Military: Battle
Dopo giorni di caldo soffocante dall'Emirato di Shams arriva un allarme per l'Impero di Westfalia, la capitale Shams è assediata da un'orda di innumerevoli coboldi. L'esercito sta reggendo le mura ma l'inferiorità numerica è schiacciante.
Preoccupato dalla notizia e dalla prospettiva dell'arrivo di Kravon, il Tiranno , Filippo Di Orlando Di Balar organizza una spedizione per salvare la città attraverso il suo Scettro di Balar. Ad accompagnarlo Physifos, Gilthas e Shylie Vein, unici volontari della Gilda degli Ammazzadraghi. Attraverso il Menhir Scarlatto, il gruppo viaggia fino all'Emirato vedendo dall'alto la città assediata e i suoi cieli solcati da coboldi cavalca viverne.
All'arrivo il mago Al Hakim Presenta l'ufficiale della guardia personale dell'emiro Samir insieme a due fratelli Nomadiani esuli. Dopo aver ricevuto ordini dal mago di recarsi fino alla porta del sole per respingere l'attacco, dato che il resto dell'esercito è impegnato a proteggere il letto del fiume ormai prosciugato. In lontananza, dietro una immensa tempesta di sabbia, l'ombra di un drago titanico sembra farsi sempre più immensa sopra la città.
Grazie agli esploratori nomadiani il gruppo arriva alla porta rapidamente e senza scontri trovando i superstiti della guardia feriti e terrorizzati. Sgomberata la balconata gli avventurieri iniziano a respingere le forze nemiche che in risposta chiamano rinforzi. Un coboldo corazzato sbuca dalla coltre di sabbia, cavalcando una viverna d'ombra e assalta la porta venendo accolto da una salva di frecce. E' però il Sonno magico di Shy che addormenta la cavalcatura, facendola precipitare nelle strade della città.
In quel momento, però, Kravon emerge dalla tempesta e con un battito d'ali lancia gli avventurieri di sotto. Solo Filippo e Samir resistono aggrappandosi alla balconata. Il Barone e Samir escogitano il piano di colpire il drago per farlo precipitare, a quel puto Filippo usa lo scettro per dominarlo. Al gruppo è richiesto di esistere contro il comandante coboldo che nel frattempo emerge dalle macerie e carica il gruppo caduto di sotto.
Immune alla maggior parte degli attacchi Rograkh, figlio di Roahgahh, combatte senza pietà indossando un'armatura di scaglie di drago ed equipaggiamento incantato che respinge gli assalti. Dopo un'intensa lotta combattuta alla luce di un cielo infuocato che si adombra della gigantesca creatura in cielo il gruppo resiste fino a permettere a Filippo di scagliare il gigantesco dardo che arpiona la creatura. La balista viene divelta dalla torre, Filippo rimane aggrappato riuscendo a deviare la traiettoria di Kravon che si schianta contro la porta del sole. L'impatto distrugge parte della città e il portone ma, diradata la nube di detriti, tutti sembrano essere sopravvissuti miracolosamente allo scontro e Filippo, sanguinante e ferito, alza il suo scettro facendo inchinare il titano.
La battaglia è vinta, il drago dominato e con lui l'intero esercito di coboldi.