Registro di Osservazione di Sir Galvano
Convocazione dei Baciatori della Piaga
Monastero di Kalmere, Anno 987 EC
Custode del registro: Fratello Isandrel
Giorno I – Ricovero
Il soggetto è stato condotto al monastero in stato di prostrazione. Riporta incubi frequenti e grande difficoltà al risveglio. Mostra vuoti di memoria e disorientamento. Linguaggio esitante, talvolta afasia breve.
Segni fisici: pelle fredda, tremori, respiro irregolare.
Giorno III
Sintomi aggravati. Il soggetto manifesta febbre costante, nausea e spossatezza generale. I movimenti appaiono lenti e incerti. Riferisce la sensazione di essere osservato da presenze invisibili.
Sono stati praticati unguenti e veglie di purificazione, senza miglioramenti.
Giorno V
Comparsa di episodi di immobilità improvvisa: il soggetto resta cosciente ma incapace di muoversi o agire. Inizia a lamentare la sensazione di “ritardo” nei movimenti, come se il corpo non rispondesse prontamente.
Segni visibili: pelle grigiastra, comparsa di piccole macchie scure sugli avambracci.
Giorno VII
Forze vitali indebolite. Il soggetto respira a fatica e mostra notevole prostrazione. Le crisi di immobilità si intensificano.
Annotazione personale: lo stato di salute ricorda una malattia debilitante di lunga durata, ma la rapidità della progressione è anomala.
Giorno IX
Le vene del collo e delle mani mostrano striature nere. Durante una piccola lesione accidentale, il dolore percepito dal paziente è risultato sproporzionato alla ferita.
Il soggetto riferisce di “ombre che si muovono sotto la pelle”.
Giorno XI
Il soggetto non è più in grado di reggersi in piedi. Paralisi agli arti inferiori, progressiva perdita di controllo motorio. Dorme quasi senza interruzioni; i rari risvegli sono confusi e agitati.
Nota: in un momento di lucidità ha chiesto che il suo corpo non fosse portato vicino all'acqua, affermando che “lì la voce si farà più forte”.
Giorno XII – Decesso
Nessuna reazione ai tentativi di stimolo. Il corpo presentava diffuse macchie scure e la pelle del volto appariva tesa, con linee nere ramificate. La morte è sopraggiunta in silenzio, senza convulsioni.

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