Andiprix Odeis

Andiprix Odeis è una figura enigmatica, tanto radicata nel ventre di Vhar-Kazet quanto lo sono le stesse condutture che sorveglia. Il suo nome è pronunciato con rispetto e timore in egual misura, sia tra gli operai che si avventurano nei meandri sommersi della città, sia tra i rappresentanti del potere civile e delle altre gilde che, pur restando in superficie, ne avvertono la lunga ombra.

Aspetto

Andiprix è un anziano umano, piegato dagli anni e da una vita passata in condizioni di umidità, oscurità e silenzio minerale. Il suo corpo è sottile, consumato come le pietre delle cisterne antiche, e le sue mani ossute sembrano quelle di uno scheletro vivente, ma sono ancora precise, ferme, e capaci di trarre simboli idrorunici dalla roccia come se li liberasse da una memoria geologica. La barba lunga e bianca gli scende fino al petto, spesso raccolta in ciocche impregnate di resine impermeabilizzanti che profumano di catrame e menta selvatica. I suoi occhi incavati, di un grigio acquoso, sembrano osservare sempre qualcosa al di là della realtà, come se vedesse il flusso sotterraneo della città più che le sue facciate.

Veste con tuniche di cuoio pesante, trattate con oli minerali e balsami resinati che rendono i suoi abiti lucidi, scuri e completamente impermeabili all’acqua e al Vuoto. Su ogni braccio porta fissati bracciali in rame ossidato, incisi con rune canalari. A volte porta una maschera respiratoria antica, costruita secondo modelli risalenti all’epoca della fondazione di Vhar-Kazet, utile nelle zone infette o sature di vapori magici.

Ruolo nella Gilda

Con il titolo di Maester Idrorunico, Andiprix è il più alto depositario della conoscenza relativa alle strutture idriche, ai sigilli idromagici e alla rete fognaria profonda della città. È il custode delle mappe vive, registri codificati incisi su lastre metalliche che si aggiornano lentamente in base ai flussi magici e idrici della città. Conosce a memoria buona parte dei livelli sommersi, e si dice che riesca a orientarsi anche nel buio più profondo, riconoscendo il suono dell’acqua che scorre come altri riconoscerebbero una melodia familiare.

Sebbene la Gilda dei Canalari sia formalmente orizzontale, Andiprix rappresenta il punto focale di convergenza di sapere, decisione e autorità. Le sue decisioni hanno il peso di decreti, anche se non vengono mai comunicate pubblicamente: le sue parole viaggiano attraverso messaggeri selezionati, o vengono scolpite in sigilli a rilascio idraulico che solo i Canalari esperti possono leggere.

Presenza nella Politica di Vhar-Kazet

Andiprix raramente si presenta in superficie, ma quando lo fa — per trattare con il Conestabile o i rappresentanti della Soglia dell’Insondabile — l’intero Crocevia della Soglia si zittisce. Le sue udienze sono brevi, dirette, e spesso accompagnate da metafore acquatiche che celano avvertimenti o minacce. Non partecipa mai a consigli pubblici: al suo posto, compare una figura velata, portatrice di una maschera runica che trasmette la sua voce come se provenisse direttamente dalle profondità.

La sua influenza è sottile ma assoluta: nessuna manutenzione critica, nessuna espansione urbana o deviazione idrica può avvenire senza il suo consenso, e si dice che abbia sigilli dormienti attivati nel caso in cui la città tentasse di ignorare i Canalari.

Personalità

Introverso, quasi recluso per scelta più che per necessità, Andiprix è un uomo immerso nel pensiero liquido: le sue frasi scorrono lente ma inesorabili, come l’acqua che cerca sempre una via. È un filosofo della profondità, capace di passare ore in silenzio ascoltando gocciolii o annotando variazioni nei sedimenti. Non mostra emozioni forti, ma chi lo conosce bene sa che la sua calma è un canale teso sotto pressione, e che la sua ira, rarissima, può scuotere l’intera gilda.

Nonostante ciò, è protettivo verso i suoi Canalari, considerandoli una famiglia fluida e interconnessa. I novizi lo chiamano "Onda Lenta" in privato, un nomignolo affettuoso che si tramandano solo dopo l’iniziazione.

Leggende e Segreti

Si racconta che Andiprix abbia visto il Cuore del Vuoto, e che sia sopravvissuto grazie a un antico patto stipulato con una creatura idrocosmica mai registrata. Alcuni giurano che non invecchi realmente, ma stia trasferendo la sua coscienza attraverso le acque della falda, mantenendo il proprio corpo vivo solo per motivi cerimoniali.

Una delle voci più persistenti sostiene che il simbolo dei Canalari sia stato tracciato da lui stesso, inciso sulla pietra con il suo sangue, durante un’inondazione magica più di cinquant’anni fa, salvando la città da un collasso idrico irreversibile.

Posizione Attuale
Children
Organizzazione Affiliata


Cover image: by Chris Cold

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