Bruno

Bruno (nome di nascita: 'Asmar Ḥusāmsāṭi -trad. lett. : Bruno Lamalucente) nasce circa venticinque anni fa nella città portuale di Shamsaāra, capitale dell'emirato di Ardash-Shams - a sud del continente-.
Figlio del Visir Sārim ( mezzelfo generale dell'esercito dell'Emiro 'Aziz il Bello) e della strega Hikma, cresce nella soleggiata città, venendo fin da piccolo introdotto al culto del Dio Shams, in mezzo agli agi ed al lusso che la capitale ha da offrire.

I primi anni di vita di 'Asmar scorrono tranquilli: amato dai genitori, passava le sue giornate a correre e giocare negli immensi giardini dell'Emiro 'Aziz, coccolato dai membri della corte e dalla famiglia: fin da piccolo dimostra una naturale attitudine per la musica e, per tale motivo, la madre decide di assumere un precettore che possa insegnare al piccolo Bruno l'arte del canto.

La situazione, tuttavia, cambia quando l'Imperatore posa i suoi occhi sui ricchi territori di Ardash-Shams: Sarim -all'epoca generale dell'Emiro- viene mandato alla difesa dei confini dell'Emiro. Sono due anni terribili, in cui nessuno dei due schieramenti riesce ad avere la meglio sull'altro, dando vita ad una vera e propria guerra di logoramento che si conclude a favore dell'Impero, al quale adesso l'Emirato giura fedeltà.

Sarim ritorna dalla propria famiglia con un profondo senso di disonore: non solo non è riuscito a portare alla vittoria i propri uomini e l'emiro, ma a causa di una recisione netta dei tendini della gamba destra, è fortemente impossibilitato nei movimenti.

Dell'uomo che era resta ben poco: diviene ben più rigido e severo nei confronti dei figli e a pagarne le conseguenze è 'Asmar che, ai tempi, aveva circa sei anni.

L'educazione del bambino passa direttamente sotto la custodia del padre, che in lui riversa le proprie frustrazioni: 'Asmar, ai suoi occhi, dovrà riportare l'esercito di Ardash-Shams all'antico splendore, per liberare la regione dal giogo imperiale.

'Asmar quindi viene educato alle arti belliche, così come alla dialettica (apprende sia l'elfico che la lingua delle Lande parlata dagli umani) ed alle discipline scientifiche (astronomia, matematica e rudimenti di medicina, sempre utili in battaglia) mentre per volontà e guida della madre Hikma, viene introdotto ai rudimenti della magia, per la quale mostra una naturale propensione ma anche un'innata pigrizia (troppi libri da leggere, una noia assurda per 'Asmar!).

E con l'inizio del suo percorso didattico, l'infanzia di 'Asmar giunge precocemente al termine. L'Emiro -anche lui moralmente sfiancato dall'aver ceduto la libertà della propria terra all'Imperatore- sembra tuttavia godere un sincero affetto per 'Asmar e, per tale motivo, inizia a proporre a Sārim una serie di matrimoni di convenienza con delle proprie consanguinee per poter favorire l'arrampicata sociale degli Ḥusāmsāṭi, fino al raggiungimento di un accordo conveniente per entrambe le famiglie: Bruno dovrà sposare la (fin troppo) giovane Znbaq al-mā, cugina di primo grado dell'Emiro che, al momento dell'accordo, aveva appena quindici anni.

Ed è in quel momento che 'Asmar decide di mettere da parte la sua (comunque riottosa) obbedienza nei confronti del padre: si narra ancora di come le urla dei due Ḥusāmsāṭi abbiano riecheggiato per i corridoi del palazzo. C'è chi dice che 'Asmar abbia pure minacciato di far perdere le proprie tracce o, addirittura, uccidersi pur di sfuggire ad un matrimonio eticamente e moralmente sbagliato e sicuramente non voluto.

C'è chi dice che allora sia stato Sarim a diseredare il figlio, altri invece raccontano di come sia stato 'Asmar a sbattere con tanta forza la porta da far tremare le pareti, fatto sta che il giorno successivo di 'Asmar non vi era traccia per tutta Shamsaāra.

Il giovane, infatti, si era imbarcato insieme ad un piccolo schieramento di uomini che aveva avuto l'ordine di recarsi a Sicus . Dopo mesi di viaggio, 'Asmar sbarca sull'isola nel Mare di Mezzo, abbandonando le insigne militari a favore della ben più proficua attività di mercenario. Si affilia ad una compagine di uomini che amano prenderlo in giro per la carnagione scura e le orecchie a punta, rinominandolo ben presto "Il Bruno", epiteto che tutto sommato non dispiace al ragazzo che, nella speranza di far perdere ulteriormente le proprie tracce, inizia a sfruttare come nome proprio (non che 'Asmar abbia un significato tanto differente, poi!). Ma le insidie in quell'isola non sono poche e, ben presto, uno ad uno cadono tutti gli improvvisati compagni del giovane. Inizia perfino a spargersi la voce che sia lui quello che porta un po' sfiga e il Mezzelfo ben presto si ritrova non solo senza un lavoro, ma solo.

Circa tre anni addietro, tuttavia, la situazione cambia quando in una taverna il giovane vede Branca e Cola. Con un mezzorco non ci si può annoiare poi così tanto, no? E soprattutto chi si rifiuterebbe di assumerlo, con un mezzorco al quale affidare i lavori più grossi? Nascosta della carne secca nel proprio mantello, quindi, Bruno si approccia a Cola, iniziando a carezzarla con lo stupore di un Branca che non sa proprio come liberarsi bene di quel mezzelfo che parla troppo, chiacchiera e lo chiama "Amico".

E quello che doveva essere -almeno all'inzio- un rapporto di pura convenienza economica, per Bruno, si tramuta in una sincera amicizia, in una sodale amicizia che l'ingresso in gilda non ha affievolito.

Oggi...

Bruno si è unito alla Gilda degli Ammazzadraghi insieme al fidato compagno Branca.

Ha partecipato al gemellaggio con gli Orchi e, successivamente, ha vissuto in prima persona il viaggio verso il Forte, legandosi alla Quinta, per poi assistere alla caduta del baluardo per mano di Bayle, il Tetro . Qui ha visto morire la maggior parte della Quinta e di Massimiliano Mantofuoco. Tornato a Balar ha aiutato i gildani alla liberazione del Barone Rolando dai malefici del Sacerdote di Xenia. Successivamente, ha ripreso i propri studi di magia ed i propri allenamenti al fine di combattere contro Bayle, assistendo alla sua morte per mano di Borro e, successivamente, ha partecipato alla spedizione per recuperare il Martello Ancestrale , vivendo in prima persona la comparsa dell'Albero Nero.

Con la comparsa dei Nomadiani a Balar conosce Nak , della quale si invaghisce prima di partire per la Prima Spedizione per il Forte, durante la quale resta sfregiato a causa di uno scontro con un Bambino d'Inverno, correndo seriamente il rischio di perdere un occhio ma riuscendo, insieme a Branca, a portare a Balar la Pietra arcana.

Tornato in città, partecipa alla bonifica dei campi ed all'inaugurazione del mulino, accorgendosi insieme agli altri gildani dell'innaturale scorrere delle acque del fiume, evento sul quale sta ancora indagando.

E' tra i gildani che vengono mandati a discutere con i messi di Kanat.

Relationships

Branca

Fratello d'arme (Important)

Towards Bruno

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4

Frank


Bruno

Fratello d'arme

Towards Branca

4
4

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Branca (Fratello d'arme)
Children

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