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Theóhímeriani

La storia di questa specie è da far risalire subito dopo la fondazione dei Pilastri. Anche se molti studiosi non sono d'accordo con la spiegazione della loro evoluzione, -la maggior parte suppone che come per i Pikhainyani- sia dovuta alla vicinanza dell'albero chiamato Saddilia. Questa pianta cresce solo e unicamente nelle immediate vicinanze dei Pilastri. Infatti tali frutti hanno la peculiarità di aumentare l'intelligenza di chi se ne ciba. Molto probabilmente alcuni gruppi di normali felini era solito cacciare nelle vicinanze di questi alberi, cibandosi dunque di chi assumeva le noci. -Ma anche se la grande maggioranza dei studiosi scarta questa opzione. Ritenendo che l'ingerimento di animali che avevano mangiato i frutti dell'albero non provochi la stessa mutazione.- Ma con la creazione dei Pilastri questi frutti devono aver assorbito l'emanazioni magiche prodotte dalle "Pietre" sviluppando così tale potere.   Nel corso dei secoli questa pianta ha smesso di crescere spontaneamente nelle vicinanze dei pilastri fatta eccezione per il Pilastro del Cielo situato nei Territori Liberi a Nord. -probabilmente per il poco inquinamento del territorio quasi ancora completamente naturale- Quest'albero, a differenza dei Pikhainyani, per i Pakawasiani non ha sviluppato una concezione sacra nel corso delle generazioni o si è persa. -Probabilmente per la mancanza sul territorio e la impossibilità della razza di raggiungere questi alberi oltre l'oceano.-   (Estratto da “Storia Theóhímiriana Vol.2” della professoressa Phelaia)   Nomi Theóhímeriani Oltre ai loro nomi personali, i theóhímerianisi identificano con il loro orgoglio. Un membro dell'orgoglio dei Flintclaw con il nome personale di Ziore, ad esempio, probabilmente si definirebbe Ziore dei Criniera di ferro.   Nomi femminili: Aletha, Atagone, Demne, Doxia, Ecate, Eriz, Gragonde, Iadma, Koila, Oramne, Seza, Ziore   Nomi maschili: Apto, Athoz, Baragon, Bryguz, Eremoz, Gorioz, Grexes, Oriz, Pyxathor, Teoz, Xemnon, Xior   Nomi dell'orgoglio: Occhio di brace, Artiglio di selce, Criniera di ferro, Abbattitore di stelle, Guide del sole

Basic Information

Anatomia

Nobili e feroci I theóhímeriani tendono a essere alti rispetto agli umani e si muovono con un'audacia che suggerisce la loro potenza fisica. Anceh se con il passare dei millenni anche il loro fisico si è adattato alla vita in città, diminuendo la loro statura e stazza arrivando anche da avere l'altezza di un mezz'uomo. L'aspetto dei theóhímeriani è vario come i loro atteggiamenti. Alcuni di loro hanno caratteristiche o motivi nella loro pelliccia come tigri, giaguari o altri grandi felini, mentre altri hanno un aspetto più simile a un gatto domestico. Altri ancora hanno motivi unici o potrebbero modellare la loro pelliccia secondo le loro preferenze, o potrebbero persino essere senza peli! Molti che vivono ancora immersi nelle Terre selvaggie sviluppano folte criniere che variano in tonalità dall'oro al nero. Mentre le loro mani si dimostrano agili come quelle di altri umanoidi, i theóhímeriani hanno artigli felini retrattili, che possono estendere all'istante. Questo, insieme alla loro capacità di produrre ruggiti che scuotono le ossa, conferisce alla maggior parte dei leonid un'aria che passa facilmente da regale a temibile.   I Leonin spesso agiscono con sicurezza, il che può apparire come imperiosità. Mentre questo può rassicurare i loro alleati, può anche suggerire sfida di fronte a ciò che percepiscono come autorità imposta o esperti indegni.

Behaviour

Pronti a litigare Altri popoli spesso percepiscono i theóhímeriani come persone che si offendono facilmente, intolleranti alle critiche o bellicose. La verità è che molti leonin semplicemente amano combattere, sia verbalmente che fisicamente. Si divertono a discutere, a lottare, godendosi l'opportunità di esercitare la mente e il corpo.   Ne consegue anche che i theóhímeriani non sono inclini a serbare rancore. Un guerriero potrebbe reagire con violenza improvvisa a un insulto, ma quando la lotta è finita (e la superiorità del theóhímeriani è dimostrata), l'insulto viene dimenticato, insieme al nemico sconfitto.   I Orgoglio e autosufficienza Pochi theóhímeriani si dedicano al servizio degli dei. Ma tutti i theóhímeriani credono in Theóhímera e nel Névma, lo Spirito che permea ogni cosa. Questo popolo da sempre si sente responsabile delle Terre Selvaggie e del loro equilibrio.   contano su se stessi e sui loro orgogli. Un orgoglio è unito dall'esperienza di una sfida condivisa e, in particolare, dall'atto sacro della caccia.

Civilization and Culture

Storia

I primi insediamenti felinidi studiati dagli archeologi nell'Arcipelago Orientale sono datati -6000 E.D.   Nel -1250 E.D. il sacerdote Nae’hu mise fine all'era pacifica della zona spinto dall'obiettivo di creare una classe aristocratica e imponendo i suoi obiettivi anche con strumenti bellici. La popolazione si divise in clan, ognuna con un capo, che lottavano per espandere il proprio dominio sulle isole. La società era basata su un sistema di caste.   Sacerdoti/guerrieri, dei artieri/mercanti, dei agricoltori e dei reietti ovvero coloro che non potevano lavorare o contribuire in nessun modo alla società. Alla morte di Nae’hu seguì un periodo di dure regole e isolamento dalle altre culture che portò i popoli Theóhímeriani a una nuova era caratterizzata da xenofobia e pace.   Rimase così fino al -121 E.Dom quando ci fu’ lo sbarco e fondazione dei primi insediamenti umani nella parte meridionale dell'Arcipelago.   Con lo scoppio della Prima Guerra Orientale i Theóhímeriani si videro strappare grandi porzioni di territorio dall'avanzata del Generale Shen così furono costretti a muoversi nell'arcipelago più a ovest creando così le Terre del Sole. I popoli rifugiatesi sulle isole rimase però comunque divisi in cinque grandi clan chiamati: Oʻahu, Nara’i, Tere’ahu, Lānaʻi, Kauaʻi e Niʻhau.   Con lo scoppio della Terza guerra Orientale, sotto il regno di Taura'aatua III iniziò un periodo di profondi cambiamenti che vide l’Impero di Shen colpire con violenza tutta la parte Meridionale dell’Arcipelago grazie anche alla divisione del Regno della Falce portando così una profonda ferita in tutte le Terre del Sole che ne uscirono devastate da continui attacchi e saccheggi da parte dei dragonidi.   Solo nel 1670 O.P con la distruzione dell’Impero di Shen Meridionale le Terre del Sole vennero liberate. Il popolo grazie alla vittoria contro i dragonidi decisero di insorgere ponendo fine al regno della regina Ra'inui accusata di favorire Shen durante la guerra. I Felinidi così si divisero nuovamente in clan indipendenti ognuno guidato da un Capo Clan scelto dal clan stesso.   Con la fine della Terza Guerra Orientale il Capo Clan Taura'aatua riuscì a impadronirsi delle isole, con l'eccezione di Kaua’i e Ni’hau. Durante la dinastia Taura'aatua, l'economia delle Terre del Sole crebbe molto grazie al commercio di legno di sandalo con il Regno della Falce, le coltivazioni di ananas e canna da zucchero e il commercio con le navi baleniere che facevano scalo nei suoi porti, poiché queste navi dovevano rifornirsi di acqua e viveri.   (Estratto da “Storia Theóhímiriana Vol.5” della professoressa Phelaia)

Pa’ih’oi

Lama Nera
Spesso adornate con zanne di predatori e ossicini di volatili, questi guanti a base di pelle vengono adornati con motivi tribali che richiamano la benedizione di Theóhímera. Sopra questi un supporto in metallo o in tessuto tiene legata una lama leggera all’avambraccio dell’utilizzatore. Questi supporti erano spesso utilizzati dai cacciatori delle Terre del Sole poiché permettono di godere dell’efficacia di un’arma lavorata e comunque cacciare (o combattere) come se si stesse utilizzando le proprie Armi Naturali. La coppia di Pa'ih'oi rinominati Caerqull (Zanna di Drago) da Kelua sono state di molto migliorate dal suo compagno Ragor, il quale ha anche ideato un sistema misto a pressione e ingranaggi per permettere a Kelua di equipaggiare e ritrarre le lame a proprio piacimento e un ulteriore dispositivo per scoccare le lame come si stesse utilizzando una Balestra A Mano. Il nome Caerqull è per Kelua un feticcio ma anche un monito da non dimenticare:   "Theoimi fein ‘kanuki, nanaki honu Vapa’Napu" (Nel fuoco Theoimera mi ha seppellito, con la terra lo Spirito mi ha temprato/ nella terra lo Spirito mi ha accudito).

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