Del Troll sulla strada per Messan


Partimmo un mattino verso Messan lontana,

con due Nomadiani, un goblin e un nano,

cercando Legnacciaio , tesoro più fino,

ma il mio vero sogno era un arco divino.

Drugo il nano, gran fabbro e compagno,

forgiatore di sogni dal cuore non strano,

mi promise un arco di rara beltà,

ma la via fu selvaggia, tra fango e realtà.

Una tempesta tremenda ci colse lassù,

i fiumi strariparono, temetti la fin,

poi un troll ci sbarrò il periglioso cammin,

con trollini che al fianco ruggivan quaggiù.

Drugo lanciò l’assalto con fiera brutalità,

mentre io tremavo di freddo e pietà,

un trollino feroce quasi mi finì,

restai vivo per sorte, la vita fuggì.

Ma pregai Titania, regina fatata,

che la pioggia fermò e la luce tornata,

il troll fu abbattuto, i trollini fuggirono via,

e Messen ci accolse con la sua allegria.

Ora trattiamo legnoacciaio lucente,

ma io penso soltanto, sorridendo in mente,

al giorno che avrò tra le mani l’arco mio,

e canterò questa storia dovunque andrò

E anche questa volta lorsignori... Questo piccolo gnomo è sopravvissuto pronto a raccontarvi un' altra storia e un'altra avventura...

La traversata è stata dura.

Ma la nostra forza non ha vacillato, e un buon patto a Balar abbiamo portato.

Vi aspetto al Teatro delle Tre Rose, per altri canti e spettacoli.

Il vostro amato ,

Lo gnomo fatato...

Scritto da Samuele "Malandro" Rizzo


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