Lumar Gyrilos è l'eco vivente di un'epoca che lentamente si sta spegnendo. Bibliotecario anziano e riservato , il suo volto è solcato da rughe profonde, simili a crepe su una vecchia mappa. I suoi occhi, piccoli e luminosi come stelle al tramonto , sembrano custodire segreti che nessuno osa pronunciare.

Lumar Gyrilos è l'eco vivente di un'epoca che lentamente si sta spegnendo. Bibliotecario anziano e riservato , il suo volto è solcato da rughe profonde, simili a crepe su una vecchia mappa. I suoi occhi, piccoli e luminosi come stelle al tramonto , sembrano custodire segreti che nessuno osa pronunciare.

Indossa un copricapo verdastro , ornato con simboli scoloriti che ricordano i sigilli dei costruttori, retaggio del suo passato come custode delle conoscenze proibite. Le sue mani ossute sfogliano con cura antichi tomi, e il suo bastone nodoso, sempre al suo fianco, risuona su ogni pietra della biblioteca come una sentenza ineluttabile.

Lumar è un uomo di poche parole, ma ogni frase che pronuncia pesa come un macigno. Sotto la sua apparente rigidità si cela una mente affilata, consapevole del fragile equilibrio che tiene in piedi Canus e il Pelias intero. Per lui, la verità non è mai lineare, ma si rivela a chi sa decifrare le ombre tra le righe.