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Rhelia


Una carovana di mercanti, che affronta i pericoli delle strade per cercare di portare i propri beni di città in città; un avventuriero solitario, in cerca di fortuna, di mostri da affrontare e taglie da riscattare; una nave di esploratori, che sfidano le acque del mare. Per tutti questi viandanti, alzare lo sguardo significa trovarsi davanti ad un porto affollato, in cui si vedono decine di galene in costruzione ma soprattutto mercanti, guardie, avventurieri e gente comune, che corre da una strada all’altra persa nelle proprie faccende, in una cacofonia di rumori forse non familiare a chi non è abituato alla città.
Alzando ulteriormente lo sguardo, è inevitabile restare senza fiato, davanti ad una maestosa città dalla forma piramidale e dai colori chiari che si erge verso il cielo, i palazzi che diventano sempre più eleganti e maestosi man mano che lo sguardo si alza verso il quartiere nobiliare, caratterizzato da affascinanti edifici in marmo.


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Rhelia, capitale di Rhelenia e residenza dello stesso Torquin Defiros, è una vista affascinante per qualsiasi viaggiatore, dalle baracche affollate della zona popolare ai maestosi edifici nobiliari il cui marmo bianco brilla al sole, e caratterizzata da un’infinita distesa d’acqua, chiara quanto pericolosa, alle sue spalle.
È facile distinguere le case più povere, ammassate le une sulle altre, e i quartieri più alti che diventano man mano più ricchi, fino ad arrivare a vedere la magnificenza del tempio di Adomal, il Palazzo di Vetro scintillante sotto il sole, il complesso universitario, e infine le dimore delle famiglie più importanti, come i Malvieri e i Manforti, ma soprattutto, alla sede del Bel Konsilio e all’imponente dimora di Torquin Defiros.
Rhelia è un luogo vivo ed affollato, in cui è facile vedere migliaia di emberek di differente estrazione sociale, fuori e dentro le mura, e sentire un costante chiacchiericcio. Una delle peculiarità della città è il mare: per quanto le sue acque, dopo la Rovina, rappresentino più una minaccia di morte che una via per rotte commerciali, è indubbiamente affascinante vedere come Rhelia vi è rimasta legata, nonostante proprio esso sia stato la causa della distruzione dell’imponente porto che la caratterizzava centovent’anni fa.
Nel primo e più violento periodo della Rovina, gli abitanti di Rhelia hanno visto il mare sollevarsi in tsunami impetuosi, dalla forza distruttrice, che hanno buttato giù tutta la zona del porto, che precedentemente la metteva in collegamento con le Città Compagne.
Tutto quello che è rimasto dell’antica zona portuale sono edifici in rovina, case spezzate a metà e strade sommerse di detriti e circondate sempre da una fitta nebbia per le quali nessuno osa aggirarsi, e una palizzata presidiata dalle guardie che separa dal resto della città quello che ora è conosciuto come Quartiere dei Fantasmi, abbandonato e notoriamente maledetto.
Solo di recente, nella zona orientale, ben lontano da quello che ora è solo un luogo infestato, è nato grazie all’intervento del Sinjoro il Nuovo Porto per comunicare con Torvallone: sebbene sia già stata costruita una cinta muraria per difendere il porto e tenere alla larga la malavita, i lavori sono ancora in corso per espandere la zona protetta della città, ed è lì che si ammassa la maggior parte della popolazione più povera, nella speranza di guadagnare un minimo di sicurezza e benessere, e di ritrovarsi, in futuro, a far parte di quei fortunati che si ritroveranno all’interno della nuova zona murata, ben presidiata dalle guardie.

STORIA DI RHELIA E DEFIROS


Rhelia è l’unica città ad essere governata direttamente da Defiros, che ha preso il potere nel 7565 d.F. grazie ad un colpo di stato contro l’allora Suno Ribertuo III Malvieri, durante il quale il Sinjoro ha potuto contare sull’aiuto del Bel Konsilo e dei rifugiati, i quali dipendono dalle sue generose distribuzioni di cibo.
Per alcuni anni, il Sinjoro si è concentrato sul consolidare il suo potere sulla capitale, assicurandosi di mantenere il supporto della parte più povera della popolazione e a guadagnarsi la benevolenza delle casate nobiliari, o almeno della maggior parte di esse: se la gilda dei mercanti gli ha promesso fedeltà, famiglie di importanza storica quali i Manforti e i Malvieri sono rimaste avverse al nuovo governo di Rhelenia.
Oltre a consolidare il proprio potere, Defiros ha ritenuto opportuno assicurare la sicurezza della città: se la milizia cittadina e le guardie potevano proteggere Rhelia da terra, una minaccia che continuava ad incombere era quella della pirateria. In particolare, la città è sempre stata oggetto delle mire della Livra Frermàs Vitalianse, un antico gruppo corsaro, e ancora precedentemente una compagnia navale di trasporto, ormai una flotta pirata legata al culto di Xaranth’ur.
Per questo, Defiros si è dedicato all'allestimento di una flotta militare per rispondere alla minaccia pirata, oltre che alla riunificazione dei territori già appartenenti alla Repubblica di Rhelenia.

DESCRIZIONE POLITICA


Il Sinjoro ha autorità militare e giuridica. Provvede al rispetto delle leggi, al funzionamento delle corti di giustizia, al mantenimento della sicurezza nel territorio di Rhelenia, specialmente la sua capitale Rhelia, alla diplomazia, all'amministrazione burocratica e al prelievo delle imposte e dei tributi.
Fin dal colpo di stato che l’ha portato al potere, Torquin Defiros si è appoggiato su differenti categorie di persone: se da un lato si è assicurato il supporto dei piccoli mercanti e degli artigiani, dall’altro le sue distribuzioni di razioni di cibo ai più poveri hanno aumentato il numero dei suoi sostenitori e garantito la lealtà dei poveri di Rhelia verso di lui. Defiros dispone di una forte milizia personale, il cui nerbo è composto da guerrieri giurati alla sua famiglia e mercenari da lui assoldati; la massa critica è invece composta dagli armati reclutati tra i lealisti provenienti dalle fasce più povere della popolazione di Rhelia, e che garantiscono la sicurezza dei quartieri più difficili e delle attività economiche legate a Defiros.
Oltre ad essere governata direttamente da Defiros, Rhelia è gestita dal Bel Konsilo: questo è un organo collegiale dove siedono i capifamiglia tribali e i cittadini e prelati più illustri, su invito del Sinjoro, il quale utilizza questo potere per riempirlo di suoi sostenitori. Il Bel Konsilo ha l'ultima voce in capitolo su ogni variazione di spesa pubblica e sull'imposizione di tasse e imposte. Le famiglie rappresentate discendono dalle 120 famiglie che fondarono Rhelenia, ma col passare dei secoli alcune si sono estinte, mentre altre sono semplicemente decadute e vivono oggi in maniera alquanto modesta, nonostante il loro lignaggio. Alcune hanno addirittura venduto il loro diritto di rappresentanza a famiglie più giovani e facoltose.
Rhelia è una grande città e come tale conta diverse istituzioni a livello locale, come i Comites me Qartiyya, i quali amministrano distretti e quartieri ai quali corrispondono. Un’altra istituzione è la Ronda cittadina, composta da volontari (salvo un piccolo contributo più a titolo di rimborso che di salario) provenienti dai ceti medi, artigiani, mercanti e piccoli proprietari di immobili, che si organizzano a rotazione per garantire la sicurezza e il rispetto delle leggi nelle strade di Rhelia. Solo gli alti comandanti della Ronda servono costantemente e per un salario assegnato dal Sindaco, ma anche loro, come gli ufficiali di truppa e i semplici miliziani, sono animati soprattutto da un profondo senso civico, anche se non è inusuale che si verifichino casi di corruzione.
Come capitale, Rhelia è la sede anche del Mal Ciambro. Un tempo il principale organo di governo, nominava il Suno e governava con esso. Oggi marginalizzato dal Sinjoro, ha tuttavia ancora influenza, per via dell’importanza dei suoi membri, nelle decisioni maggiori di Rhelenia per quanto riguarda nomine, decisioni di spesa e diplomatiche.
La guida politica della città di Rhelia in quanto tale è la sua Sindaca, l’elfa Ilyrana Helekas, una dei pochi alleati di Defiros nel Mal Ciambro, figura molto dibattuta tra le famiglie nobili anche a causa dei suoi legami con un circolo druidico ostile al governo.
Tra le istituzioni più importanti spicca anche l’Università di Rhelia, gestita dal rettore Damian Ostromi, simpatizzante della Vecchia Repubblica. Attraverso un’assemblea formata dai più illustri insegnanti, oltre a gestire l’insegnamento e la ricerca, amministra anche il museo e l’osservatorio.
La Chiesa di Adomal è la più importante di Rhelia. Nonostante possa apprezzare il ritorno all’ordine segnato dall’ascesa di Defiros, ancora si rifiuta di supportarlo a causa del metodo illegale con il quale ha ottenuto il potere. Nonostante ciò, il Tempio di Adomal assolve comunque alle sue funzioni di tutela e custodia del patrimonio archivistico e legale di Rhelenia e di Rhelia, oltre a svolgere le sue funzioni di banca religiosa e, in virtù delle sue risorse, mantenere il Pantheon a beneficio di ogni culto dei Tredici.
Ad avere grande influenza sulla città è anche la gilda dei mercanti, che ha supportato la scalata al potere di Defiros pur senza tagliare del tutto i ponti con il Mal Ciambro. La capogilda, Velle Aradoris, si occupa della tutela e promozione degli interessi dei suoi iscritti e della ricerca di nuove prospettive e sbocchi per la sua categoria.
La parte più povera della città è lasciata a sé stessa, a riprova di come a Rhelia si riesca a vivere davvero bene solamente se si vive nei distretti giusti: l’unica organizzazione che si occupi della sicurezza del quartiere dei viaggiatori e della zona popolare sono i miliziani di Defiros. Tuttavia, gira voce che proprio i ladri siano i veri protettori di questa zona della città, e che siano organizzati in una Gilda – nota come la Corte dei Miracoli - che ha sede in abitazioni abbandonate, se non addirittura sottoterra.

I QUARTIERI DI RHELIA


Rhelia ospita più persone di quante sia stata mai pensata per contenere: emberek di ogni razza si ritrovano nella capitale di Rhelenia per sicurezza, affari, confronti intellettuali o semplicemente serate di divertimento nelle locande, o per affrontare le rotte del mare, e tutti lottano per guadagnarsi un piccolo posto per vivere, in una miriade di baracche sovrapposte l’una all’altra che caratterizza la parte più bassa della città.
Chiunque arrivi a Rhelia non può che notare la sua natura multietnica e comprendere, dopo una prima occhiata superficiale, come nasconda svariate problematiche sotto la facciata ricca e ben tenuta di una città risorta dalle ceneri della Rovina.
Tutta la città è attraversata dal mercato: dove non sono state costruite case nella speranza di accogliere la popolazione che si è rifugiata a Rhelia durante gli anni, sono sorte bancarelle e negozi più o meno ricchi a seconda della zona in cui sono stati costruiti, in cui mercanti ed artigiani cercano di vendere i propri beni, consapevoli di dover lottare gli uni contro gli altri in una rete di scambi, sconti e offerte, nella speranza di intascare qualcosa che gli permetta di vivere meglio.

  1. Quartiere del drago
  2. Quartiere dell'università
  3. Quartiere dei viaggiatori e Nuovo Porto
  4. Quartiere dei fantasmi
  5. Esterno delle mura cittadine

 

1. Quartiere del drago:


Larghi viali alberati, pavimentazione elegante e pulita, questa zona è quella che viene presentata come la faccia della città. Passando per le sue strade, è facile vedere palazzi in marmo bianco eleganti e ben tenuti, decorati da alberi e giardini pensili. Questo quartiere è sede delle forme di governo della Signoria e della città oltre che della dimora di Torquin Defiros stesso. Qui, sulla costa più alta, vivono i cittadini più benestanti, i nobili e le personalità di maggiore influenza. Il nome è dato dalla presenza della Terrazza del Drago, localizzata nella parte costiera del quartiere, da cui è possibile osservare il Custode Scarlatto: precedentemente alla Rovina, rappresentava solo una meta turistica, ma è diventato negli ultimi cento anni simbolo di conforto e protezione per i rheliani.
Questo luogo ospita cittadini più benestanti e funzionari della Signoria: famiglie nobili e mercantili, funzionari della giustizia, e in generale chiunque possa permettersi di vivere sulla parte più alta e ben difesa della costa.

Punti di interesse:
  • Dimora di Defiros: elegante abitazione prediletta dal Sinjoro di Rhelenia, alla fine del viale alberato più lussureggiante, è ben difesa e costantemente protetta dalle guardie personali di Defiros.
  • Sede del Bel Konsilo: palazzo in cui si tengono tutte le riunioni dell’organo politico più importante di Rhelenia e in cui avvengono le elezioni dei membri del Mal Ciambro.
  • Giardini pensili: Costruiti sui tetti dei palazzi nobiliari, sono lussureggianti giardini che ospitano alcune delle piante più rare di Rhelenia, e donano al quartiere colori e suoni, oltre che un mistero. Si dice infatti che, se si arriverà ad essi nel momento giusto con una domanda, essi risponderanno. Innumerevoli persone hanno cercato di infiltrarsi nei palazzi per raggiungerli e chiedere consiglio.
  • Terrazza del Drago: passerella sulla parte costiera con spiazzi da cui si vede l’isola vulcanica in cui dimora il Custode Scarlatto, un drago rosso antico che si è stabilito sull'isola vulcanica qualche secolo prima della Rovina. Inizialmente, secondo le leggende, ha evitato il contatto con gli emberek il più possibile, senza mai attaccarli se non per difendersi, ma spaventandoli o mandandoli via quando si avvicinavano troppo. Quando è iniziata la Rovina, è inizialmente scomparso, ma all’arrivo del Kraken è tornato per impedirgli di distruggere la città. Nello stesso periodo si dice che abbia ucciso anche un drago di bronzo impazzito che stava portando ulteriore distruzione. Dopo la Rovina non lo si è visto per un po’, finché qualche anno fa è stato avvistato di nuovo. È considerato dai rheliani il protettore della città, e si dice che abbia benedetto il quartiere. Avvistarlo uscire a caccia è ritenuto segno di buona fortuna, e spesso si celebrano qui matrimoni o accordi commerciali particolarmente importanti, credendo che il drago ne benedirà l’unione.
  • Tempio di Adomal: Elegante tempio in marmo nero e bianco, sede della chiesa di Adomal, importante organo della città.
  • Pantheon: Anticamente una villa nobiliare, con la Rovina i rheliani hanno invocato la benevolenza e il perdono degli dèi, dedicando ad essi una delle costruzioni più ricche della città e creando un elegante monumento a tutte le divinità che comprende un altare dedicato ad ognuna.
  • Tempio delle divinità draconidi: affiancato alla Terrazza del Drago sorge un tempio in ardesia dedicato ai tre draghi, Serthalyx, Rhaelinthor e Korthelios. Il loro culto è generalmente poco diffuso, se non tra i draconidi stessi, ed è raro per i seguaci trovare templi dove onorare la propria fede, ma la presenza del Custode Scarlatto li rende molto più influenti a Rhelia che a Maveria o Torvallone, e ha portato alla costruzione di un importante tempio le cui ampie vetrate affacciano sull’isola dimora del Custode Scarlatto.


  • 2. Quartiere dell'università:


    L’Università di Rhelia è antica, e costituita da un complesso di edifici così esteso da rappresentare un quartiere a sé, è il cuore del sapere e della cultura ed è estremamente rinomata per le bande di goliardici che seminano il caos nelle strade e nei locali. Le residenze dei professori sono all’interno dell’università stessa, dove tra i palazzi spicca la dimora del Rettore Damian Ostromi, elegante edificio sopravvissuto alla Rovina.

    Punti di interesse:
  • Biblioteca: anticamente parte del Palazzo di Vetro, è collassata durante la Rovina, causando la perdita di innumerevoli testi storici. Durante la ricostruzione della città, i seguaci di Sildrimal hanno messo a disposizione un edificio che precedentemente fungeva per loro da residenza. Sebbene non tutti fossero d’accordo con la decisione, è stato spogliato della funzione religiosa, se non per una cappella dedicata al dio. Custodisce la maggior parte delle conoscenze arcane e storiche rimaste dalla Rovina ed è gestita da un consiglio, formato dai professori più illustri dell'Università, nominati dal Rettore, che si occupano anche del Palazzo di Vetro.
  • Osservatorio: posto nella parte più esterna del quartiere dell’università, è un antico ed elegante telescopio usato fin da prima della Rovina dai seguaci di Telliana, e adesso considerato uno dei punti di maggiore interesse scientifico e storico della zona.
  • Palazzo di Vetro: imponente costruzione in ferro e vetro, costruito prima della Rovina e protetto da una magia arcana ormai svanita che ne ha impedito la completa distruzione. Un tempo comprendente la biblioteca di Rhelia, ha visto l’ala ovest venire annientata dallo tsunami che ha distrutto il vecchio porto, e ora è di dimensioni considerevolmente ridotte, ma non per questo meno affascinante. È ancora sede del museo ed è, come la biblioteca, gestito dal Consiglio, che ha la sua sede in un’ala del Palazzo e si occupa della manutenzione e dell’esposizione dei reperti. Il museo è particolarmente ricco nella sua sezione dedicata alle scienze naturali, che dispone di una folta collezione di animali e creature magiche impagliati, scheletri e ricostruzioni. Il museo dispone anche di una ricca sezione dedicata alle opere d’arte e all’archeologia. Saltuariamente vengono organizzate delle mostre specifiche su particolari argomenti o perduti periodi storici.
  • Anfiteatro: grande aula a cielo aperto, luogo delle esercitazioni pratiche di magia e occasionalmente di spettacoli e divertimenti richiesti dai nobili, usato anche come arena di combattimenti.
  • Sede della Gilda degli Artefici: Organizzazione non riconosciuta ufficialmente, si occupa delle innovazioni tecnologiche e di aiutare i più bisognosi, a cui offre il proprio supporto, spesso collabora con l’Università, per cui crea spesso nuove invenzioni e che in cambio permette loro di usare le proprie aule per gli esperimenti.
  • Da Goliardo: grande locanda che ha dato nome al “movimento” dei goliardici, è il centro di ritrovo tradizionale degli studenti universitari in cerca di relax e divertimento. Sviluppata su più piani, intere mura sono dedicate a ospitare i ricordi delle gesta più etiliche e spericolate della sua clientela, i cui responsabili sono immortalati in quadri che li ritraggono, solitamente, in pose oscene.


  • 3. Quartiere dei viaggiatori e Nuovo Porto:


    Inizialmente a ridosso delle mura della costa est, è stato ampliato ed è cresciuto di importanza con la creazione del Nuovo Porto, fortemente desiderata da Defiros. Questo luogo rappresenta il cuore degli scambi commerciali e la prima zona che accoglie un viandante in arrivo a Rhelia, a meno che non disponga di una quantità di denaro sufficiente da usufruire della funivia. È subito stata costruita una cinta muraria per difendere il porto e tenere alla larga la malavita, ma i lavori sono ancora in corso per ampliare la zona protetta della città. È qui che si ammassa la maggior parte della popolazione più povera, nella speranza di guadagnare un minimo di sicurezza e benessere, usufruendo dei nuovi lavori e della sicurezza garantita dalle guardie che li presidiano. È un quartiere affollato e caotico, nel quale si possono vedere viaggiatori, mercanti, artigiani e carpentieri intenti a costruire nuove galene che prenderanno la via del mare.
    Qui sorgono alcune locande economiche per avventurieri in cerca di fortuna che non dispongono di grandi somme di denaro o favori, insieme ad abitazioni poco agiate ma un po’ più sicure di quelle fuori dalle mura, perché protette dai pericoli del mondo esterno.
    Questo quartiere è anche sede della milizia cittadina messa su dalla parte più povera della popolazione, che ha allestito una struttura in cui allenare le nuove reclute e organizzare le ronde e i turni di guardia.
    Tuttavia, nonostante Defiros abbia portato ordine e sicurezza a Rhelia e questa zona sia presidiata, si dice che i veri protettori dei vicoli che portano fuori dalle mura siano i membri della Corte dei Miracoli, e addirittura che essi abbiano delle basi in questa zona…

    Punti di interesse:
  • Funivia: parte dal Nuovo Porto e arriva fino al quartiere nobiliare, permettendo ai più benestanti di attraversare la città a bordo di un montacarichi, evitando vie in salita che portano ai piani alti, ovviamente a prezzo di numerose monete d’oro.
  • Il Corno d’Oro: un palazzo storico, diventato nel corso dei decenni un crogiolo di piacere in cui i nobili potevano recarsi per distrarsi dai problemi della Rovina. Ufficialmente salotto per l’aristocrazia, in realtà luogo dove dar sfogo a vizi, piaceri e perversioni, in cui nessuno sa davvero cosa succeda: il posto è sorvegliato da dei buttafuori ben retribuiti, e vi si accede solo dimostrando la propria appartenenza al club, che è possibile acquistare pagando adeguatamente, o accompagnati da un membro.
  • Nuovo Porto: ampio e caotico, è possibile vedere le decine di galene in costruzione e ammirare come il Sinjoro abbia creato un nuovo e più funzionale collegamento con Torvallone. Prima zona che si vede arrivando a Rhelia, qui sono situate anche le porte della città.
  • Vecchio sistema di catacombe – confinante con il quartiere dei fantasmi –: Abbandonato durante l’epoca della Rovina, è un luogo poco frequentato, sia per la vicinanza al quartiere dei fantasmi, sia perchè alcuni sospettano che sia la sede della Corte.


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    4. Quartiere dei fantasmi:

     
    Fatiscente ricordo del vecchio quartiere portuale nel lato sud-ovest della città, sprofondato sotto l’impatto dei primi tsunami della Rovina. Quello che un tempo era un quartiere vivo e affollato quasi quanto l’attuale Nuovo Porto è ora solo uno dei tanti scheletri che la Rovina si è lasciata alle spalle. Le strade sono abbandonate, invase dall’acqua e dai resti dei palazzi abbattuti dalla forza del mare, e, secondo le voci, costantemente offuscate da una nebbia innaturale.
    Gran parte delle strutture che caratterizzavano la zona è ormai sprofondata in mare, mentre alcune sono rimaste in piedi e sono lasciate a marcire, fatiscenti monumenti del passato danneggiati e dimenticati.
    Più di una volta si è pensato di usare questi palazzi abbandonati per ospitare l’altissimo numero di rifugiati di Rhelia, ma ogni volta i tentativi di ripopolamento del quartiere fallivano: le persone mandate lì sparivano nel nulla o scappavano riferendo di fantasmi, creature degli incubi e orrori indicibili. Quando la città ha cercato di occuparsi del problema, si è scoperto che la strana infestazione di non-morti, a cui non si riesce a dare una causa precisa né una soluzione, si ferma a questo distretto senza superarne i confini: è stato quindi vietato l’accesso e non sono stati fatti ulteriori tentativi di recuperarlo, lasciandolo in rovina, con una palizzata presidiata a separarlo dal resto della città.
    Girano voci di uno spiritista, il tortle Placonis Tuma, che andrebbe costantemente nel quartiere per aumentare il suo legame con il mondo degli spiriti, e sembrerebbe uscirne incolume.

    Punti di interesse:
  • Antico campanile: resti di quella che un tempo era un’immensa torre, abbattuta dalla Rovina e ora completamente sommersa dall’acqua, quello che inquieta chiunque abbia provato ad avvicinarsi troppo al quartiere dei fantasmi è come, ogni tanto, ancora si sentano suonare le campane, sebbene ormai sprofondate.
  • Vecchio Porto: Tutto quello che resta dell’antica zona portuale, completamente abbandonata e quasi completamente distrutta. Una delle poche strutture ancora rimaste in piedi è il faro, e sebbene sia disabitato, ogni tanto è ancora possibile vederlo illuminarsi, e si dice che si sentano strani rumori.

  • 5. Esterno delle mura cittadine:

      Questo non è un vero quartiere della città, ma una sua estensione: comprende i campi appena fuori Rhelia, che si espandono da una costa all’altra, tanto indispensabili per sfamare la città, quanto insufficienti. È il posto più pericoloso in cui vivere, perché niente protegge i cittadini e i disperati dagli attacchi dei mostri o dalla furia degli elementi. Generalmente vive qui chi non ha altra scelta, ovvero la maggior parte della popolazione di Rhelia, composta principalmente dai rifugiati che sono accorsi verso la città durante la Rovina. Negli ultimi anni sono stati avviati dei cantieri che stanno cercando di espandere le mura della città per proteggere i campi coltivati.
    Negli ultimi tre anni, questa zona ha iniziato ad essere funestata da brutali omicidi: è sempre più frequente il ritrovamento di cadaveri con arti o organi mancanti. Non è ancora noto il colpevole – che è stato soprannominato dalle persone “il Macellaio di Rhelia” –, sebbene alcuni sospettino che abbia collegamenti con i quartieri alti, visto il disinteresse delle guardie, e altri sospettino che le cause siano sovrannaturali.

    Punti di interesse:
  • Mensa dei poveri: gestita da una locandiera che non fa pagare i cittadini che vivono in questo quartiere, si vocifera qualcosa su degli strani poteri magici che ha, dal momento che il suo cibo sembra non esaurirsi.
  • la Birreria: questa antica birreria, pur se limitata, è di fatto la sede della milizia defirosiana fuori dalle Mura, ed è un centro di ritrovo per tutti i sostenitori del Sinjoro fuori le mura.
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    Le Frumentazioni Periodicamente i servitori di Defiros distribuiscono grano e frumenti alla popolazione bisognosa, la quale ricambia questa sussistenza con un supporto quasi fanatico per Defiros. Defiros non è stato né il primo né l’unico a provvedere a queste distribuzioni ma è certamente colui che vi ha speso, e continua a spendervi, più risorse di chiunque, generando le Frumentazioni come evento di massa, anziché come semplice evento occasionale legato alle antiche dinamiche clientelari.
    Tipo
    Capital
    Luogo sotto
    Organizzazione Proprietaria

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