Savariin Rattlegardt

Savariin Rattlegardt è una figura affascinante e temuta nei corridoi silenziosi della Soglia dell’Insondabile. Mezzelfa di origine ignota, porta con sé l’eleganza fredda degli elfi e l’inquietudine sottile delle ombre da cui attinge il suo potere. Alta poco più di un metro e sessanta, con una corporatura esile che la fa apparire quasi fragile a prima vista, rivela nei tratti affilati del volto e nello sguardo intenso una presenza che non passa inosservata. I suoi capelli, lunghi e corvini, ricadono lisci lungo la schiena come una colata d’inchiostro, mentre gli occhi, neri come la pece, sembrano assorbire la luce anziché rifletterla. La sua pelle, chiara come alabastro, e il portamento composto le conferiscono un aspetto etereo, quasi irreale.

Savariin ha recentemente ottenuto il rango di Gran Maestro all’interno della Soglia, una posizione di potere e responsabilità che occupa da poco più di un anno, ma che ha già trasformato profondamente il volto dell’organizzazione. Il suo compito principale consiste nel sovrintendere la formazione e la selezione degli iniziati, un ruolo che prende con estrema serietà. All’apparenza è cortese, educata, quasi materna con i nuovi arrivati. Parla con tono morbido, si muove con grazia misurata e ascolta con attenzione. Ma chi ha avuto modo di conoscerla oltre la maschera, sa bene che dietro quell’atteggiamento paziente si cela un’anima spietata, temprata dalla magia oscura e da anni di servizio ai confini del Vuoto.

La sua magia è un’emanazione viva dell’oscurità stessa. Non si limita a evocare tenebre: le plasma, le ascolta, le comanda. Savariin è una strega delle ombre nel senso più puro del termine. La sua presenza nelle sale della Soglia è avvertita prima ancora che venga vista, e il suo sguardo può mettere a disagio persino i veterani della gilda. Alcuni iniziati la venerano con timore reverenziale, altri ne sono terrorizzati. Le voci sussurrano — sempre a bassa voce e mai in sua presenza — che non tutti coloro che falliscono sotto la sua guida abbiano la possibilità di abbandonare la Soglia da vivi. Alcuni spariscono nel nulla, come inghiottiti da un incubo, e chi indaga troppo a lungo rischia di seguirli.

Nella politica interna della gilda, Savariin si muove con abilità chirurgica. Non cerca clamore né approvazione, ma esercita un’influenza crescente, soprattutto tra le frange più radicali dell’organizzazione, quelle che vedono nel Vuoto non solo una minaccia da contenere, ma una porta da comprendere. Il suo passato rimane avvolto nel mistero: si sa solo che ha servito per anni come agente attivo nella regione più interna del Vestibolo, dove ha compiuto missioni classificate al punto che nemmeno gli altri Gran Maestri conoscono i dettagli. Qualcuno sostiene che sia tornata da un lungo esilio autoimposto. Altri, più inclini al timore che alla speculazione, credono che non sia mai tornata del tutto.

Savariin Rattlegardt è l’incarnazione del controllo mascherato da gentilezza, della forza che non ha bisogno di alzare la voce per essere percepita. Nel cuore della Soglia, dove il sapere si fonde all’abisso, lei è un faro di tenebra. E chiunque varchi la soglia della sua aula, impara presto che nell’oscurità non tutto ciò che svanisce è perduto… talvolta è stato solo scelto per sparire.