Il Richiamo di Titania
Military: Battle
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"Qualcosa non va nel Regno delle Fate. Titania ci ha convocati: squarci arcani si aprono sempre più spesso, contaminando i confini e corrompendo le creature fatate. C'è chi sospetta l'influenza del Caos... o delle Ombre. Tocca a noi attraversare il Velo, scoprire l’origine di questa minaccia e riportare equilibrio, prima che si riversi anche sul nostro regno..."
Questo recitava il messaggio di Sindri sulla bacheca della Gilda degli Ammazzadraghi che richiamò Physifos, Virea e gli elfi Aire, Gilthas e Shylie Vein per partire verso il Regno delle Fate.
Dopo aver creato l'Arpione per le Ombre ed essersi riforniti, il gruppo avanza verso il portale e viaggia fino al regno.
Scortati da tre rane col cappello e da Robert, il gruppo si addentra nella radura di Titania. La signora della Tempesta di Fiori, ai piedi del suo trono, declama che il suo regno è un baluardo della luce ma dei misteriosi Camminatori tra i Piani stanno viaggiando avanti e indietro per metterne a repentaglio la scurezza. Prima di partire, Titania dono a ogni membro del gruppo un fiore del suo regno, dopodiché sparisce nel vento richiamando un'immensa farfalla magica.
Volando su di essa il gruppo sorvola mari arcobaleno, fiumi di cioccolata e tempeste di miele fino ad atterrare su una spiaggia in terre fredde più simili al Regno dei Draghi che a questo.
Avanzando verso il bosco di fronte loro, delle creature umanoidi abominevoli attaccano gli avventurieri in uno scontro che lascia diversi feriti, fa quasi perdere la vita a Virea e causa la morte, in un atto di coraggio ed eroismo, di Aslan, il cane e cavalcatura di Sindri, suo migliore amico.
Dopo una furiosa e violenta battaglia il gruppo dedica le sue preghiere ad Aslan. Il corpo viene assorbito quindi dalla terra ma la distanza dalla luce di Titania non permette alla dea di salvare l'anima dell'animale che espira definitivamente. Gilthas, tentando un esperimento attraverso lo Scettro della Ricrescita, fa crescere il fiore donatogli da Titania trasformandolo in una mela d'oro. L'elfo, addentata la mela, si tramuta lentamente in albero, cambiando razza e trasformandosi in Ent.
Superato il bosco il gruppo raggiunge delle baracche costruite tra gli alberi, lì gli eroi fanno in tempo a vedere un uomo ammantato di pelliccia nera e vestiti rossi, entrare in un portale oscuro con in mano una gabbia con dentro uno gnomo.
Tra gli appunti nella baracca gli eroi troveranno, in seguito, degli appunti con diverse note relative alle creature catturate nel regno ma nessun indizio su quale fosse lo scopo dell'impresa...