Le divinità

Le divinità sono una parte importante della vita di Umbal e del resto del mondo, anche se non tutte lo sono in modo esplicito e diretto: se alcune si impegnano a essere il più possibili presenti nella vita dei mortali in vario modo, molte altre sono distanti dai loro fedeli e dalla loro realtà quotidiana, intervenendo solo quando strettamente necessario.   Mondo è la primissima e più potente entità divina, la forza creatrice di questa realtà, la cui forza distruttrice, indifferente e assoluta, è esemplificata dalla Decimazione.   Le divinità più antiche, e secondo molti anche le più potenti, sono le Primogenite, ovvero divinità che derivano direttamente da Mondo e costituiscono le forze primarie della creazione. La loro esistenza e il loro potere sempre è e sempre sarà, e il culto o il disprezzo dei mortali non influisce sul loro potere né sulle loro azioni. Allo stesso tempo i loro più minuscoli interventi sono in grado di annichilire chiunque e cambiare le fondamenta della realtà stessa. Il loro culto è sempre sentito ma estremamente vario: a volte sono venerate in quanto fondamenti della creazione e fonte della sopravvivenza dei mortali, altre volte temute in quanto carnefici della Decimazione. Le Primogenite sono: Vita, Morte, Magia, Caso, Tempo.   Tutte le altre divinità al di fuori delle Primogenite e di Mondo sono dette le Secondogenite e, pur avendo poteri divini che danno loro la capacità di modellare la realtà stessa a loro piacimento, originariamente non erano entità divine: ciascuna di loro era una creatura mortale o immortale che, grazie ai loro poteri magici e alle loro imprese sovrannaturali, hanno attirato il culto di abbastanza mortali da accumulare abbastanza energia magica dalla loro fede da ottenere un potere divino. Alcune sono giunte nel Mondo agli albori della sua creazione da altri piani, attratte dal suo potere nuovo e in formazione, altre sono native di questo piano di esistenza. Una volta ottenuto questo potere si può accrescere e mantenere solo tramite la fede dei mortali, e questo ha portato queste divinità a interessarsi molto di più alle sorti dei loro fedeli in vari modi, e hanno culti estremamente dinamici per adattarsi al continuo cambiare dei tempi e dei bisogni dei fedeli. Alcune sono divinità naturali, incarnazioni del potere di interi elementi o di singoli luoghi (alcune delle divinità che a causa dei loro domini e dello scempio che ne stavano facendo gli umanoidi si sono alleate con Mondo e le Primogenite durante la Decimazione altre incarnano e proteggono gli ideali fondanti delle comunità umanoidi, come la legge, l’amore, o la guerra, oppure singoli aspetti della vita di ogni giorno; altre ancora sono portatrici di antichi segreti provenienti da oltre i confini di questo piano, oscure e misteriose.   Il modo in cui queste divinità nascono ha due conseguenze. La prima è che è sempre possibile la nascita di nuove divinità, se un essere abbastanza potente accumula abbastanza fedeli. La seconda è che una perdita di fedeli significa anche una perdita di potere, e la perdita completa dei propri seguaci significa un fato peggiore della morte per queste divinità: un essere una volta assurto al rango divino non può perdere la sua scintilla divina, ma se perde tutti i suoi seguaci questa scintilla si sopisce; l’ormai ex divinità perde tutti i suoi poteri ma resta eterna e immortale, un guscio vuoto dentro il quale abita una coscienza infinita condannata a un’eternità di immobilità e dimenticanza. Molte divinità hanno affrontato questa fine durante la Decimazione, quando intere popolazioni di fedeli sono state annientate nel giro di qualche notte, e secondo le leggende il loro urlo è stato quello che ha spinto molte delle Secondogenite sopravvissute a correre ai ripari a ogni costo, cercando di salvare più umanoidi possibili dall'annientamento. Cosa succeda realmente a queste divinità morte è avvolto dal mistero: alcuni si dice che per non impazzire si addormentino per sempre, rassegnati al loro destino; altri cercano nuovi modi di trovare fedeli e uscire da questo orribile limbo; qualcuno sussurra di dei morti completamente impazziti dal dolore o dalla disperazione, anche se nessuno sa cosa possa significare la follia di un dio, per quanto morto.