Expedition
Dopo lo sbarco a Sicus, gli imperiali non hanno perso tempo: cantieri aperti ovunque, ordini che riprendono a circolare e una burocrazia che torna a girare come un tempo. Il messaggio è chiaro: “Siamo tornati, e ora le cose funzioneranno come si deve.”
Tra le prime mosse, Dinario Straor viene destituito dal suo incarico e al suo posto, alla Torre dei Maghi, viene nominato un nuovo Arcimago, Xainur. La sicurezza dell’isola è ora una priorità assoluta per l'Impero di Westfalia . Per questo motivo, un gruppo composto da Xerses, Dinario, Carpan Lutgehr , Physifos e Arya viene inviato a Naan per indagare su alcune pratiche magiche proibite, che sembrano ricondurre all’operato del misterioso Elgast. Arrivati a Naan, il gruppo si reca al tempio e incontra padre Fernando, sacerdote della Luce del tempio cittadino. È lui a informarli di alcune sparizioni sospette. A confermare le sue parole arriva Garland, un’adepta dell’Ordine del Gran Maestro Manfred, che denuncia la scomparsa del fratello. Le indagini portano il gruppo alla Locanda della Luna Nascente. Qui Dinario origlia una conversazione tra Josephino e Marxum, che sembra nascondere qualcosa. Josephino, notando “l’interesse” del gruppo (e il loro modo diretto di agire), decide di parlare: rivela che Marxum, un’alta carica imperiale della capitale, sta cercando di sperimentare la sul campo gli effetti della demonologia. Per lui la magia deve essere accessibile a chiunque voglia apprendere, senza badare a dogmi o divieti. Jospehino conduce i cinque gildani fuori città, in un luogo isolato dove dovrebbero trovarsi i primi studenti eretici. Tutto, però, precipita quando Carpan tenta di forzare la porta di una delle abitazioni. Ne nasce uno scontro con due residenti: entrambi vengono uccisi, mentre Physiphos e Xerses escono malconci e per un soffio sfuggono alla morte.