Gobruun

I Gobruun sono considerati i “fratelli minori” degli orchi, discendenti diretti dei primi compagni di caccia di Korderath. Più piccoli di statura ma rapidi, scaltro e resistenti, hanno mantenuto molte tradizioni sciamaniche che gli orchi Yakutani hanno in parte abbandonato. I Gobruun vivono prevalentemente nelle foreste delle Terre Selvagge occidentali, un luogo denso di magie antiche che condividono con gli Ettin e con gli elfi Veynar. Queste terre furono riconosciute loro solo dopo il Trattato Verde, stipulato con la Caccia Selvaggia, un accordo fragile che garantì ai Gobruun il diritto di dimora pur mantenendoli vincolati a continue prove di lealtà verso la natura e le forze primordiali. Nonostante ciò, i Gobruun non sono mai riusciti a trovare unità duratura: sono ancora divisi in clan rivali, ognuno dominato da capi guerrieri o sciamani che competono senza tregua per la supremazia.   Figura emergente di questo scenario frammentato è Re Zaghur il Corvo, un condottiero astuto e spietato che ha unito diversi clan sotto il suo vessillo nero. La sua influenza cresce, e sebbene non domini tutte le tribù, il suo nome è temuto e rispettato ben oltre i confini delle Terre Selvagge.   Coloro che abbandonano i boschi e oltrepassano i Picchi Nebbiosi per raggiungere l’Impero umano trovano un destino ancor più duro. Qui i Gobruun sono guardati con sospetto, considerati poco più che bestie: vengono impiegati come manodopera a basso costo, sfruttati nelle miniere o come servi, quando non cadono del tutto in schiavitù. Per questo, tra i clan liberi, gli sciamani ammoniscono i giovani a non lasciarsi sedurre dalle false promesse dell’Impero, raccontando che ogni Gobruun ridotto in catene è un compagno sottratto al grande banchetto di Korderath.