Arcomar
Arcomar è considerata la prima città umana permanente dell'Arcipelago Orientale, fondata secoli fa sulle rive di una baia naturale che offriva rifugio sicuro alle navi in rotta verso est. Nata come porto commerciale e avamposto militare, divenne in breve tempo una potenza navale e politica, dotata di un'amministrazione efficiente, di una flotta imponente e di leggi capaci di regolare i complessi scambi con le culture leonine e orientali.
La città si è sempre distinta per una visione fortemente pragmatica e ordinata, nella quale il potere è storicamente condiviso tra grandi casate nobiliari e famiglie militari, riunite in un concilio chiamato Corte degli Anziani. Questo sistema ha garantito una relativa stabilità, ma ha anche generato tensioni interne, soprattutto durante la secessione di Falencia, un episodio che Arcomar non ha mai del tutto dimenticato.
Dopo la riconquista dei territori occupati dai dragonidi, Arcomar tornò ad esercitare una leadership indiretta su buona parte della Falce di Luna. Il matrimonio tra Daniel Elyen Cìnere, membro della casata regnante di Arcomar, ed Elènne Talasound di Falencia fu il gesto politico che risolse decenni di tensione, portando un'alleanza senza precedenti. Daniel fu acclamato Signore della Falce di Luna, ma dopo la sua morte, il potere fu lasciato nelle mani di Elènne, figura molto più amata e riconosciuta dal popolo.
Oggi, Arcomar è un regno fortemente influente nelle decisioni politiche delle Terre Indipendenti, anche se il suo potere effettivo è spesso mediato dal carisma e dalla popolarità della sua controparte falenciana. La città rimane il centro militare e amministrativo della regione, ospitando le accademie navali, le torri di difesa costiera ei depositi d'archivio. È una città solenne, ordinata, rispettosa della legge e della gerarchia, e rappresenta l'anima conservatrice dell'alleanza meridionale.
Tipo
Capital

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