono di grandi somme di denaro o favori, insieme ad abitazioni poco agiate ma un po’ più sicure di quelle fuori dalle mura, perché protette dai pericoli del mondo esterno.
Questo quartiere è anche sede della milizia cittadina messa su dalla parte più povera della popolazione, che ha allestito una struttura in cui allenare le nuove reclute e organizzare le ronde e i turni di guardia.
Tuttavia, nonostante Defiros abbia portato ordine e sicurezza a Rhelia e questa zona sia presidiata, si dice che i veri protettori dei vicoli che portano fuori dalle mura siano i membri della Corte dei Miracoli, e addirittura che essi abbiano delle basi in questa zona…
Punti di interesse:
4. Quartiere dei fantasmi:
Fatiscente ricordo del vecchio quartiere portuale nel lato sud-ovest della città, sprofondato sotto l’impatto dei primi tsunami della Rovina. Quello che un tempo era un quartiere vivo e affollato quasi quanto l’attuale Nuovo Porto è ora solo uno dei tanti scheletri che la Rovina si è lasciata alle spalle. Le strade sono abbandonate, invase dall’acqua e dai resti dei palazzi abbattuti dalla forza del mare, e, secondo le voci, costantemente offuscate da una nebbia innaturale.
Gran parte delle strutture che caratterizzavano la zona è ormai sprofondata in mare, mentre alcune sono rimaste in piedi e sono lasciate a marcire, fatiscenti monumenti del passato danneggiati e dimenticati.
Più di una volta si è pensato di usare questi palazzi abbandonati per ospitare l’altissimo numero di rifugiati di Rhelia, ma ogni volta i tentativi di ripopolamento del quartiere fallivano: le persone mandate lì sparivano nel nulla o scappavano riferendo di fantasmi, creature degli incubi e orrori indicibili. Quando la città ha cercato di occuparsi del problema, si è scoperto che la strana infestazione di non-morti, a cui non si riesce a dare una causa precisa né una soluzione, si ferma a questo distretto senza superarne i confini: è stato quindi vietato l’accesso e non sono stati fatti ulteriori tentativi di recuperarlo, lasciandolo in rovina, con una palizzata presidiata a separarlo dal resto della città.
Girano voci di uno spiritista, il tortle Placonis Tuma, che andrebbe costantemente nel quartiere per aumentare il suo legame con il mondo degli spiriti, e sembrerebbe uscirne incolume.
Punti di interesse:
5. Esterno delle mura cittadine:
Questo non è un vero quartiere della città, ma una sua estensione: comprende i campi appena fuori Rhelia, che si espandono da una costa all’altra, tanto indispensabili per sfamare la città, quanto insufficienti. È il posto più pericoloso in cui vivere, perché niente protegge i cittadini e i disperati dagli attacchi dei mostri o dalla furia degli elementi. Generalmente vive qui chi non ha altra scelta, ovvero la maggior parte della popolazione di Rhelia, composta principalmente dai rifugiati che sono accorsi verso la città durante la Rovina. Negli ultimi anni sono stati avviati dei cantieri che stanno cercando di espandere le mura della città per proteggere i campi coltivati.
Negli ultimi tre anni, questa zona ha iniziato ad essere funestata da brutali omicidi: è sempre più frequente il ritrovamento di cadaveri con arti o organi mancanti. Non è ancora noto il colpevole – che è stato soprannominato dalle persone “il Macellaio di Rhelia” –, sebbene alcuni sospettino che abbia collegamenti con i quartieri alti, visto il disinteresse delle guardie, e altri sospettino che le cause siano sovrannaturali.
Punti di interesse:
Le Frumentazioni Periodicamente i servitori di Defiros distribuiscono grano e frumenti alla popolazione bisognosa, la quale ricambia questa sussistenza con un supporto quasi fanatico per Defiros. Defiros non è stato né il primo né l’unico a provvedere a queste distribuzioni ma è certamente colui che vi ha speso, e continua a spendervi, più risorse di chiunque, generando le Frumentazioni come evento di massa, anziché come semplice evento occasionale legato alle antiche dinamiche clientelari.
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