Arcobaleno Alchemico
Viene raccontato dai vecchi maestri alchimisti che nel mondo esistano sette pietre dai poteri più disparati, ed insieme compongono quello che viene chiamato l’Arcobaleno Alchemico: questi doveva essere un qualcosa nato alla creazione del Mondo, quando tutto venne definito, anche se non è chiara ne la sua funzione ne il suo potere ne a cosa potesse servire ne perché si sia scomposto o se sia mai realmente esistito. Di tutte le sette pietre l’unica che viene facilmente identificata è la Pietra Filosofale, capace di tramutare il ferro in oro e da cui si può ricavare l’Elisir di lunga vita, secondo il mito, e sarebbe contraddistinta dal colore giallo, sempre in accordo ai racconti tramandati. Delle altre pietre nulla è arrivato ai giorni odierni; sicuramente radunarle darebbe accesso ad un potere immenso se effettivamente una sola basterebbe ad avere un estratto di immortalità, sempre che le storie si rivelino vere, tuttavia alcune descrizioni, sebbene non troppo attendibili, si possono trovare in racconti dalla dubbia veridicità: si parla di un galeone affondato dopo che la ciurma aveva trovato un rubino grosso come un pugno di un orco, dal colore rosso come il sangue che sgorga e da qualche capacità magica “troppo grande per poter essere espressa a parole”.
Un’altra storia parla di come i nani di una non meglio specificata montagna avessero trovato uno smeraldo così verde da far impallidire i campi in primavera, ma la sola vista di tale gemma causò astio tra i minatori, che si uccisero a vicenda per il possesso della pietra.
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