Gericos
Città di Gericos, una delle sette città libere del Regno di Evergreen.
Quando ho fame mangio, quando ho sete bevo. Questo è il mio miracolo.Le Origini Mitiche La prima costruzione relativa alla città di Gericos risale al 1580 p. E., ed è una piccola casa in legno sopra il monte Haipiku con un piccolo altare dedicato al drago Zhulong. Gli abitanti del santuario sono verosimilmente i primi ostenfolc a giungere ad Amonlanden. La leggenda vuole che si trattasse di una circolo di maestri di arti marziali perseguitati dall’impero Ka, in fuga ad Amonlanden in quanto rei di aver sottratto allo shogun la Statua del Drago di Giada, donata agli uomini dal drago imperiale Zhulong. Il circolo di maestri avrebbe quindi costruito qui il santuario per proteggerla dall’impero Ka, che la ricercava per distruggerla, in quanto simbolo del antico potere dinastico, e da quanti volessero possederla per i suoi smisurati poteri magici. Dalla sommità di Haipiku, infatti, sgorgano le acque magiche di Prince, permeando la montagna con uniche capacità magiche, come lo Shiroichi.
La storia è probabilmente vera, tuttavia nonostante il crollo dell’impero Ka la Statua non è mai stata riportata indietro. Si racconta che quando la notizia della morte dello shogun raggiunse i maestri questi decisero di tornare alle loro terre di origine, ma una volta tentato di togliere l’idolo dal suo santuario questo avesse cominciato a piangere un fiume di lacrime, fino a formare una grande fontana intorno a sé. Sarebbe quindi giunto dal cielo lo stesso Zhulong, per pregare i maestri di lasciare lì la statua, in quanto aveva trovato nel monte Haipiku la sua vera casa.
Mentre la prima parte della storia è quasi sicuramente veritiera, la storia della visita di Zhulong è probabilmente tutto frutto di un invenzione atta a giustificare la permanenza dei maestri, timorosi di essere comunque processati per il furto.
Storia
La permanenza dei maestri ha portato alla formazione della prima scuola marziale di Amonlanden, che in breve divenne tanto famosa da attrarre adepti da ogni terra. Il santuario quindi si ampliò progressivamente in un ampio eremo, la cui piccola comunità viveva alla base del monte ed era guidata dal Gran Maestro di Giada, il più anziano tra i maestri.
Sebbene lo sviluppo della comunità fu rapido e notevole, per parlare di un vero e proprio insediamento si dovrà aspettare fino al 1226 p. E., quando l’affluenza di accoliti che vivevano al tempio e di pellegrini che vi si dirigevano porto un ampio gruppo di emigrati ostenfolc a fondare un vero e proprio villaggio in prossimità delle abitazioni dei monaci, dotato di mezzi per una produzione autonoma delle materie prime.
Il villaggio cresce a ritmo costante, incorporando anche un diverse popoli di etnia sumpfolc, hässfolc e grünfolc. La prima grande impennata demografica si ha però con la conquista atahualpiana nel 1057 p. E., a cui segue un intenso piano di urbanizzazione e costruzione di infrastrutture. La più grande opera attuata dall’impero atahualpese è però l’edificazione del Tempio dell’Aria, che fu motore non solo di numerosi posti di lavoro ed immigrazione ma anche di integrazione con i territori circostanti.
Infatti, a causa del forte attaccamento degli abitanti di Gericos alle loro tradizioni, l’impero di Atahualpa si ritrovava incapace di attuare l’espropriazione culturale a cui tipicamente sottoponeva i territori conquistati. Decise quindi di integrare i propri culti con quelli locali, facendo leva sui punti di contatto tra i due. In accordo con il concilio dei maestri ottenne quindi in cambio della pace la sottomissione politica della città e la possibilità di costruire uno dei 4 templi dedicati alle forze della magia elementale che l’imperatore aveva deciso di edificare. Essendo i dettami del culto dell’aria molto vicina alla scuola della Fontana di Giada i maestri acconsentirono.
Contrariamente a quanto aspettato dai cronisti dell’epoca, dopo il crollo dell’impero di Atahualpa Gericos non ripudiò il culto impostogli, ma anzi lo integrarono all’interno delle loro tradizioni. La città, quindi, continuò a svilupparsi e imporsi maggiormente sul territorio, riuscendo sempre a mantenere l’autonomia tramite sanguinose guerre e diventando il principale punto di riferimento degli ostenfolc ad Amonlanden.
Gericos riuscì a mantenersi autonoma anche oltre la fondazione del Regno di Evergreen, resistendo tenacemente agli assedi che il regno portò avanti tra il 5 p. E. ed il 5 d. E. circa. La città crollo definitivamente quando in seguito alle persecuzioni hässfolc divenne luogo di rifugio per l’etnia perseguitata, permettendo ad Edmund Denman I di fare appello ad un sentimento di xenofobia nazionalista per giustificare una delle più imponenti operazioni militari dell’epoca, che porto al crollo della città.
La città torna indipendente nel 44 d. E., aumentando la sua influenza nei decenni successivi. Raggiunge la sua massima espansione nel 85 d. E. arrivando a controllare i territori limitrofi fino alle Gole dell’Heudren, la foresta di Kiros e ad i territori nord-est del Regno di Prince, che corrispondono ora alle riserve degli Empeleon. In questi anni la città aumenta esponenzialmente la sua popolazione e tramite gli avanzamenti ingegneristici gröndaliani apporta la rivoluzione architettonica che gli dà il suo aspetto attuale. Nei libri di storia quest’epoca è ricordata come l’età d’oro di Gericos.
La città è conquistata dal Regno di Heidelberg nel 136 d. E., dopo una sanguinosa guerra durata 10 anni. Nei successivi decenni passa tra l’autonomia, il controllo di Heidelberg, quello di Evergreen e, per il cosiddetto periodo di 5 anni noto come il Lustro degli Anelli, quello di Prince. Rientra in un periodo di più stabile autonomia e pace nel 245 d. E.
Tuttavia il 13 settembre 267 d. E. la sparizione dalla reliquia sacra del Drago di Giada porterà alla Akai Naifu no Yoru (Notte dei Rossi Coltelli). Nell’arco di una notte l’intera famiglia dello shogun verrà sterminata nella sua magione nello Shiroichi, aprendo una guerra civile che perdurerà fino al 287 d. E. Noto come il Ventennio Rosso sarà per sempre ricordato come il periodo più oscuro e sanguinoso della storia di Gericos, che porterà alla Costituzione della Fontana di Giada due anni dopo, che elimina definitivamente la figura dello shogun imponendo solo il Gran Maestro di Giada come guida politica e spirituale della città.
Nel 304 d. E. Gericos si sottometterà definitivamente ad Evergreen a seguito della Grande Avanzata di Heidelberg e alla Guerra di Unificazione.
Società e Cultura
Come crocevia tra tre diversi regni e la città-stato della comunità di Elion Gericos si è configurata negli anni come un vero crocevia di popoli. Si tratta della più diversificata delle Città Libere, presentando una numerosa popolazione di mezz’elfi, hässfolc, sumpfolc e grünfolc, sebbene la stragrande maggioranza della popolazione sia composta da ostenfolc. Sono notabili anche delle minoranze di mezz’orchi, catfolk, ratfolk, silfidi e tiefling. A Gericos è il luogo di Amon dove si trovano inoltre il maggior numero di nagaji, vishkanya e tengu.
Particolarmente popoloso è inoltre la comunità di kistune, sebbene sia difficile stimare il loro numero in quanto la maggior parte di loro vive in villaggi delle zone limitrofe per poi assumere forma umana dentro la città.
Gericos è storicamente una città aperta alle differenti culture, sebbene fortemente tradizionalista e radicata nelle sue usanze. Si sono mantenuti costanti nei secoli gli obblighi relativi allo stile architettonico che era possibile adoperare per le proprie case, in modo da mantenere unitario il clima tradizionalista-feudale della città.
Sebbene fosse stata l’unica grande città ad accogliere gli hassfolc durante le persecuzioni razziali, successivamente alla conquista di Edmund Denman I divenne il principale centro operativo di queste. Le truppe di Evergreen, per via di quanto gli hässfolc erano integrati nella città, arrivarono ad imporre la legge marziale in città e ad elargire ricompense per la consegna di hässfolc. Anche dopo la morte di Edmund Gericos rimase la prima linea di difesa contro il Regno di Heidelberg, ponendo spesso la città sullo schieramento opposto del popolo degli heudren, o sottomesso a esso. Per queste ragioni sebbene la città sia ideologicamente inclusiva e la più vicina alla cultura hässfolc ha con essa un rapporto conflittuale che passa da una piena integrazione ad un forte razzismo.
Struttura
Gericos sorge all’estremo sud delle Niedriger, ai piedi del monte di Haipiku, che costituisce insieme al Monte Bianco di Königsberg le Corna delle Niedriger. La città si sviluppa lungo il fianco della montagna, la cui base è una scoscesa e granitica parete di rupi, proiettandosi verso il Santuario della Fontana di Giada sul picco. Ragion per cui la città, nonostante abbia sviluppato negli ultimi anni un esteso borgo a fondovalle, si struttura verticalmente: la maggior parte degli edifici si sviluppa su più piani, con strade e carrucole che li connettono tra loro grazie alle straordinarie importazioni dell’ingegneria di Gröndal.
La città presenta un recinto di alte e spesse mura, erette durante i decenni di guerra con Heidelberg, che dividono il borgo centrale della città dai villaggi della periferia più ampi e distanziati. La città poi prosegue in alto lungo il dorso della montagna e all’interno della grande gola che costituisce l’unica via di accesso alle sue aree più elevate.
Abitanti: 440.000
Forza Militare:
- 2.400 guerrieri samurai dell'Ordine di Ferro
- 600 monaci guerrieri
- 3.400 soldati
- 400 ninja Tengu
Cronologia:
- 1580 p. E.: costruzione del Santuario di Giada
- 1126 p. E.: fondazione della città di Gericos
- 1057 p. E.: conquista atahualpiana di Gericos
- 1055-1025: edificazione del Tempio dell’Aria
- 5 p. E.-5 d. E.: guerra Evergreen-Gericos
- 44 d. E.: Gericos si rende indipendente dal Regno di Evergreen
- 44-126 d. E.: Età dell’Oro di Gericos
- 67-85 d. E.: guerra tra le gilde di sumpfolc e Gericos
- 126-136 d. E.: grande guerra Gericos-Heidelberg
- 236-241 d. E.: Lustro dei 16 Anelli
- 245 d. E.: inizio del periodo di pace di Gericos
- 267 d. E.: Akai Naifu no Yoru (Notte dei Rossi Coltelli) e sparizione della Statua del Drago di Giada
- 267-287 d. E.: Ventennio Rosso
- 289 d. E.: viene redatta la Costituzione della Fontana di Giada
- 304 d. E.: Gericos si sottomette definitivamente ad Evergreen a seguito della Guerra di Unificazione
Tipo
City
Luoghi di Interesse:
- Casa della Geisha: accademia bardica di recitazione legate alle tradizioni ostenfolc, dove sono anche insegnate le doti delle accompagnatrici note come geishe e le tradizioni di Gericos.
- Forte dei Cinque Livelli: pagoda fortificata che protegge il passo attraverso la gola per giungere allo Shiroichi e alla vetta del Haipiku. Fu costruita durante l’età dell’oro di Gericos, stingendo il passo tramite alcune frane controllate in modo che il forte fosse l’unica via di accesso. Si tratta di una fortezza il cui accesso è reputato inespugnabile, che dal Ventennio Rosso costituisce il palazzo di governo e l’abitazione del Gran Maestro di Giada, essendo le zone più elevate del monte inaccessibili.
- Kistunemura: borgo dei Kistune, parzialmente isolato rispetto al resto della città. È caratterizzato dai canali con ponti che lo attraversano, che permettono di usare i fiumi ascensionali per navigare verso la parte alta della città, e dai numerosi mulini a vento.
- Magione Jekkai: un grande castello in stile feudale costruito dalla di-nastia Jekkai. Dopo la Akai Naifu no Yoru è stato abbandonato e da allora non è mai stato ripreso, in quanto infestato da ogni genere di creatura e spirito
- Monastero di Irori: monastero dedicato ad Irori dove si addestrano i monaci guerrieri di Gericos, edificato sul fianco della montagna ed irraggiungibile senza straordinarie doti atletiche. È stato costruito dopo l’abbandono del Tempio dell’Aria.
- La strada del Naga: strada del quartiere malfamato della città, nota per i bordelli, le crack house, le agenzie di assassini e covi della criminalità. Malgrado le iniziative del Gran Maestro di Giada è stato impossibile riportare all’ordine questo micro-ecosistema all’interno della città, principalmente a causa dell’imponente forza armata di cui i gruppi criminali dispongono.
- Santuario della Fontana di Giada: piccolo altare in legno posto sull’estrema cima dell’Haipiku. È la prima costruzione di Gericos ed un tempo costudiva l’antica reliquia della Statuetta del Drago di Giada, donata agli uomini dal drago imperiale Zhulong.
- Shiroichi: ampia distesa collinare dopo il Forte dei Cinque Livelli, nella quale imperversa un inverno perenne. Un tempo erano qui svolti festival e cerimonie religiose e matrimoniali, ma dopo la Akai Naifu no Yoru è divenuta una terra desolata maledetta con un eterna bufera ed infestata da spiriti vendicatori
- Tempio dell’Aria: sito religioso dedicato al culto di Irori poi accorpato ad un tempio atahualpiano legato alla magia elementale. Da qui sgorgano le acque dei fiumi di Prince, che risalendo fino alla cima dell’Haipiku lo infondono di flussi magici. Era un tempo l’abitazione del Gran Maestro di Giada, ma è stato abbandonato dopo la Akai Naifu no Yoru
- Vishkanyale: negozio di veleni ed armi, specializzato in armi di fattura orientale usate da assassini, monaci e ninja.
- Yorokobi no shikaku: ampia piazza di fronte al Forte dei Cinque Livelli, circondata da grandi viali ornati con alberi di ciliegio. Il suo nome significa “piazza della gioia” ed ogni martedì e giovedì si tiene qui il mercato della città. Inoltre, ogni anno in primavera qui hanno luogo i festeggiamenti per la fioritura dei ciliegi
- Xanthous’: negozio di oggetti magici dell’omonima catena. In questo ambito è il principale commerciante della città.
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