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Dragonoidi di Rame

I Dragonoidi di Rame, sono un popolo errante che attraversa le distese del Tolok'an, il vasto Mare d’Erba, a dorso dei possenti Kodo. Grandi esploratori, amanti delle storie, degli enigmi e delle risate condivise attorno al fuoco, essi incarnano l’anima giocosa e ingegnosa del Drago di Rame da cui discendono. Nonostante il loro animo socievole e spesso gioviale, custodiscono con forza le proprie tradizioni, i propri beni e la propria libertà, e possono mostrare un lato sorprendentemente fiero e intransigente. Vivono in carovane nomadi, spostandosi senza sosta tra le colline e gli altopiani, ma una volta all’anno — o quando il destino lo richiede — si radunano nel sacro accampamento di Hexoatl, La Città dei Cavalieri, dove risiedono gli anziani e gli artigiani della memoria. I Dragonoidi di Rame osservano scrupolosamente le loro tradizioni ed i loro rituali: la loro società è rigida, fondata ruoli sociali ben definiti, sulla saggezza e sulla voce del Consiglio degli Anziani. Ovunque vadano, portano con sé il rombo dei tamburi, le risate argute e il mistero di una stirpe che unisce la giocosità alla dignità draconica.

Nomi

Nomi Familiari

Zhol-Tekatl Iramexatl Tzanko’ra Quetzayok Amekan Yochimil Tlamu’ekan Ozkanatl Xatolnah Ilok’tem

Nomi Femminili

Xali Tequira Zayka Itzel Mekaya Yanel Tolani Ixuma Nahuia Kaoma

Nomi Maschili

Tzalok Ixan Kuatel Amek Yahual Zanec Tolmek Nekatl Orzum Eztan

Caratteristiche Fisiche

I Dragonoidi di rame hanno placche sopraccigliari sporgenti sopra gli occhi, che si estendono all'indietro fino a lunghe corna composte da segmenti sovrapposti. Le creste retratte sulle guance e i bargigli alla mascella gli conferiscono un aspetto pensieroso. Alla nascita, le sue scaglie sono di un marrone rossastro con riflessi metallici. Con l’età, diventano più ramate, e in seguito assumono una sfumatura verdognola. Le pupille dei draghi di rame sbiadiscono con l’invecchiamento, e gli esemplari più anziani hanno occhi simili a orbi turchesi luminosi.

Valori e Tradizioni

I Dragonoidi di Rame, discendenti dagli Aspetti del Drago di Rame, sono noti in tutta Calendor — laddove qualcuno ha avuto la fortuna o la sfortuna di incontrarli — per il loro spirito giocoso e la lingua affilata. Burloni incorreggibili, amano raccontare barzellette, enigmi e storie con finali imprevedibili, e considerano l’umorismo una forma di saggezza ancestrale. Vivono per lo più tra colline ventose e altopiani rocciosi, dove i loro villaggi si intrecciano con la pietra e l’eco delle risate risuona tra le gole. Nonostante la loro natura socievole, i Dragonoidi di Rame sono anche incredibilmente attaccati ai propri beni: una collezione di oggetti bizzarri, un libro raro, un bastone intagliato con cura. Tutto può diventare un tesoro personale, e chi osa sottrarlo si scontra con un lato assai meno amichevole del loro carattere. Per loro, l’ingegno è una virtù sacra: stimano chi riesce a farli ridere, sorprendere o riflettere, e chi intrattiene con musica o racconti trova sempre un posto d’onore accanto al fuoco. In alcuni clan, gli ospiti sono accolti solo se riescono a risolvere un enigma ancestrale o a raccontare una storia mai udita prima, in un perpetuo gioco di scambi culturali e prove d’arguzia. Ma attenzione: dietro ogni sorriso si cela un cuore fiero e antico, pronto a difendere con artigli e soffio ciò che considera sacro.

Abbigliamento

Popolo nomade e legato al vento e alla pietra, i Dragonoidi di Rame percorrono le distese erbose e gli altopiani rocciosi con l’eleganza selvaggia di chi ha fatto del viaggio il proprio stile di vita. Il loro abbigliamento riflette questa mobilità: tuniche leggere e resistenti, spesso in tessuti grezzi intrecciati a mano, con mantelli o fasce che proteggono dal sole e dalle tempeste improvvise. Prediligono materiali naturali — lana grezza, cuoio temprato, piume e scaglie conservate — decorati con ricami geometrici che raccontano leggende o scherzi visivi, come se anche l’abito dovesse far sorridere chi lo guarda con attenzione. Indossano bracciali e amuleti intagliati, spesso ricordi di imprese passate o pegni di enigmi risolti. Le loro armi e bardature sono ornate ma pratiche: forgiate non per sfarzo, ma per raccontare storie.

Organizzazione Politica

L’organizzazione politica dei Dragonoidi di Rame riflette la loro natura nomade e tribale: fondate sulla comunità, dove ognuno ha il suo compito, sulle tradizioni tramandate di generazione in generazione e sull'amore per i grandi spazi aperti. Sparsi attraverso le vaste distese degli altopiani erbosi e delle colline rocciose che compongono il Tolok'an, “il Mare d’Erba”, si muovono in gruppi mobili a dorso dei loro possenti Kodo, senza vincoli territoriali stabili. Tuttavia, nonostante la loro natura errante, i Dragonoidi di Rame mantengono forti legami con la propria gente: una volta all’anno, o in caso di eventi gravi o solenni, tutti i clan si riuniscono nel grande accampamento cerimoniale di Hexoatl, che nella lingua comune viene chiamato “Città dei Cavalieri”. Qui risiedono gli anziani che, non più in grado di cavalcare a lungo, fungono da memoria viva del popolo e da guide spirituali e sociali. Assieme a loro, vivono artigiani d’eccezione — fabbri, tessitori, costruttori di strumenti musicali — e figure di particolare rilievo che svolgono mansioni cruciali per l’identità del popolo. La società dei Dragonoidi di Rame è basata su specifici ruoli: ogni individuo, nasce con uno scopo determinato per la sua vita, deciso da un Consiglio degli Anziani, i Yolomatik, selezionati per saggezza, esperienza e capacità di mediazione.

Kodo

A differenza dei cavalli comuni, inadatti al peso e al passo instancabile di un dragonoide, i Dragonoidi di Rame cavalcano fieri i Kodo, poderose bestie simili a una fusione tra un grosso rettile corazzato e un erbivoro da montagna, dotate di zampe con quattro dita, simili a quelle di un elefante e una corazza dorsale naturale fatta di piastre ossee. Sul muso hanno possono avere delle corna, biforcute o appuntite. I Kodo (il cui nome, in lingua draconica, significa “Suonatore di Tamburo”) sono originari delle creste rocciose di Ka’tzek e si dice riconoscano il ritmo della voce dei propri cavalieri. Vederne uno lanciato al galoppo con un Dragonoide in sella è come assistere a una danza brutale, ma sorprendentemente armoniosa, tra creatura e cavaliere.

Encompassed species

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