Mirto
Mirto nasce appena poco fuori da Balar, da una famiglia di contadini. Sin da piccola ha avuto un’insolita predisposizione alla magia che solo per breve tempo ha potuto coltivare.
I genitori molto occupati tra la gestione del terreno e delle vendite non avevano modo di mandarla in una reale Accademia per maghi e, a parte qualche lezione informale con una conoscente del paese, Mirto non ebbe modo di curare le sue capacità magiche.
Poco dopo il suo dodicesimo compleanno il padre viene a mancare e Mirto è costretta a rinunciare alle poche lezioni, soffocare ogni sua competenza e dedicarsi agli affari nella bottega di famiglia. Con i suoi primi risparmi decide di farsi un regalo e acquista da un mercante di Balar una collana con un ciondolo dorato a forma di cuore; Mirto ne resta stregata, come se il ciondolo la chiamasse a sé.
Da quel momento non se ne separerà mai più sino alla sua morte. A circa 40 anni sua madre viene a mancare e la donna decide di dedicarsi a ciò che ne rimane della bottega, ma espandendo la varietà delle merci: inizia anche a vendere erbe per infusi e oggettistica varia.
A circa 50 anni, priva di qualsiasi legame, decide di vendere tutto ciò che le rimane e di seguire il sogno di una vita: studiare magia. Entra così in contatto con la Gilda degli Avventurieri e inizia a studiare nella Torre dei Maghi con l’ausilio del professore Dinario Straor.
