Ghiratoa
Il deserto di Ghiratoa è un immensa distesa di sabbia, i cui confini occidentali non sono conosciuti. All’apparenza una landa desolata, infestata da scorpioni, non-morti, elementali e predoni, mancante di qualsivoglia risorsa naturale, sembrerebbe un luogo privo di interesse ai più, un grosso ostacolo da superare per la connessione tra Amonlanden ed il meridione.
I Wüstefolc
Nel silenzio delle sue dune però si muovono le tribù nomadi dei wüstefolc, uomini dagli occhi chiari e dalla pelle pallida, per via della mancata esposizione al sole causata dai pesanti vestiti che sembra indossano per proteggersi da esso. In costante pellegrinaggio tra le nascoste oasi che giacciano nella profondità del deserto ed i templi dei loro antenati, vivono una vita semplice fatta di raccolta del cibo, umili mansioni e riti religiosi.
Custodiscono i sacri siti della loro gente, come sempre hanno fatto per millenni, passando da generazione in generazione gli antichi e misteriosi costumi del popolo pallido.
Volontariamente esiliati dal resto del mondo in pochi ad Amonlanden hanno avuto l’occasione di posare gli occhi su questi evanescenti figure vestite di drappeggi color porpora e mantelli color sabbia. Quasi invisibili quando si spostano in lunghe file attraverso il deserto, a stento i predoni interagiscono con loro. Tuttavia, alcuni resoconti persi tra gli annali e gli schedari delle biblioteche ne documentano le variopinte celebrazioni che svolgono al chiaro di luna, esiliati dalla civiltà ai confini del mondo conosciuto.
In pochissimi conoscono la cultura dei wüstefolc, e ancora meno sono coloro che se ne interessano. Forse per questo in molti ritengono il culto degli antichi Dei di Amon estinto, quando i wüstefolc sono l’ultimo popolo ad adorare Sen, dio del viaggio e del sogno. E così, fedeli al diktat della loro fede, che da millenni viaggiano e sognano vagabondeggiando tra le dune del Ghiratoa, pregando il Sole e la Luna.
Gli Gnoll
Uno dei pericoli più presenti nel deserto di Ghiratoa sono le bande di predoni Gnoll. Spietati banditi assetati di sangue assaltano le carovane che attraversano la via degli dei e si ritrovano in eterno conflitto con le tribù wüstefolc. In molti ipotizzano e sospettano che siano sovvenzionati da alcuni sultanati del Sabbadhi, in relazione alla selettività degli attacchi alle carovane. Certo, una parziale instabilità sulla Via degli Dei rende chi può attraversarla immensamente ricco.
La via degli Dei
Malgrado la sua grande fama, in pochi hanno potuto vedere con i propri occhi l'immensa via che attraversa il deserto di Ghiratoa. La Via degli Dei, vogliono le leggenda, fu in origine edificata dalla figura mitica dell'antico Amon, il gigante conquistatore. Le storie raccontano che lo scopo di questa opera era rendere più accessibile ai popoli del continente l'accesso al suo immenso palazzo ai confini occidentali del deserto, e che la strada continuerebbe seppellita tra le dune nel suo cuore.
Oltre le leggende e le illazioni di sognatori, la Via degli Dei è una delle più grandi opere architettoniche al mondo, da poco restaurate tramite una imponente collaborazione tra il governo del Regno di Prince e numerosi sultanati del Sabbadhi. Dal suo ritorno in funzione si sono moltiplicati i lavori di recupero delle sue tratte ed il numero di viaggiatori che la attraversano. Numerosi accampamenti sorgono ora lungo la costa, a fianco del percorso, verso i quali numerose navi attraccano per commercio o affari. Il più grande insediamento della costa è la piccola città di Raqmu.
Tipo
Desert
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