Sessione 020 - Barriera linguistica

di Ilaria

4 Xelos

Estratto dai quaderni di Rayland.

Sembrava una giornata normale, stamattina. Avevo appena terminato di tenere una lezione ai bambini, e sarei andato a preparare un tè, quando è arrivato Alexander a cercarmi. Sembrava sconvolto, e mi ha chiesto di andare a fare un giro, quindi siamo usciti. Non mi ha spiegato, ma aveva bisogno di non essere solo, e non avrei mai rifiutato. Siamo quindi andati verso la sala da tè, parlando di cos'hanno fatto i bambini in questa settimana in cui lui non c'è stato.
Finché non è suonato il corno dell'allarme, come nove anni fa... e come nove anni fa, a me ed Alexander è servito solo l'incrocio di sguardi di un istante per scattare, in assoluta sincronia.
Esattamente come allora, quello che ci siamo trovati davanti era la distruzione. Un gigante, seguito da un orco e un troll, aveva buttato giù il muro Nord, e stava urlando qualcosa nella loro lingua, sfortunatamente a noi sconosciuta. Le guardie stavano provando ad opporre resistenza, ma sono purtroppo morte con una velocità orripilante.
Non abbiamo esitato a lanciarci contro di loro, e siamo stati raggiunti anche da Zedd, Hajjar, Thoma e Leopoldo - solo un bambino, eppure ne ha già passate così tante -. Mi spezza il cuore che le nuove generazioni si ritrovino ancora in un mondo che li obbliga a combattere già in così tenera età. Leopoldo è innocente, e dovrebbe avere il diritto di giocare con i suoi amici, e Thoma di proseguire con i suoi studi e le sue esplorazioni. Invece, Leopoldo ha già visto morire il suo padre adottivo, e oggi entrambi hanno dovuto rischiare la vita contro i giganti. Anche per questo ho combattuto con tutto me stesso, per proteggere loro, e tutta la città. Quei giganti stavano urlando qualcosa che nessuno di noi capiva, e hanno quasi ucciso Alexander, che combatteva al mio fianco. Vederlo a terra mi ha fermato il cuore. Hanno buttato giù anche Hajjar, una coraggiosa guerriera che non ha esitato ad aiutarci, e lo stregone Zedd.
Anch'io ho perso i sensi velocemente, poco prima di vedere che quegli esseri volevano un mago.
A quel punto il giovane Thoma si è consegnato di sua spontanea volontà...dopo avermi visto a terra, ha detto. Mi ha spezzato il cuore. Lui, Leopoldo, tutti gli altri...sono così coraggiosi. Non dovrebbero esserlo. Sono troppo giovani per questo, e certamente non dovrebbero rischiare la vita per...me.
Il gigante ha poi portato via anche me, come ostaggio. Fortunatamente questo mi ha permesso almeno di dare un po' di conforto al ragazzo, mentre ci portavano in una grotta. Lì, finalmente, siamo riusciti a comunicare con loro: volevano che curassimo la loro matriarca, avvelenata da un fiore cadavere. Ma la magia di Thoma è arcana, non curativa!
Fortunatamente, i nostri compagni non ci hanno abbandonati. Alex, Rekla, Hajjar, Thomas e Leopoldo sono venuti nella foresta, e il piccolo druido è riuscito a raggiungerci, trasformato in lupo. Per fortuna si è ritrasformato presto, e siamo riusciti a far capire ai giganti che non avrebbero dovuto fargli del male, perché è lui a saper curare.
Infatti ha subito capito quali fossero le erbe da cercare, e i nostri compagni sono venuti in aiuto, grazie al famiglio di Thomas.
A quel punto, siamo riusciti a curare la matriarca, e abbiamo aspettato che si svegliasse per sapere del nostro destino.
Devo ammettere, sono stati momenti di terrore, per tutti noi.
Appena lei si è svegliata ha mostrato gratitudine, e fortunatamente ci ha lasciati tornare a Maveria.
Grazie agli Dèi, l'orfanotrofio non è stato distrutto nell'attacco, e ho potuto riabbracciare mia figlia e i bambini, e cercare di rassicurarli come meglio potevo.
Certo, poi Leopoldo si è...incuriosito sul rapporto mio e di Alexander. Ma non è una cosa così semplice da spiegare, nonostante la curiosità sua e degli altri bambini.
Purtroppo, le mura a Nord sono quasi interamente demolite. Servirà raddoppiare i turni di guardia, adesso qualsiasi creatura può entrare. E non voglio neanche pensare a quante persone siano rimaste senza un tetto sopra la testa...a quanti abbiano perso la vita.
È un giorno nero, per Maveria. Ma, come sempre, gli emberek tutti faranno del proprio meglio per ricominciare, e ricostruire.    

NPC incontrati

 

Luoghi visitati

 

Lore, continuity e altre note

     

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