In principio vi erano gli dei eterni, unici e immutabili. Il pantheon si componeva di venti divinità di cui dieci dei e dieci dee.

Meneldil dio della luce era ritenuto il capo degli dei per via della sua saggezza, della sua tempra sempre bilanciata e della sua superiore capacità di prendere sempre la giusta decisione. Al suo fianco sedevano Hyarmendacil, dea dell'amore e della bellezza, e Ostoher dio della saggezza. Costoro deliberavano le decisioni che l'intero pantheon prendeva e sottoscriveva. Insieme a loro, però, vi erano anche altre divinità. Cemendur, dio dell'oscurità, era il confidente principale di Meneldil; Ëarendil, dio del fuoco, era considerato il più potente tra le divinità del pantheon; Anardil, dio dell'acqua, era il fratello di Ëarendil. Poi vi erano le divinità maschili inferiori come Turambar, dio della natura, Atanatar, dio del canto e della poesia, Siriondil, dio della morte e Tarannon, dio delle tempeste. Infine vi era Romendacil, dio dell'inganno, considerato da tutti il dio inferiore.

Vi erano poi le altre nove divinità femminili: Ciryandil, dea della caccia; Narmacil dea della giustizia; Caimacil dea del commercio; Rómendacil dea della malattia e dei veleni; Stirpi, dea della magia; Minardil, dea della libertà; Calimenthar dea protettrice degli uomini; Telemnar dea protettrice degli elfi; infine vi era Eldarian, dea della vita.

Gli dei tutti che componevano il pantheon dopo eoni ed eoni di decisero che era arrivato il momento giusto per edificare un mondo in cui dar vita alle loro creazioni. Così crearono Harren, la terra degli dei.