Umberlee

Umberlee è la malvagia dea del mare del pantheon Calendoriano, venerata soprattutto da marinai o da chi viaggia per mare, per timore dei suoi poteri distruttivi. La Regina degli Abissi è conosciuta come una divinità particolarmente maligna, meschina, avida e vanitosa, che domina la furia del mare mentre si compiace del proprio potere, e che non esita ad affogare chiunque le aggradi.

L’avatar, raramente visto, della Regina delle Sgualdrine è una donna gigantesca, dal corpo colorato come il mare, in sfumature di blu e verde. Le sue mani hanno artigli, i suoi gomiti portano pinne. I suoi capelli verdi sono composti da alghe e kelp. I suoi occhi bianchi ricordano perle, e la sua voce rimbomba come la più furiosa tempesta marina, fragorosa come onde in frantumi. La dea appare in questa forma per terrorizzare i mortali a bordo delle navi che stanno affondando. L’imponente avatar indossa gioielli di conchiglie, brandisce un tridente e veste un ampio mantello composto da innumerevoli meduse viola pallido. L’avatar di Umberlee ride con gioia maligna mentre si diverte a tormentare le imbarcazioni destinate alla rovina.

Le manifestazioni più comuni della Regina Stronza sono le onde e i venti del mare. I marinai sanno che, quando le tempeste colpiscono le loro navi e i venti o le onde portano con sé risate gelide e sinistre o parole sibilanti, stanno affrontando la crudele dea in persona. Può generare onde alte fino a 49 metri, dotate di immensa potenza. Queste onde possono uccidere all’istante una vittima sfortunata, oppure afferrare e portare via oggetti e tesori di valore dalle navi, inclusi anelli e guanti incantati.

Un’altra manifestazione comune della Grande Regina del Mare è la forma di un mostro acquatico di dimensioni terribili. Lei assume molte sembianze: squali giganteschi, kraken, non morti acquatici e mostri non morti che dimorano nei laghi. Il suo aspetto più noto è l’Abitatore simile a un kraken, che cresce all’interno del Tempio-Sottomarino, aumentando lentamente la propria forza e l’influenza della sua corruzione.

Umberlee è capricciosa, malvagia e maligna. Non sente alcun obbligo morale di rispettare accordi o promesse se il risultato finale non le porta beneficio. Questo, unito al suo desiderio di ricchezze e tributi eccessivi, dimostra la sua insaziabile avidità e crudeltà. È assetata di potere e ama esercitarlo, giocando con i suoi adoratori. Alimenta la sua natura sadica distruggendo navi, dando in pasto le vittime dei naufragi ai suoi squali e osservando compiaciuta gli altri annegare. Raramente favorisce singoli mortali, a meno che ciò non le porti vantaggio. Umberlee non tollera che un membro del suo clero diventi famoso al punto da oscurare la chiesa o la dea stessa.

L’avatar di Umberlee ha accesso a incantesimi divini (eccetto quelli di terra, fuoco, sole, pensiero e tempo) e a incantesimi arcani (eccetto quelli di terra e fuoco). Tutta la magia dell’acqua che l’avatar è in grado di lanciare si manifesta con potenza triplicata, rendendola estremamente devastante. Il tridente brandito dall’avatar è un potente oggetto magico che combina i poteri di un tridente di sottomissione e di un tridente di comando dei pesci. Ogni 30 minuti può evocare da 6 a 12 squali, oppure da 2 a 6 squali giganti, per obbedire ai suoi ordini. Ogni 12 ore, l’avatar di Umberlee è in grado di evocare elementali dell’acqua di varie dimensioni e potenza al suo servizio. Tutte le creature evocate da Umberlee sono immuni a qualsiasi magia che influisca sulla mente.

La Grande Regina del Mare è venerata dalla maggior parte delle persone per paura. Umberlee agisce seguendo i suoi capricci turbolenti quando stringe accordi con i mortali. I templi di Umberlee sono rari e distanti tra loro, e la sua chiesa è disorganizzata, universalmente odiata in tutta Calendor, e perpetuata soltanto dal timore della dea. L’organizzazione della chiesa di Umberlee riflette la sua natura caotica: le dispute si risolvono a favore dell’individuo più forte. I druidi le rendono omaggio poiché ella rappresenta la natura nella sua forma più crudele.

Umberlee conta tra i suoi adoratori kraken, sahuagin, anguiliani, genasi dell’acqua e altre creature marine malvagie. Inoltre, alcuni sacerdoti diabolici e demoniaci giurano fedeltà al servizio di Umberlee. La maggior parte dei licantropi-squalo, creati dalla Regina degli Abissi stessa per minare i suoi rivali, venera Umberlee più per ammirazione che per paura.

Gli Inaffondati e gli Umberlanti non hanno standard etici né inclinazioni morali; l’unica certezza incrollabile è la loro fede nella crudeltà e nella ferocia del mare, il luogo più pericoloso che esista. Coloro che hanno il coraggio di attraversare i mari selvaggi devono essere pronti a pagare il prezzo della loro sfida al dominio della Regina delle Sgualdrine.

La dottrina della Chiesa di Umberlee si fonda sulla paura: tutti devono tremare di fronte al potere della Regina, poiché le sue onde e i suoi venti raggiungono ovunque. La misericordia della Grande Regina del Mare può essere comprata soltanto con generose offerte, che garantiscono venti favorevoli. Tutti coloro che osano attraversare il suo dominio devono sapere che Umberlee controlla i mostri degli abissi e i morti annegati.

I sacerdoti e le sacerdotesse di Umberlee devono diffondere la parola sacra della Regina del Mare e il terrore della sua ira, e non devono prestare alcun servizio in suo nome senza riscuotere un pesante tributo. Devono alimentare il timore delle onde e dei venti di Umberlee, a meno che non accompagnino essi stessi i viaggiatori.