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Sydonai Baatezu, Basilissa degli Inferi

Dal Codex Gigas

Sydonai, la Mano Sinistra di Adomal

Dall'alba dei tempi, ben prima della venuta degli emberek, i più grandi fra tutti i servitori che hanno seguito Adomal erano Ramiel, la Mano Destra di Adomal e Primo dei Cori Angelici, e Sydonai, la Mano Sinistra di Adomal, Prima delle Legioni Diaboliche. Le Due Mani assistevano Adomal in ogni suo disegno e ogni sua impresa, e con lui si univano in consiglio segreto. È stato scritto che la Mano Destra indicava alla corte e ai mortali la retta via delle Leggi di Adomal e accusava coloro che la violavano; la Mano Sinistra amministrava le penitenze e elargiva le indulgenze per coloro che, pur avendo violato le Leggi, desideravano riappacificarsi con Adomal. Entrambi amavano Adomal con l'intensità di tutte le loro Schiere, e da Adomal erano a loro volta amati.

Sydonai, l'Accusatrice

L'opera dei Diavoli di Adomal durante e dopo la Fondazione di Emberek fu di negoziare l'indulgenza di Adomal in cambio del rispetto delle Leggi di Emberek. La Mano Sinistra guidava questi sforzi, ispirata dall'ambizione del Fondatore, e con la Mano Destra condivise la sofferenza per il fallimento di Emberek, quando Adomal fu costretto a rinunciare a guidarlo come Principius. Mentre Adomal incolpava l'ingerenza dei suoi fratelli di Ilysfal per il fallimento di Emberek, Ramiel e Sydonai gli offrirono la loro visione: la sua guida di Emberek è fallita per la debolezza dei mortali, creature volubili di carne e ossa. A causa di questa debolezza, per Ramiel la spinta positiva di Adomal andava applicata per millenni affinché i mortali potessero cambiare, e con pazienza e costanza, per non attrarre l'invidia degli altri dei. Per Sydonai, invece i mortali avevano un cuore troppo debole e una mente troppo incostante per poter davvero comprendere e seguire le Leggi di Adomal: sarebbero sempre caduti succubi dell'influenza di qualsiasi entità più saggia e potente di loro, quindi gli emberek non potevano mai essere degni dell'amore di Adomal.
Gelosa dell'amore ricevuto dai mortali da Adomal, e offesa dal servizio che doveva rendere agli emberek nonostante le loro manchevolezze, Sydonai decise quindi di creare un nuovo popolo che avesse l'intelligenza per comprendere e seguire autenticamente le Leggi di Adomal, e che fosse abbastanza potente da non venire sottomesso da qualsiasi divinità o entità più potenti, a differenza dei mortali comuni.
Sydonai si mise alla ricerca della Chiave di Principius: grimorio scritto dal Fondatore quando questi governava Emberek sotto spoglie mortali, nessuno lo adoperò mai, perché Adomal temeva il potere della sua opera. In seguito, la Chiave di Principius venne rubata da Rouel, in realtà Drezal a sua volta sotto spoglie mortali, e così venne data per persa. Sydonai la cercò per secoli, cercandola sia nel Piano Materiale che nel Labirinto di Drezal, con pazienza indefessa e in segreto, per timore che Drezal potesse scoprirla e fermarla. Si dice che fu lei stessa a riuscire a recuperare la Chiave dal Labirinto. Cercando un luogo adatto per studiare la Chiave di Principius e mettersi all'opera, Sydonai si recò nel Caos Elementale, luogo ancora dominato dalle possenti forze creatrici e distruttrici della Fiamma Prismatica, e distante dallo sguardo dei Tredici di Ilysfal. Tuttavia il popolo che emerse dal tentativo di Sydonai era ben diverso da quello che aveva immaginato: insensibili e sprezzanti nei confronti di Adomal e di qualsiasi dio, le nuove creature apparse nel Caos Elementale si ribellarono sin da subito anche all'influenza di Sydonai, seguendo solo i loro istinti primordiali. Fu così che i Demoni fecero la loro comparsa.

Sydonai, l'Eresiarca

La comparsa dei demoni non sfuggì all'attenzione di Ilysfal. Adomal era orripilato dall'opera di Sydonai e decise, come penitenza, di allontanarla da sé. Sydonai, non meno orripilata del suo errore, implorò il suo perdono e gli promise che avrebbe fatto ammenda. Radunati i suoi seguaci più fedeli tra le Legioni Diaboliche, Sydonai partì in guerra per sterminare i demoni nel Caos Elementale. Chiese da Adomal il permesso di poter offrire agli emberek il servizio nella guerra contro i demoni in cambio del perdono per le loro violazioni contro le Leggi di Adomal. Questo rientrava nel ruolo che Adomal aveva già assegnato ai suoi diavoli, così il Fondatore accettò. Questo fu l'inizio della Guerra del Sangue che ancora oggi perdura fra diavoli e demoni. Sydonai fu così la comandante di una campagna brutale combattuta nella vastità del Caos Elementale, ma i demoni sembravano diffondersi più rapidamente di quanto le Legioni Diaboliche riuscissero a sterminarli. Frustrata dell'esiguità delle proprie forze, della difficoltà del proprio comando, e insoddisfatta del numero fornito dagli emberek per rinforzare le proprie fila, Sydonai diede nuove indicazioni ai suoi sottoposti su Hajman: poiché vi era necessità di reclutare più anime, e visto che comunque gli emberek sono imperfetti, deboli e pertanto destinati a non essere mai in grado di seguire autenticamente le Leggi di Adomal, i diavoli non avrebbero più atteso che questi violassero le Leggi, ma che li avrebbero direttamente indotti a violarle, in modo da potergli chiedere subito conto dei loro crimini, dalle cui conseguenze potevano sottrarsi solo accettando di servire nella Guerra del Sangue. Accortosi che alcuni dei suoi diavoli stavano di fatto promuovendo la violazione delle sue Leggi, la pazienza di Adomal terminò: disconobbe finalmente Sydonai, e dispose l'esilio di qualunque diavolo non prendesse le distanze da lei.

Sydonai, Basilissa degli Inferi

Metà delle Legioni Diaboliche abbandonò Adomal per seguire Sydonai in esilio. Tanto disperata quanto furiosa per l'editto di Adomal, Sydonai si dedicò subito alla ricerca di un posto adatto a ospitare il suo popolo e a fare da base per le sue Legioni. Gli Inferi a quel tempo erano una landa incontaminata, così chiamata per la sua posizione al di sotto dei piani dei Picchi Draconici e di Jotunheim, meta di viaggiatori e pellegrini del Piano Astrale, finché Sydonai non decise di prenderla per sé. Lì eresse il suo palazzo e la sua corte, mentre i suoi diavoli fondarono città, fortezze, fornaci e miniere. Decisa ancora a porre rimedio al suo errore, Sydonai decretò infatti che ogni risorsa degli Inferi sarebbe stata destinata a sostenere lo sforzo bellico contro i Demoni. Essendole vietato di firmare contratti con i mortali su Hajman, gli Inferi divennero anche il luogo deputato al negoziato e alla firma di contratti, oltre che a essere naturalmente la destinazione di ogni anima promessa a Sydonai. Queste attività cambiarono radicalmente il volto degli Inferi: il cielo venne oscurato dal fumo delle fonderie, la terra divenne sterile e si intensificarono le attività vulcaniche a causa dei rituali diabolici ideati da Sydonai per permettere la trasmutazione di anime mortali in diavoli: la Regina degli Inferi infatti è l'unica che sia mai riuscita a replicare le arti di Zunos, potere che la pone quasi al livello degli Dei stessi. La devastazione degli Inferi fu immensa, ma il potere della sua Regina non fece che crescere, assembrando nuove Legioni e acquisendo nuove conoscenze arcane, mentre i suoi diavoli intessono trame in ogni Piano e reclutano sempre più mortali alla loro causa. Sydonai siede sicura sul suo Trono Infernale, in paziente attesa del giorno in cui potrà tornare a guardare Adomal, non più come un'esiliata o una servitrice, ma come sua pari.

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